Da tempo si attendeva il momento del confronto diretto tra Jeffrey Herlings (KTM) e Tommy Searle (Kawasaki), il circuito di Loket, Repubblica Ceca, è stato il teatro ideale per questo evento.
Eh si, un gran premio della MX2 che sarà ricordato per la grande bagarre tra Herlings e Searle, non c’è dubbio. La tensione agonistica si respirava già da diverso tempo, i due campioni in lotta per il titolo della MX2 si cercavano a distanza ma raramente si sono ritrovati a tu per tu per dimostrare chi è il più forte. Una lotta psicologica fatta di sguardi sorpassi e mancate strette di mano sui vari podi.
Una prima manche senza storia con il solito, impeccabile, Jeffrey Herling in partenza e il solito Tommy Searle che, parte male, non riesce a spuntare l’holeshot rimanendo intruppato nel gruppone. Mentre l’olandese lottava per la prima posizione l’inglese era costretto a risalire dalla ventesima posizione. Un’altra gara in rimonta che lo ha portato a chiudere in seconda posizione. Ma gli sforzi si pagano e non si possono correre due manche a questi ritmi.
Riflettendo sulla performance di Searle, viene da pensare a che cosa sarebbe potuto succedere se fosse partito bene. Ma con i se e con i ma no si vince.
Intanto Herlings vince la manche infliggendo ventotto secondi di distacco al pilota britannico.
Ma lo spettacolo vero si è visto nella seconda manche quando, Herlings, nel tentativo di sorpasso, del compagno di squadra Va Horebeek, è scivolato ed è caduto. L’olandese, rialzatosi immediatamente, non ha perso la posizione ma si è ritrovato incollato alla ruota posteriore Tommy Searle. Il momento che tutti aspettavano è arrivato, finalmente il confronto diretto, ruota a ruota, per vedere chi dei due è il migliore. In un primo momento Herlings è sembrato soffrire la pressione dell’inglese che, come un tornado, ha continuato a tallonare l’olandese facendogli sentire il rombo della sua verdona curva dopo curva. Searle sembrava avere la situazione in mano e dava l’impressione di poter passare l’avversario di li a poco senza troppi problemi. Doveva solo aspettare in momento giusto. Ma, nella curva dopo il rettilineo di partenza l’inglese è arrivato lungo e ha centrato in pieno la ruota posteriore di Herlings buttandolo a terra. Nessuna cattiveria ma solo una trance agonistica, e una tensione montata da mesi, difficili da controllare. Herlings, ha accusato il colpo sulla ruota ma, sopratutto, nell’orgoglio. Senza perdere troppo tempo si è rialzato e come una furia ha spremuto la sua KTM, all’inverosimile, pur di riprendere Searle. Di li a poco i due si ritrovano ancora una volta a contatto diretto. Dopo un rettilineo in discesa Searle allarga la traiettoria per affrontare la curva mentre, l’olandese, prende la traiettoria interna chiudendo la moto dell’inglese e fermandolo, nel vero senso della parola.
Una situazione di stallo durata pochi secondi che non ha portato ad un contatto tra i due, ma poco c’è mancato. Un gesto, quello dell’olandese che dimostra, se ancora ci fosse stato bisogno, che è lui che comanda nella MX2. Searle ha dato l’impressione di accettare di buon grado la manovra di Herlings forse per pareggiare il conto con la sua entrata precedente. La manche finirà con Herlings primo seguito dal compagno di squadra Van Horebeek e da Searle, che alla fine ha dovuto pagare il conto salato al suo fisico che già aveva speso molto nella gara 1.
Ottima la gara di Zachary Osborne (Yamaha) che, dopo un anno, centra nuovamente il podio. L’americano si è piazzato quarto in entrambe le manche e ha ottenuto il terzo posto assoluto. Tanta soddisfazione che lo ripaga del duro lavoro svolto nei mesi scorsi.
Degna di nota anche la prestazione di Valentin Teillet (Kawasaki) che ha lottato tra i primi nella seconda manche ma non è riuscito a tenere il ritmo degli avversari sino a fine gara.
Jeremy va Horebeek può essere soddisfatto a metà, protagonista di una caduta e di problemi alla moto, nella prima manche, si è rifatto nella gara 2 arrivando secondo.
Weekend da dimenticare per Jordi Tixier, caduto malamente nel warm up ha corso la prima manche chiudendo undicesimo. Purtroppo, nella gara 2, non è sceso in pista perché non riteneva di essere in buone condizioni per affrontare la gara.
Il nostro Alessandro Lupino ha corso un ottimo GP, piazzandosi settimo nella prima manche e diciassettesimo nella seconda. Questa volta non è riuscito ad entrare nella top ten del GP ma può dirsi, comunque, soddisfatto della sua prestazione.
Dopo questo gran premio, la MX2, sembra essere proprietà assoluta di Jeffrey Herlings.
I cinquantasette punti di vantaggio, su Searle, nella classifica del mondiale sono una buona garanzia per affrontare i prossimi gran premi in tutta tranquillità.
L’olandese è riuscito a superare indenne anche l’esame al quale era atteso, dopo l’incidente stradale nel quale è stato coinvolto al rientro dalla Russia, che gli ha provocato un trauma facciale e una lieve commozione cerebrale. Il ragazzo terribile della KTM, anche con la testa incerottata, ha dato una dimostrazione di forza e di carattere degna di un vero campione. Tommy Searle, non finiremo mai di dirlo, deve lavorare di più sulla partenza, se vuole ottenere qualcosa in più. L’inglese ha dimostrato di poter battagliare con Herlings e di avere delle ottime qualità fisiche e tecniche ma, troppo spesso, è costretto a perdere tempo ed energie per rimediare alle partenze poco efficaci.
Per Searle è l’ultima occasione per dimostrare che può battere Herlings in MX2, il prossimo anno, l’inglese, è costretto a passare alla MX1 per superati limiti d’età. Il confronto tra i due piloti è destinato a continuare sino a fine campionato, la classifica conta sino a un certo punto. Qui c’è un confronto tra due campioni che non vogliono mollare e cedere all’avversario, un vantaggio per lo spettacolo che è garantito sino all’ultimo gran premio.
Classifiche MX2
MX2 Race 1 top ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 39:33.459; 2. Tommy Searle (GBR, Kawasaki), +0:28.297; 3. Jake Nicholls (GBR, KTM), +0:31.149; 4. Zachary Osborne (USA, Yamaha), +0:39.948; 5. Max Anstie (GBR, Honda), +0:42.330; 6. Jose Butron (ESP, KTM), +0:43.810; 7. Alessandro Lupino (ITA, Husqvarna), +0:44.440; 8. Romain Febvre (FRA, KTM), +0:45.999; 9. Valentin Teillet (FRA, Kawasaki), +0:46.572; 10. Joel Roelants (BEL, Kawasaki), +0:47.547;
MX2 Race 2 top ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 39:47.099; 2. Jeremy van Horebeek (BEL, KTM), +0:01.994; 3. Tommy Searle (GBR, Kawasaki), +0:18.482; 4. Zachary Osborne (USA, Yamaha), +0:43.023; 5. Jake Nicholls (GBR, KTM), +0:47.109; 6. Romain Febvre (FRA, KTM), +0:53.373; 7. Valentin Teillet (FRA, Kawasaki), +0:56.091; 8. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), +1:02.366; 9. Joel Roelants (BEL, Kawasaki), +1:22.094; 10. Alexander Tonkov (RUS, Honda), +1:23.211;
MX2 Overall top ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 50 points; 2. Tommy Searle (GBR, Kawasaki), 42 p.; 3. Zachary Osborne (USA, Yamaha), 36 p.; 4. Jake Nicholls (GBR, KTM), 36 p.; 5. Romain Febvre (FRA, KTM), 28 p.; 6. Valentin Teillet (FRA, Kawasaki), 26 p.; 7. Max Anstie (GBR, Honda), 25 p.; 8. Joel Roelants (BEL, Kawasaki), 23 p.; 9. Jose Butron (ESP, KTM), 23 p.; 10. Jeremy van Horebeek (BEL, KTM), 22 p.;
MX2 Championship top ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 528 points; 2. Tommy Searle (GBR, Kawasaki), 471 p.; 3. Jeremy van Horebeek (BEL, KTM), 439 p.; 4. Joel Roelants (BEL, Kawasaki), 367 p.; 5. Jake Nicholls (GBR, KTM), 325 p.; 6. Jordi Tixier (FRA, KTM), 319 p.; 7. Max Anstie (GBR, Honda), 263 p.; 8. Jose Butron (ESP, KTM), 241 p.; 9. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), 233 p.; 10. Alessandro Lupino (ITA, Husqvarna), 214 p.;
MX2 Manufacturers: 1. KTM, 571 points; 2. Kawasaki, 541 p.; 3. Yamaha, 346 p.; 4. Honda, 286 p.; 5. Suzuki, 233 p.; 6. Husqvarna, 219 p.; 7. TM, 16 p.;
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