Ostuni, la città bianca con tanta storia da raccontare

Siamo in Valle d’Itria, più precisamente nella provincia di Brindisi. Ostuni, detta anche “città bianca” è una di quei borghi della Puglia da vedere assolutamente, almeno una volta nella vita.

Calpestare nel silenzio la pavimentazione in pietra di Trani del centro di Ostuni ha un qualcosa di magico. Case candide incastrate l’una con l’altra tra cui spiccano piante di ficus e buganvillea. I localini tipici con i loro tavoli all’ombra di vele bianche sospese e coppiette che passeggiano mano nella mano.

Ostuni è un labirinto di vicoli, sottopassi e scalinate che nascondono romantici scorci e piccoli cortili. Non abbiate però paura di perdervi in questo groviglio, queste stradine in salita portano tutte verso la Cattedrale.

Concattedrale di Santa Maria Assunta.

Ci troviamo sulla sommità della collina che accoglie la città vecchia. La Concattedrale di Santa Maria Assunta si affaccia su una piccola piazzetta: per poterne apprezzare la bellezza è meglio allontanarsi, solo così è possibile rendersi conto di quanto sia maestosa e imponente la sua facciata.

Concattedrale di Santa Maria Assunta - Ostuni
Concattedrale di Santa Maria Assunta

Costruita in stile tardo gotico, colpisce subito per il grande rosone sulla sua facciata. I tre portali corrispondono alle tre navate in cui è suddivisa. L’interno è in stile barocco, in quanto l’edificio ha subito diversi rimaneggiamenti in epoche successive.

Sulla stessa piazza della Concattedrale si affaccia il Museo Diocesano. L’ambiente è allestito con arredi moderni e la visita risulta molto piacevole. Semplice anche da visitare in autonomia, grazie alle spiegazioni fornite in italiano e in inglese. C’è anche la possibilità di utilizzare lo smartphone con il quad code scanner per ottenere approfondimenti.

Assolutamente da non perdere al termine della visita del museo, il Giardino dei Vescovi. Da qui si gode di una bella vista verso la campagna che circonda Ostuni.

Giardino dei Vescovi - Museo Diocesano - Ostuni
Giardino dei Vescovi – Museo Diocesano

Chiesa di San Vito Martire.

Scendendo lungo via Cattedrale troviamo la Chiesa di San Vito Martire. Si tratta di una chiesa dispensata dal culto, ovvero vi si celebrano solamente due messe l’anno. Fu costruita in stile barocco sulle rovine di una chiesa romanica che crollò  con il terremoto del 1743.

Chiesa di San Vito Martire - Ostuni
Chiesa di San Vito Martire – Ostuni

Affiancato alla chiesa c’è il convento delle monacelle. Si trattava di monache benedettine e carmelitane che facevano parte dell’ordine di Santa Maria Maddalena De’ Pazzi (famiglia di Firenze). Accoglieva al suo interno le ragazze povere e abbandonate, dette monacelle in quanto indossavano l’abito da suora quando avevano meno di 18 anni.

Dall’interno della Chiesa di San Vito Martire, si accede al Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale. Questo museo è ricco di reperti preistorici provenienti per la maggior parte dalle grotte carsiche presenti nella regione.

Tra tutti i reperti il più interessante, ma anche emozionante, è quello di una donna di 28000 anni fa. Probabilmente morta per gestosi, il suo scheletro è stato ritrovato con le mani posizionate in modo da cingersi il grembo. Punto preciso in cui è stato trovato lo scheletro del figlio che aspettava.

Delia - Donna di Ostuni
Delia – Donna di Ostuni

E’ stata rinvenuta nel 1991 nella grotta di Santa Maria di Agnano dal paleo-etnologo Donato Coppola, che l’ha chiamata con il nome della moglie: Delia.

Cavalcata di Sant’Oronzo.

Se vi state chiedendo quale sia il periodo migliore per visitare Ostuni, sappiate che il 25, 26 e 27 agosto di ogni anno la città si veste a festa per la Cavalcata di Sant’Oronzo.

Durante la festa patronale si accendono le luminarie, e gli abiti e gli ornamenti dei cavalieri di Sant’Oronzo, insieme ai cavalli, diventano i protagonisti indiscussi.

Il giorno clou della manifestazione è il 26 agosto, giorno in cui i tre cavalieri sorteggiati portano la statua del Santo in processione. La parata con una cinquantina di cavalli più i pellegrini si snoda per tutta la città dando luogo ad una sfilata ricca di fascino e folklore.

Il giorno successivo cavalieri e portatori si ritrovano nel centro moderno della città per la premiazione, che è in realtà una testimonianza di fede, in quanto non c’è competizione.

Mangiare a Ostuni.

Ristorante White Ostuni Tito Schipa.

Il locale si trova nei pressi della statua di Sant’Oronzo. Si tratta di un ristorante raffinato con una atmosfera molto romantica.

Consigliamo di mangiare sul terrazzino, in un ambiente che ricorda molto gli stabilimenti balneari, con una bella vista sulla città.

Ottimi i piatti a base di pesce, un perfetto connubio tra i piatti della tradizione, arricchiti dalla fantasia del cuoco. Perfetta l’accoglienza.

Testo e foto di Nadia Giammarco

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