Abbiamo partecipato al Rally dell’Umbria, un evento destinato alla bella guida su strade off-road per le crosstourer. Un’esperienza magnifica.
Mai avrei immaginato, se non avessi partecipato al Rally dell’Umbria, che c’è un patrimonio nascosto nelle viscere di questa regione. Quindi chiamatelo come meglio credete, ma io lo definirei il Rally della scoperta.
L’Umbria è una regione incredibilmente bella e verde, questo lo sanno praticamente tutti. C’è un’atmosfera particolare, si respira tranquillità. Perugia, Assisi, Todi, Orvieto, Borgo di Spello, Borgo di Gubbio, e l’amata Norcia colpita duramente dal recente terremoto, sono solo una parte delle bellezze di questa regione. Poi ci sono le strade del vino: Cantico, Sagrantino, Etrusco romana, Trasimeno. Ci sono anche ben 5 differenti itinerari dell’olio, collegati alle sotto-zone collinari dell’Umbria. Insomma, una moto, un itinerario da seguire, e si scopre quanto è bello assaporare tutta questa bontà.
Tutto ha inizio il giovedì 19/04, arrivati a Perugia veniamo accolti, nella bellissima Sala Cannoniera della Rocca Paolina a Perugia, dalla segreteria del Moto Club Umbria. Oltre 150 gli iscritti, un percorso suddiviso in tre giornate, per un totale di 1000 km, con partenza e arrivo di ogni tappa sempre nel centro storico di Perugia. Agli iscritti viene consegnato materiale turistico della regione, tabella numero partecipante, road-book cartaceo o per chi volesse viene caricata la traccia sui vari gps.
I° giorno – Percorso Nord
Ci siamo, si parte. O meglio partecipiamo alla conferenza stampa di presentazione dell’evento nel Palazzo della giunta Regionale, con la presenza delle autorità locali; presenti il Vice Presidente della regione con delega al turismo Fabio Paparelli, il presidente della commissione turistica FIM Rocco Lopardo, la presidente del Comitato Regionale FIM Umbria Mara Colligiani, l’Assessore al Commercio Cristina Cassaioli e il presidente del Moto Club Umbria Filippo Caccucci.
L’elenco delle autorità presenti, oltre alla disponibilità di far partire il gruppo dei partecipanti al Rally dell’Umbria dalla Piazza IV novembre, fa capire quanto interesse ci sia per questo evento Turismo Adventouring. Rapida foto sulla scalinata della Vaccara, facce sorridenti, abbracci, sarà così anche a fine tappa? Vi anticipiamo la risposta, assolutamente sì. Si parte, seguendo il numero di partenza, a gruppi di tre ogni 30 secondi. Attraversiamo le anguste vie del centro storico, impagabile i saluti degli abitanti e dei turisti, che per nulla infastiditi incrociamo nei primi istanti. Dopo soli pochi chilometri ci infialiamo subito nel primo tratto di strada bianca, gradevole e scorrevole, facile per tutti, il gruppo dei 150 bikers, incomincia a divertirsi, ad assaporare gli incredibili panorami, che ci accompagneranno sempre in questo nostro viaggio.
Quanto siamo bravi, alle volte, noi motociclisti: non c’è uno spirito di competizione ma solo una sana condivisione di questo fantastico mondo a due ruote. Si procede di buon passo, ma senza rischiare, si lascia strada a chi ha più dimestichezza, ci si saluta, ci si aiuta anche nel momento di difficoltà. Chi procede indica, con gesti che non sono scritti, ma con i quali si familiarizza da subito, su possibili ostacoli o macchine che s’incrociano.
Questo tipo di manifestazione raccoglie effettivamente un pubblico veramente ampio, dai ventenni agli ultra sessantenni, dalle più moderne enduro da viaggio come Africa Twin, BMW GS, Yamaha Supertènèrè, KTM, Suzuki V-Strom, alle meno recenti ma più leggere enduro degli anni 80°-90°. In fondo, quello che si sta affrontando è qualcosa di assolutamente bello e appagante, un bellissimo tracciato, panorami che fanno venir voglia spesso di fermarsi, e assaporare a 360° tale bellezza. Ma la carovana avanza, e anche noi abbiamo comunque l’obiettivo di arrivare in fondo alla tappa. Al primo controllo di passaggio ci arriviamo intorno alle 12.00, attraversando senza grosse difficolta vari tipi di percorsi, da strade bianche in pianura, a qualche tratto immerso nei boschi, tutti relativamente facili, anche in sella alla nostra maxi-enduro Yamaha Supèrtènèrè, gommata con pneumatici Anlas Capra R.
Dopo il controllo, nei pressi di Semonte, affrontiamo probabilmente il tratto più ostico di tutto il tracciato, comunque segnalato dall’organizzazione, che ha creato qualche problema alle moto più pesanti. Una bella salita su una mulattiera, da percorrere convinti, perché fermarsi per poi ripartire è decisamente una bella impresa. Più di qualcuno si è piantato, ostruendoci anche il passaggio, in sostanza anche a noi è toccato tanta bella fatica per conquistare la vetta. Ma a notevole sforzo fisico, è poi corrisposto un premio bellissimo. Avete presente toccare il cielo con un dito, cavalcare la cresta della montagna ricoperta da una meravigliosa coperta verde? Ecco questo era il premio, unico!
Proseguiamo il nostro percorso, fino ad arrivare alla tappa ristoro a Pietralunga. Un rapido spuntino, salumi, pizza, bevande e caffè; un paio di telefonate, qualche considerazione sia con i partecipanti che con gli organizzatori, e dopo un’oretta si riparte.Un breve tratto di asfalto, una decina di chilometri, e appena passato il comune di Montecastelli ci infiliamo in un tratto di bosco che ci porterà, o meglio ci avrebbe dovuto portare, verso le colline sopra il lago del Turano. Siamo tra gli ultimi, questo perché spesso ci fermiamo a scattare foto, e nel nostro gruppo c’è anche un pilota a scarso di esperienza su off-road; ma siamo in gruppo e l’obiettivo non è vincere ma arrivare tutti insieme a fine tappa.
Nel bosco dove ci infiliamo ci sono zone decisamente fangose, in diversi punti dobbiamo procedere con moltissima cautela, e più di qualche volta ci dobbiamo aiutare tra i vari piloti per portare fuori dai guadi le moto. Ricorriamo anche all’aiuto delle “scope” su quad, che con le fasce ci trainano fuori da un guado da cui non riusciamo a venirne fuori; perdiamo oltre un’ora, e la stanchezza inizia farsi sentire.
Non manca di certo il buonumore al Rally dell’Umbria, in fondo, anche se infangati e con il fiato corto, continuiamo a scherzare; sappiamo tutti che farà anche questo parte del bel ricordo che avremo di questa esperienza.
La soddisfazione è infinita, insomma le nostre pesanti enduro sono state veramente messe a dura prova, sono sporche e infangate, esattamente come il nostro abbigliamento, ma siamo usciti dal bosco. Proseguiamo, ma due delle nostre moto accusano inconvenienti tecnici, banali, ma che vanno sistemati e poiché siamo terribilmente in ritardo rispetto alla tabella di marcia, decidiamo che per il primo giorno può anche bastare; in fondo abbiamo percorso oltre il 70% dei trecento chilometri della tappa. Doccia calda, cena con i compagni d’avventura, e alle 23.00 non si sente più volare una mosca.
II° giorno – Percorso Sud
La tappa del sabato è quella più lunga, ben 330 km di bellezze che lasceranno a tutti la voglia di ritornare anche negli anni a venire. Partiamo con il gruppo che abbiamo formato, e che abbiamo battezzato “team moto-ontheroad-adventure”. Siamo partiti in sette, ma il neofita decide che forse è meglio evitare di proseguire in off-road; questo è possibile anche perché l’organizzazione del Rally dell’Umbria ha comunque sviluppato un tracciato alternativo su strade asfaltate.
Questa volta non abbiamo scuse, e dobbiamo portare a termine l’intera tappa, cosa che in effetti riusciamo a fare. Il primo tratto è su asfalto, raggiungiamo la bellissima e assolata Assisi, la costeggiamo per immergersi poco dopo in nuovo tratto di strada bianca. Siamo proprio sopra la storica città di San Francesco, e percorriamo un bellissimo tratto che ci porta in cima al Monte Subasio, da dove ammiriamo l’intera vallata sotto di noi: impagabile.
Si riparte, e dopo qualche chilometro affrontiamo una bella discesa, questa volta su un tratto più impegnativo di fuoristrada, a causa della pendenza ma anche della presenza di importanti tagli sulla carreggiata, ma tutto fila per il meglio. Si continua con un buon ritmo, ma ci sarebbero molti posti dove fermarsi a contemplare il panorama, perché questa esperienza di guida è accompagnata da un’esperienza visiva emozionale.
In effetti, ogni tanto rallento il gruppo, mi fermo e incomincio a scattare foto a alle moto che mi sfilano accanto, gli enduro piccoli o grandi che siano sono nel posto che meglio le fa apparire. Tutto fila per il meglio, a tratti saliamo di quota e ci arrampichiamo su qualche montagna, ma nulla che ci mette in crisi, si capisce che il tracciato è stato pensato veramente con perizia e attenzione.
Non mancano i passaggi nei boschi, dove solitamente troviamo qualche pozzanghera di fango, ma per fortuna nulla di preoccupante. Raggiungiamo il piccolo comune di Poggiodomo dopo 180 km, entriamo nel piccolo centro del paese a motore spento, dove ci aspetta la merenda.
Oltre alle bibite panini e pizze non manca qualche fetta di salame e del buon vino locale e la musica di sottofondo che accompagna i racconti tra i vari piloti. Le impressioni che raccolgo sono del tutto simili alle mie, cioè che non ci saremmo mai aspettati l’Umbria così bella, che probabilmente è rimasta e rimarrà nascosta a chi non ha la fortuna di avere una moto da fuoristrada e un percorso di alto livello come quello sviluppato dal Moto Club Umbria.
Dopo un’oretta di pausa ci rimettiamo in sella, stavolta procediamo a passo spedito, e siamo tra quelli più avanti lungo il percorso, e quindi anche i meno attenti a non saltare il distributore di benzina all’altezza di Baiano. Ovviamente, storditi come siamo, e soprattutto impegnati a sfruttare completamente il nostro parco giochi, ci troviamo improvvisamente con diverse moto a corto di benzina. Almeno una “stupidata” al giorno la dobbiamo fare. Usciamo dal percorso off-road, per cercare rapidamente un benzinaio, e diversi tratti in discesa più di qualcuno lo percorre a motore spento; ma alla fine nessuno e rimasto a piedi, o quasi.
Trovato il benzinaio e riempito il serbatoio oltre misura, riprendiamo rapidamente le tracce in fuoristrada del Rally dell’Umbria, su strade bianche ampie e ben battute che ci permettono di raggiungere velocemente l’arrivo a Perugia. Alle ore 19.00 entriamo nei Giardini Carducci, dove ci aspetta l’aperitivo accompagnato dalla musica del gruppo Lil’Cora & the Soulful Gang: decisamente un bel modo di chiudere la giornata.
III° giorno – Percorso Ovest
La tappa più breve del percorso, poco meno di 200 km, parte sempre alle ore 8.00 dal centro di Perugia. Questo ultimo giorno, di questa stupendo evento, ci permette di guidare in modo rilassato, attraversando la campagna umbra. Pochi i raccordi da percorrere su strade asfaltate, mentre non manca qualche attraversamento nei boschi. Fila tutto al meglio, continuiamo ad assaporare per intero la bellezza che ci scorre intorno, apprezziamo la bella guida in sella alla nostra moto, che sporca com’è sembra ancora più bella.
A Montereale ci si fermiamo per la merenda, il gruppo dei partecipanti è decisamente più rilassato, o scazzato, in fondo mancano solo una cinquantina di chilometri per arrivare a fine evento. S’incomincia a tirare le somme, ognuno con la sua storia da raccontare, chi pone l’attenzione sul mezzo e chi sul percorso. Ma manca ancora l’ultimo tratto, che scorre veloce, e che ci porta ad attraversare per l’ultima volta il traguardo. Premiazione della moto più bella, di quella speciale ed infine di quella più storica. Saluti e abbracci, ci sentiamo fortunati di aver partecipato ad uno straordinario evento.
L’autostrada, noiosa che ci porta verso casa ci permette, se non altro, di riassaporare con calma quanto abbiamo vissuto. Un percorso bellissimo, sviluppato da chi conosce a fondo e vive sul territorio, adatto alle grandi e grosse maxi-enduro, che finalmente possono sgambettare e sporcarsi su un tracciato che non le mette troppo in difficoltà; non pensiate che sia stata solo una passeggiata, perché alcuni punti necessitavano di qualche astuzia nella guida, oltre che di gomme tassellate o semi-tassellate. Un Umbria nuova, vista fino nelle viscere, appagante in ogni sua aspetto; passare attraverso i piccoli borghi in pietra, quasi sempre disabitati, ma che incredibilmente sono ancora in buon stato. Grazie Italia per essere così bella, grazie Umbria per esserti mostrata a tanti appassionati a due ruote, grazie Moto Club Umbria per averci messo a disposizione un’ottima organizzazione e un tracciato da ricordare nei nostri racconti.
Abbiamo utilizzato:
XT1200Z Super Ténéré ABS: http://www.moto-ontheroad.it/moto/prove-moto/yamaha-super-tenere/
Pneumatici Anlas Capra R: https://www.anlas.com/it/
Casco Givi X.01 TOURER: https://www.givi.it/
Stivali Moto Stylmartin: https://www.stylmartin.it/
Si ringrazia il Moto Club Umbria per averci fatto vivere questa straordinaria avventura: https://www.motoclubumbria.com/rally-enduro/
https://www.facebook.com/rallyumbria/
Grazie! <3
Se fosse possibile sostituire il termine "controllo orario" con "controllo di passaggio" (che è tutta un'altra cosa) ci fareste un ulteriore grande favore!
Quando volete, siamo qui: di Umbria e di posti da mostrarvi ne abbiamo ancora un'infinità!
Grazie Filippo. ci vediamo a fine mese. Sistemato i punti che mi hai segnalato.
A presto.