Si è svolta domenica 1° ottobre a Casale Monferrato la Ironbikers 2017, competizione triathlon, che ha visto impegnati 40 atleti
Quando il concorrente con la pettorina numero 66, Marco Micheletti di Casale Monferrato, professione artigiano, è entrato nel fettucciato per la prova di motocross della Ironbikers 2017, il primo era già a fare la doccia da un pezzo. Quando ha tagliato il traguardo, dopo aver percorso i trenta giri previsti, di cui gli ultimi in perfetta solitudine, oltre alla bandiera a scacchi ha ricevuto la sua grande e sentita dose di applausi, perfetta sintesi dello spirito genuino di una gran bella giornata di sport.
Ma cominciamo dall’inizio.
Il motoclub Italo Palli di Casale Monferrato è uno dei più antichi d’Italia, fondato nel 1922 si avvia a festeggiare il secolo di vita. Oltre a proporre tour enogastronomici alla scoperta di luoghi e sapori di questa zona del Piemonte, è particolarmente attivo nella promozione del fuoristrada e nell’organizzazione di manifestazioni dove sassi polvere e fettuccia la fanno da padrone. L’anno scorso a qualcuno è venuta un’idea: visto che l’allenamento tipo di un motociclista, in particolare di un crossista/endurista, già consiste di jogging e bici, perché non proporre una gara che oltre alle ruote artigliate preveda anche scarpette e pedali? Detto fatto, dopo la prima edizione del 2016, per domenica 1 ottobre il motoclub ha fissato il secondo appuntamento per i tanti che si sono voluti mettere alla prova per concorrere al titolo di Ironbiker, vero atleta/pilota d’acciaio, e nei pressi del campo sportivo di Coniolo si sono presentati oltre 40 iscritti.
Alla defezione dell’ultimo momento del vincitore dello scorso anno, Giovanni Sommaruga, vittima di un infortunio, si sono contrapposti nomi eccellenti del panorama fuoristradistico non solo nazionale, tra i quali spiccavano Jacopo Cerutti, campione italiano motorally, Ruy Barbosa, fortissimo endurista cileno con licenza italiana, Giovanni Bussei, ex velocista a livello mondiale, e anche due ragazze, Elisa Berton e Paola Riverditi, quest’ultima attualmente in testa al campionato italiano enduro. Pronti a dar loro battaglia c’erano giovani speranze e vecchie glorie, professionisti del triathlon e appassionati locali, ognuno pronto a farsi valere nella disciplina a lui più congeniale.
I ragazzi dell’Italo Palli la chiamano “Ironbikers: The Race”, e in effetti ha tutte le carte in regola per essere La Gara: la formula si ispira chiaramente al triathlon, e prevede tre prove su tre discipline, corsa campestre, mountainbike e motocross, da svolgersi senza soluzione di continuità su tre percorsi diversi. E, nota bene, in nessuna delle tre è previsto asfalto o pianura. Alla fine il vincitore non può che essere un vero atleta/pilota d’acciaio!
Altra formula vincente, la suddivisione delle classifiche in varie classi dove la discriminante è semplicemente l’anno di nascita, e un montepremi di tutto rispetto messo a disposizione dagli sponsor locali, in primis il concessionario Ducati Alessandria, per i primi tre di ogni categoria.
Alle 11 in punto partenza per la prova di corsa campestre, cinque giri, per un totale di 7,5 km, di un saliscendi spaccagambe nello stesso fettucciato della prova di cross, un avvio che se ha esaltato gli specialisti del jogging, ha messo immediatamente a dura prova chi si aspettava un avvio di più ampio respiro. Splendida la prestazione di Sandro Cavallaro (63) deciso a giocarsi in questo campo le sue carte migliori, in testa per tutto il tratto anche se poi la mancanza di allenamento in bici lo farà soffrire nel tratto successivo, una costante per molti concorrenti che dimostra la validità della formula, dove ognuno deve dosare bene le sue forze.
Il successivo percorso di mountainbike si svolgeva su un anello lungo una ciclovia immersa nel verde dello splendido parco del Po, quattro giri per un totale di 20 km. Michael Uda (33) e Simone Roasio (47) sono i primi a transitare al termine del primo giro, mentre dalle retrovie rinveniva lo specialista e idolo locale Claudio Castelletti (50), classe 1968 già terzo assoluto nel 2016. Si difende bene sui pedali anche Jacopo Cerutti (19), mentre appare decisamente in affanno Ruy Barbosa (25). Qualche problema per un paio di cadute nell’impegnativo tratto in discesa, per fortuna poche conseguenze fisiche per Andrea Paolini (29) e Elisa Berton (72) ma la perdita di tempo per ritrovare il trasponder volato via ha avuto il suo peso.
Sui pedali Castelletti passa in testa e stacca gli avversari, ed è il primo a rientrare per il “cambio d’abito” e del mezzo negli appositi spazi allestiti all’interno del parco chiuso. Se per arrivare di corsa e saltare in sella alla bici tutto sommato bastava cambiarsi le scarpe e indossare il caschetto protettivo, ben più impegnativo è risultato passare dalla due ruote e pedali alla due ruote a motore, dovendosi prima bardare di tutto punto con pettorine, ginocchiere, stivali, casco, guanti ecc, una vera prova nella prova, quasi una quarta disciplina. Tant’è che i primi a entrare in moto nel fettucciato del cross, allungato di uno splendido dirittone in salita seguito dalla vertiginosa discesa, da farsi 30 volte per un totale di 40 km, sono stati Roasio e Uda, protagonisti di un bel duello. Ma alle loro spalle il favorito Cerutti cominciava una rimonta implacabile e guadagnava terreno nella specialità di cui è campione. Con una guida pulita ed efficace raggiungeva e superava prima Uda, poi Castelletti e infine Roasio, quest’ultimo costretto al ritiro a quattro giri dalla fine, beffato da un problema tecnico alla moto quando già assaporava la seconda piazza assoluta. Dietro di loro intanto dava spettacolo Ruy Barbosa, decisamente più a suo agio sulla moto che non a piedi o in bici, autore del giro più veloce, che recuperava posizioni su posizioni ma che a causa del ritardo accumulato in precedenza non è riuscito ad entrare nella top ten. Davvero ottima anche la prestazione di Bussei (57), che alla fine sarà sesto assoluto e secondo di categoria, a dimostrazione che il manico (e anche il fiato) non mancano, sia che si tratti di gomme slick o tassellate.
Il podio vede quindi Jacopo Cerutti vincitore assoluto seguito da Claudio Castelletti e Michael Uda. Degno di nota il podio della categoria Seniores-C, cioè gli over 50, con Gianpiero Brangero, Maurizio Cecconi e Vincenzo Bosi, rispettivamente 13°, 15° e 20° assoluti, ragazzi d’acciaio fin da quando l’enduro si chiamava Regolarità.
Per tutti appuntamento all’anno prossimo tra propositi di rivincita e speranze di ulteriore crescita, per una manifestazione ben riuscita che grazie alla passione all’impegno del motoclub Italo Palli ha ricevuto unanime apprezzamento da parte di partecipanti e pubblico.