Testo e foto di Mauro Rocca
[wp_geo_map]Una sera, in Croazia, parlando con la gente del posto, ho individuato un nuovo percorso per salire sulla collina di Medijugorie in Bosnia Erzegovina. La strada è un po’ più lunga, ma come mi avevano assicurato ne vale la pena per la visione spettacolare delle montagne dell’entroterra che fanno da cornice.
Medijugorie è diventata, come tutti i luoghi di culto, una cittadina commerciale, dove centinaia di negozi vendono i medesimi souvenir. Chiedo alla proprietaria di un negozio di tenere il casco e di guardare la moto. Inizio a salire le impervie pendici della collina per raggiungere il punto dove la Madonna è apparsa. Centinaia di pellegrini affollano il luogo immersi nella propria spiritualità.
Sono di nuovo in moto e mi dirigo a Mostar per vedere il famoso ponte che unisce le due parti della città che il fiume Narenta divide. Le strade sono cosparse ai lati di cimiteri: la guerra è stata devastante.
A Saraievo la città vecchia è stata ricostruita ed ora è meta ambita di turisti da tutto il mondo. I segni della guerra si vedono ancora nei due grattacieli della televisione con i colpi di mortaio lasciati a monito del cruento genocidio.
Percorro stupende strade interne, dove le curve si susseguono e, attraverso il Parco Nazionale Durmitor, raggiungo il fiordo di Kotor in Montenegro dove è ormeggiata la barca dei miei amici. Mi fermo alcuni giorni con loro e approfitto per visitare la zona, che riserva molte e bellissime sorprese.
Kotor è un’antica città veneziana perfettamente conservata. Visito il caratteristico centro storico e scalo le antiche mura che si ergono a protezione della città, sulla montagna retrostante, per godere dell’unicità del panorama.
Percorrendo la strada che costeggia il fiordo si possono visitare Herceg Novi, Perast ed altre località che conservano intatto il ricordo della Serenissima. Altre città da non perdere sono Niksic, Berane, Budva, Cetinje e Podgorica, la capitale.
Durante la permanenza a Kotor approfitto per visitare le vicine Repubbliche del Kosovo, dove è necessario il passaporto, di Macedonia (F.Y.R.O.M.) e i parchi nazionali di Peje e Sharr, Mavrovo e Galichica con i suoi famosi laghi. Ma per me è ormai ora di migrare in altri luoghi dei Balcani, saluto gli amici, e mi dirigo verso l’Albania.