La bellissima Isola d’Elba è stato il teatro naturale dell’evento organizzato da GSSS. Qualche tratto di asfalto e poi tantissimi sterrati, alcuni dei quali anche impegnativi.
di Carlo Nannini (Kiddo)
Elaborare un percorso fuori strada, specie se per maxienduro non è una cosa semplice. Il pubblico degli amanti dell’offroad taglia XXL è diventato, specie negli ultimi anni, sempre più esigente e capace di affrontare anche percorsi mediamente impegnativi. Si rischia quindi di proporre qualcosa giudicabile come troppo facile che scontenta chi è a costante caccia di emozioni e magari ha notevole esperienza di guida fuoristrada, o di portare il neofita su tracciati troppo impegnativi giudicabili addirittura pericolosi se non affrontati con la giusta dose di preparazione e quindi serenità.
Chi organizza si prende l’onere e l’onore di trovare la giusta dose di difficoltà, a volte prendendosi qualche rischio, quasi sempre ricompensato a sera dalla soddisfazione e dall’entusiastico sorriso di chi è felice di aver concluso il giro, soprattutto se non espertissimo o alla guida di un mezzo a prima vista non giudicabile adattissimo a percorsi troppo impegnativi..
Per confezionare al meglio l’itinerario da proporre ai propri allievi per il tour- scuola di Guida Sicura Su Strada e fuori nello stupendo scenario dell’isola d’Elba, al quale abbiamo partecipato il 19 e 20 marzo scorso, il team GSSS Team si è affidato per la pianificazione dell’itinerario all’indiscusso specialista di off dell’isola, Fabio Fasola. Campione pluri iridato di numerose gare di motorally e regolarità, istruttore di guida off road fin dai primi anni ’90, quando in Israele, con le Suzuki Dr Big 750, allenava gli agenti del Mossad, Fasola è stato guida d’eccezione per il fine settimana trascorso fra lezioni teoriche e pratiche, come se si trattasse a tutti gli effetti di una vera e propria scuola off road per maxienduro tenuta dagli istruttori GSSS.
Come una brava massaia di casa Fasola ha tirato fuori dalla dispensa, ovvero dal corposo mazzo delle varie strade e stradelle dell’Elba, gli ingredienti migliori; a volte improvvisando alla bisogna a seconda degli orari e delle esigenze della giornata.
Diciamo subito che i percorsi scelti per questo tour erano molto lontani dal più classico giro su strade bianche, fattibile con qualsiasi moto e gommatura. Sebbene al giro partecipassero anche Ducati Multistrada o BMW R1200Gs, a chi ha avuto la capacità di portarle a spasso sulle sterrate così belle e panoramiche dell’Elba, porgiamo davvero “tanto di cappello”.
Per chi fosse stato a digiuno del GSSS “Classic “, dal sabato mattina nel piazzale dell’Hotel Airone di Portoferraio ( http://www.hotelairone.info/it/ ) , location perfetta come campo base per gli spostamenti attraverso l’isola d’Elba, ma anche ottimo e confortevole oasi di riposo per avventurieri stanchi e impolverati alla sera, gli istruttori Paolo Allegra e Leonardo Lumini hanno riassunto i concetti della traiettoria di guida su asfalto, di come la corretta posizione di ogni parte del corpo sia importante per la guida della moto.
Allo stesso modo, sono stati illustrati i concetti base per quanto riguarda la guida fuoristrada, dove la moto, guidata quasi necessariamente in piedi, deve rimanere libera di muoversi.
Dopo un breve ma esaltante trasferimento sulle colline appena sopra Portoferraio, i partecipanti hanno potuto svolgere alcuni esercizi, fondamentali per apprendere la corretta posizione in curva e per capire come gestire il peso del corpo per controllare al meglio la moto. Slalom di birilli, dapprima in piedi e poi alzando alternativamente una gamba oppure l’altra. Per chi ha poca dimestichezza con la ruota anteriore soggetta ai continui movimenti dovuti al fondo asfaltato, una roba da funamboli.
Altro esercizio interessante la frenata, da eseguire con tutti e due i freni (senza ABS, ovviamente) e in leggera scivolata, avendo l’accortezza di mantenere le ruote dritte!
Salita e discesa! Il deus ex machina dell’evento, ma anche cofondatore di Curve e Tornanti e GSSS Gianni Giorgi è un convinto sostenitore del motto “in discesa, vanno anche le zucche”; ma se la salita, bene o male aggrappandosi al manubrio la fa anche una scimmia, rispondiamo noi, la discesa, specie su terreno smosso, in curva e con una bestia da 250 kg rimane un’esperienza da brividi.
Abbiamo visto compiere l’esercizio a chi all’inizio si era rivelato molto titubante decine di volte, con una caparbietà nell’imparare ammirevole, ma anche con un deciso e vistoso miglioramento, tanto che se alla mattina si era partiti con un po’ di magone, il resto della giornata è stata trascorsa con una serenità davvero notevole.
Arriva finalmente il momento di mettere in pratica quanto imparato, e cosa c’è di meglio che affrontare qualche percorso fuori strada dell’Elba per recarsi alla spiaggia della Lacona per la meritata pausa pranzo?
Amici enduristi ci hanno spiegato che, se si esclude la zona del Monte Calamita, che affronteremo la domenica, all’Elba non ci sono sterrati facili. Specie se non si conoscono i sentieri, si rischia di infilarsi in qualche stradella dalla quale si riesce con fatica ad uscire. Indispensabile quindi la guida di un veterano come Fasola, che nel tragitto dal Colle Reciso a Lacona ci ha guidati attraverso alcuni sentieri spettacolari, a volte impegnativi ma assolutamente entusiasmanti per panorami e divertimento.
Al GSSS ON Off Tour però, non c’è molto tempo per fare il meritato chilo dopo pranzo, le cose da vedere sono tante e le nostre guide ci ordinano di rimontare in sella.
Ci aspetta la scalata al Monte Tambone, che dalla cima domina il golfo sia di Marina di Campo che di Lacona. La sterrata dapprima è ripida e sassosa ma divertentissima, poi, il sentiero dell’ultimo tratto (facoltativo) diventa stretto, ripido e bastardo. Ma quello che si può vedere da lassù, specie se accompagnato dalla soddisfazione di esserci arrivati in sella al proprio bestione, non ha prezzo!
Torniamo verso la strada militare che ci riporterà verso Portofferraio, decisamente più scorrevole, molto lunga e forse più adatta al concetto di off road al quale la guida di imponenti bicilindriche ci aveva abituato, rendendoci conto che però quel sapore della sfida, dell’avventura che necessariamente il fuoristrada porta con sé un po’ già ci manca; che abbiamo dimostrato a noi stessi che cosa siamo in grado di fare, dove siamo riusciti a portare la moto, di quanto, in sostanza, abbiamo alzato l’asticella.
Accompagnati dall’esperienza degli istruttori GSSS e dalla sicurezza che hanno saputo infondere siamo riusciti a scendere dove avremmo preferito chiamare un elicottero, scorrere con gusto fra pietre smosse e saltelli imposti dai canali dell’acqua, salire per gustare un panorama straordinario quasi senza praticare “zampetting”.
Quasi. Va bene, dai, la prossima volta andremo meglio, e dopo un’esperienza come questa, sinceramente non vediamo l’ora, che sia la prossima volta.
Anzi, a proposito, i prossimi eventi con il GSSS on off tour saranno il giorno prima dell’Eroica istituzionale ovvero il 20 maggio prossimo http://www.gsss.it/corsi-gsss/eroica-in-moto-con-gsss/
oppure il loro appuntamento con la mitica Via del Sale a settembre http://www.gsss.it/corsi-gsss/gsss-onoff-ontour-via-del-sale/
e naturalmente non mancheremo al secondo appuntamento con una “classica neonata”, ovvero il Mugello rally, a luglio, sempre nella sede GSSS di Polcanto, FI.