Winter Heroes 2018, manifestazione promossa da Eroici in Moto, Nortech Free Spirit e Moto On The Road, è stata un’edizione indimenticabile.
Circa 100 partecipanti da tutta Italia e con ogni tipo di moto, un meteo incredibilmente mite alla faccia dei giorni della merla, un itinerario che si è spinto fin quasi in Maremma tra scorci che parevano dipinti, con tratti dove la strada sembrava un nastro appoggiato con delicatezza da una grande mano, e dove fermarsi alla luce del tramonto provocava moti di commozione. Insomma, a giudicare dai commenti e dai volti soddisfatti colti all’arrivo possiamo dire che la Winter Heroes 2018 può andare in archivio alla voce “Wow!” E se lo dice il sottoscritto, in genere poco incline a muoversi in gruppo, vuol dire che è stata davvero una gran bella giornata. Cominciata col veloce trasferimento verso il luogo di partenza a Monteaperti (SI), subito ben disposti dall’attraversamento una splendida Firenze appena sveglia, avvolti in un’aria decisamente frizzante. Ok, eufemismo per dire che a fine Gennaio la mattina alle 7 fa comunque un freddo becco, altroché!
Senza tante diavolerie elettroniche ma forti di un dettagliato roadbook cartaceo fornito dagli organizzatori e sistemato sulla tasca trasparente della vecchia cara borsa da serbatoio più grande del serbatoio, abbiamo viaggiato, un po’ per scelta e un po’ per circostanze, prevalentemente in solitaria nella parte finale del gruppo, senza curarci del tempo, rispettando il codice della strada, soffermandosi a scattare foto (praticamente ogni cento metri, visto il paesaggio), e socializzando coi compagni nelle varie soste ristoro, così come è nello spirito di queste manifestazioni.
Da segnalare la salita stroncagambe per andare dal parcheggio al circolo Arci di Civitella Marittima, tutti a fare i ganzini con racconti di mirabolanti uscite da hard-enduro, e tutti col fiatone arrivati in cima. Però le focaccine calde col prosciutto e i dolcetti fatti in casa ripagavano la salita. Da segnalare ancora di più la ribollita al ristoro di San Galgano, sarà per la suggestione di avere di fronte la sempre affascinante abbazia, ma era di un buono come solo certe mamme di una volta. Da segnalare infine la sosta alle terme di Petriolo, pozze ricavate da una sorgente sulfurea dove potersi immergere h24 365 giorni l’anno. Poi si esce puzzolenti di uovo sodo, ma che rilassamento!
Il percorso, 270 km ad anello con partenza e arrivo all’Hotel Monteaperti, era prevalentemente asfaltato, forse troppo secondo alcuni, ma i tratti sterrati erano bellissimi e veloci, forse troppo secondo chi scrive, che si è accorto che a tirare le staccate a più di centall’ora sui sassi la motocicletta tende a fermarsi, sempre che si fermi, dove vuole lei anziché dove vorremmo noi, e meno male che in campagna ci sono le vie di fuga, cioè i campi. Lezione numero uno: se quello davanti con un BMW che pare una chiatta galleggia veloce e sicuro, è perché è più bravo. Punto.
Tramonto, luci, arrivo, saluti, e rientro verso casa saltando a malincuore una cena che ci avrebbe fatto fare inevitabilmente troppo tardi.
La domenica mattina un’altra occasione per fare un po’ di strada, con la passeggiata finale fino a Lucignano. Qui la visita guidata al Museo Comunale per scoprirne i tesori, primo fra tutti il prezioso Albero d’Oro. Per concludere la visita al grazioso borgo toscano, il brindisi presso il “Caffè Fuoriporta”.
Insomma, Winter Heroes è stata un’ottima occasione per fare degli entusiasmanti percorsi – tra natura e cultura – e conoscere tanta bella gente.
Un saluto a chi c’era e alla prossima!