Hotel, ville, glamping, appartamenti, ristoranti, spiagge, sentieri, percorsi enologici. Poi gli sport: tennis, diving, ippica, mountainbike (elettrica e non), yoga, beach volley. La Tenuta delle Ripalte ti tiene stretto nella sua seduzione.
Avevamo in progetto di utilizzare la Tenuta alle Ripalte come base di un weekend, per visitare un po’ l’Isola d’Elba. Invece, una volta entrati, ne siamo usciti alla fine del tempo previsto, senza aver messo ruota fuori dalla tenuta.
Cosa è successo, ci hanno sequestrati? In qualche modo diremmo di sì, ma non in maniera coercitiva, piuttosto con la seduzione di un territorio così vasto e vario, con un’offerta così poliedrica, da non farti venire voglia di cercare altro.
La Tenuta alle Ripalte copre un importante comprensorio a est Isola d’Elba, che affaccia per ben 12 chilometri sulla Costa dei Gabbiani e taglia a metà il Monte Calamita, all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Ambiente e storia
Una importante zona dal punto di vista ambientale e storico, con la presenza di insediamenti e miniere sfruttate già in epoca etrusca. Tutta l’Isola d’Elba è bella, ma su questo promontorio c’è la più alta concentrazione di strade sterrate, che producono nei 450 ettari della tenuta, un dedalo di strade bianche che scendono fino a spiaggette attrezzate e non, salgono e scendono, regalando scorci che sono sempre la tentazione per uno scatto fotografico.
Nella Tenuta alle Ripalte c’è anche un’ottima offerta eno-gastronomica, con ristoranti e bar che propongono i piatti tipici della cucina toscana e gli eccellenti vini della tenuta, primo fra tutti l’ottimo Vermentino, prodotto dai vigneti che si inerpicano lungo le pendici del Monte Calamita.
Gli amanti del tennis possono disporre di 6 campi, mentre, per chi non volesse scendere a mare c’è – nella zona cosiddetta delle vele, l’area divertimento della tenuta – una ampia e soleggiata piscina, con annesso bar e altri intrattenimenti. Nella tenuta c’è un importante centro ippico, che promuove lezioni per principianti o vere e proprie giornate a cavallo per tutto il comprensorio del Parco. Un’altra attività importante è quella ciclistica, con un attrezzato centro per il noleggio di Mountain-Bike ed E-Bike, con tanto di eventuali istruttori ed accompagnatori. Nella Tenuta delle Ripalte si sono svolte anche competizioni importanti a livello modiale di questa specialità.
La spiaggia di Remaiolo
La spiaggia di Remaiolo, raggiungibile anch’essa con una bella strada bianca o tramite le navette messe a disposizione della struttura, offre numerose attività, grazie al centro diving e snorkeling, gestito dal simpatico Michele Bova, istruttore di apnea e di yoga, che utilizza proprio le tecniche della disciplina orientale, per aumentare le capacità performanti in acqua.
Questa spiaggia, ottimamente attrezzata con sdraio e ombrelloni disposti in maniera per nulla invasiva, mette a disposizione anche un centro di attività dedicato ad adolescenti e bambini, pensato per creare situazioni divertenti per i più giovani, liberando anche tempo per i genitori che possono impegnarsi nelle altre attività o semplicemente riposarsi.
I servizi della spiaggia si estendono sulla dorsale dell’insenatura con un’area attrezzata di tavoli, servizi igienici puliti e un efficiente bar dove mangiare ottimi piatti o semplici panini, nei tavolini ombreggiati, o all’ombra dei pini marittimi.
Qui è bello stare fino al tramonto, sorseggiando un aperitivo, magari facendo una partita a beach volley o semplicemente ascoltando la splendida selezione musicale scelta dal giovane barman.
C’è un “aria da Mercoledì da Leoni” (il celebre film che narra le vicende di un gruppo di surfisti) su questa spiaggia dove si coniuga il perfetto relax, con le attività sportive.
50 sfumature d’azzurro
Da non perdersi una gita in gommone per esplorare tutti i 12 chilometri di costa della tenuta. A largo dell’insenatura, non è difficile imbattersi nello spettacolo offerto dai delfini, di branchi di pesci o di uccelli che si tuffano a pescare.
Si possono inoltre notale le capre selvatiche che popolano i tratti rocciosi e i diversi insediamenti minerari su quella che fu una delle maggiori zone di estrazione del ferro in Toscana.
Ma è il susseguirsi di calette e spiagge, alcune raggiungibili solo dal mare, a costituire lo spettacolo maggiore in questa gita.
Le acque dell’Elba dipingono 50 sfumature di azzurro e invitano a tuffarsi per magari godersi un po’ di snorkeling. A tal proposito alla Tenuta delle Ripalte c’è una delle scuole più titolate per questa specialità, a due passi dalla casa che fu di un grande apneista, Jacques Mayol, che proprio in quelle acque si allenava.
Tenuta delle Ripalte tra ieri e oggi
Fondata nel lontano 1896, quando il marchese Tobler, un nobile residente in Svizzera, si trasferì sull’Isola d’Elba per coltivare la vite (diventando la più grande azienda agricola dell’isola), la Tenuta delle Ripalte ha subito diverse vicissitudini, fino a trasformarsi in struttura turistica dal 1977.
Al suo interno un piccolo e prestigioso albergo con 14 stanze e un ottimo ristorante, circa 40 appartamenti ricavati dalle vecchie fattorie, una ventina di ville immerse nel verde (alcune delle quali dotate di piscina privata) e l’azienda vitivinicola.
La produzioni di vini è al 50% di Aleatico, vitigno autoctono dell’Elba, da cui si ricava un pregiato passito e il Vermentino IGT, con una produzione di 12.000 bottiglie. Ultimo arrivato il “Rosso delle Ripalte” da vitigni Grenache e Carignano. Noi abbiamo apprezzato particolarmente il Vermentino, che ha accompagnato i gustosi piatti a base di pesce preparati dal ristorante dell’albergo.
Il glamping
Per chi ama stare veramente a contatto con la natura c’è l’opportunità del glamping. Si tratta di tende da campeggio (ma la descrizione è inappropriata) realizzate come vere e proprie villette. Questa tipologia di ospitalità offre la massima libertà, mantenendo tutti i comfort delle abitazioni stabili. Collocati sempre in punti panoramici e all’ombra di alberi, sono ideali per chi ama la formula del campeggio, senza privarsi delle comodità.
Non ci è stato facile liberarci dalla “dorata prigionia” della Tenuta delle Ripalte, a consolazione gli splendidi ultimi 4 chilometri di sterrato che portano verso Capoliveri. La prima volta che siamo venuto all’Isola d’Elba, nel 1978, gran parte delle strade erano così e fino qualche anno anche la decina di chilometri che congiungono Capoliveri alla tenuta. Fortunatamente al suo interno le strade non sono state asfaltate e questo è un valore che speriamo abbiano l’accortezza di preservare.
Si ringrazia:
Myriam Mongio e Adriano Bacchella dello Studio Bacchella
Moby Lines
Tenuta delle Ripalte
BMW Italia
Modello utilizzato BMW F850 GS Adventure (già provata nel Rally dell’Umbria)