Stupendi passi, meravigliose strade da guidare e confini carichi di storia….un mix magnifico per 7 giorni in moto tra Italia, Svizzera, Austria e Slovenia.
di Norberto Ronchi & Barbara Urbani
foto di Norberto Ronchi & Barbara Urbani.
Terza tappa: Fusch – Dobbiaco (189km)
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Le previsioni meteo per la mattinata ed il primo pomeriggio danno bello ( i giorni prima il passo è stato chiuso al trafffico in moto per le pessime condizioni meteo). Fuori però pioviggina e le nuvole sono basse basse. Confidando nelle previsioni si parte alla volta del massiccio del Glossglockner, la vetta più elevata d’Austria con i suoi 3798m s.l.m.. Si trova nel versante principale degli alti Tauri, situato al confine fra la Carinzia ed il Tirolo orientale.
Con il suo percorso di 48km e 36 tornanti di puro piacere e con il passo posizionato a 2504m s.l.m., la Grossglockner Hochalpenstrassen è la strada alpina più famosa d’Europa, definita il paradiso dei motociclisti e meta inoltre per molti costruttori di auto in quanto particolarmente adatta per test funzionali su nuovi modelli. La strada è a pedaggio con un biglietto giornaliero di €.24,50 ed include l’ingresso a tutte le mostre, ai percorsi tematici ed ai servizi che si trovano lungo il percorso. Molti anche i punti di informazione. La strada apre ad inizio maggio e chiude ad ottobre, con gli orari di accesso che variano da mese a mese ma che comunque rientrano nella fascia oraria che va dalle 6 del mattino fino alle 21.30 di sera.
Poco prima del Fuscherl Törl, dopo un tratto di circa 28 km, vi è un bivio sulla sinistra che porta ai 2.571 m di quota della Punta Edelweiss. I sette stretti tornanti e l’acciottolato del fondo stradale sono ancora quelli dell’anno di costruzione 1935. La torre-belvedere venne eretta invece solo nel 1955. Questo è il punto più alto del percorso e permette di ammirare per la prima volta la vetta del Grossglockner. E’ il luogo più panoramico del versante nord della strada, offre una vista a 360° su più di 30 ( vette sopra i tremila e proprio qui vi è il “Bikers point”. I motociclisti troveranno un parcheggio riservato “in prima fila”, tavoli e panche sulle quali riposare, cartelloni informativi sul paesaggio e gli altri percorsi motociclistici ed anche indicazioni su dove trovare accoglienza per la notte in quest’ambiente estremo di alta montagna.
Presso il “Bikers nest” troverete inoltre informazioni sull’epoca delle gloriose corse in montagna. Scendendo verso Lienz troviamo la seconda deviazione porta alla Nationalparkplatz. Siamo ai piedi del ghiacciaio del Glossglockner, il ghiacciaio più lungo delle alpi orientali e denominato Pasterze; da qui è possibile avvistare stambecchi e sicuramente non può mancare l’incontro con le simpatiche marmotte che popolano la zona e che sono sempre in cerca di cibo. Qui troviamo inoltre: il parcheggio, i punti panoramici ed il Centro Visitatori Kaiser-Franz-Josefs-Hohe a 2.369m che con i suoi 4 piani ospita il museo di storia dell’automobile e della motocicletta (con mezzi davvero particolari), il cinema Glockner, la stanza panoramica, lo spazio energetico con le continue mostre espositive e dove si possono infine acquisire tutte le informazioni interessanti sul tema ghiaccio e ghiacciaio. Un breve tratto a piedi, partendo dal Centro Visitatori sale fino ad arrivare all’osservatorio Wilhelm Swarovski dotato delle più moderne apparecchiature ottiche per osservare più da vicino la cima del Glossglockner ed il suo ghiacciaio.
Si riprende la strada principale che porta a Lienz, una volta lì visita al suo “salotto” e cioè il suo vivace centro per poi proseguire sulla 108 in direzione Ainet. Una tipica vallata austriaca che costeggia il fiume Isel porta fino a Huben e da qui tra gli incantevoli scenari della valle Defereggental, ma purtroppo con un manto stradale in condizioni mediocri, si sale verso il valico alpino del Passo Stalle e la Valle di Anterselva.
Appena prima del valico un caratteristico laghetto di montagna fa da sfondo per qualche foto suggestiva con le moto in primo piano, nonostante la pioggia. Il Passo Stalle, 2.052m s.l.m., segna il confine tra Italia ed Austria ed è aperto al traffico dalle 6.00 alle 22.15 durante il periodo estivo mentre rimane chiuso d’inverno per pericolo valanghe. Il tratto di circa 5km nel versante italiano, a causa della scarsa larghezza della sede stradale, è percorribile a senso unico alternato ed è regolato da un impianto semaforico che permette l’accesso in discesa verso l’Italia i primi 15 minuti di ogni ora mentre in salita verso l’Austria tra il 30imo ed il 45imo minuto di ogni ora. Fortunatamente il passo è provvisto di ristoro e di un bellissimo panorama dal quale si scorge una parte del lago di Anterselva, per allietare l’attesa in caso di semaforo rosso.
A semaforo verde inizia la discesa nella Valle di Anterselva, gustando la guida in assoluta tranquillità di quei 5 km di tratto a senso unico. La Valle è lunga 18 km, suddivisa in valle bassa, media e alta ed è situata nel Parco Naturale delle Vedrette di Riens.
Ecco infine la Val Pusteria e quindi Dobbiaco detta anche la porta sulle Dolomiti. Nonostante in Dobbiaco non vi furono quasi combattimenti durante la seconda guerra mondiale si possono trovare comunque delle opere di fortificazione, che furono erette dal 1939 in poi al fine di impedire o comunque rallentare un’invasione dell’Italia da parte dei nazisti, essendo la stessa situata in vicinanza del confine di stato. Vennero così realizzati lo sbarramento Dobbiaco e lo sbarramento della Val di Landro. Si trova alloggio in un paesino vicino, il meno caotico e meno turistico San Silvestro, nell’omonima valle.
Fusch/Dobbiaco, 3° tappa delle strade alpine per moto
Dormire e mangiare
Hotel Silvesterhof ***
Valle S.Silvestro
Via S.Silvestro 2
Dobbiaco Alta Val Pusteria Dolomiti
Italia
+39 0474 979 069
info@silvesterhof.it