La prima parte di un viaggio nel sud della Francia, percorrendo tratti dell’Occitania in moto, tra borghi antichi e natura.
Questo viaggio si muove in una zona non semplice da definire, quella che fu parte dell’antica Occitania, territorio vasto del sud della Francia comprendente ampie propaggini di Italia e Spagna. Questa ora è una regione amministrativa francese e il nostro viaggio accarezza l’Occitania in moto per muoversi nel Parco Naturale Regionale della Camargue fino alla Provenza.
Le tracce che troverete in fondo ai reportage sono semplicemente esplicative, sarete liberi di visitare questi territori arrivando da est o da ovest. Noi vogliamo regalarvi le suggestioni e le immagini che abbiamo raccolto, perché si possa pensare a una vera e propria vacanza in queste zone, oppure dedicare qualche giorno al ritorno da altre mete.
Questa parte di Francia è stata per noi, che l’avevamo attraversata innumerevoli volte solo di passaggio magari fermandoci solo a dormire, una vera rivelazione ma anche la riscoperta di una bistrattata parentela. Dei cugini francesi ultimamente si sente dire “peste e corna”: che sono antipatici, presuntuosi, spesso invidiosi, insomma, “parenti serpenti”.
Invece in questo viaggio, abbiamo ritrovato quella che fu un’antica fratellanza, che pone italiani, francesi e spagnoli, talmente simili da essere quasi un’unica popolazione. Un privilegio delle regioni che affacciano sul mediterraneo, al netto di nazionalismi e guerre religiose.
In questi territori la cultura spagnola si sente fortemente. La si trova nei piatti, nella musica, nelle tradizioni dei gitani, nella musica. Non a caso i Gipsy King, uno dei gruppi musicali più famosi di flamenco moderno si sono formati in questo territorio. E poi la passione per i tori, non sempre cruenta, ma fortemente presente.
Una borgo immerso nella storia
È il caso di Aigues Mortes, dove i tori corrono nelle strade diverse volte l’anno, in un percorso controllato, ma senza alcun intervento umano, se non dei cavallerizzi che li accompagnano. Questo è un borgo medievale di rara bellezza, interamente circondato da possenti ed intatte mura percorribili interamente sulla loro sommità. Un tragitto di circa 1600 metri con ben sei torri sulle quali si può salire allargando la visuale.
È un tragitto che scorre sotto i piedi, regalando vedute sulla cittadina sempre diverse, ma anche ampie panoramiche sulle saline e le zone circostanti. Sarà poi bello perdersi nelle stradine interne, ricche di botteghe, ristoranti e localini, ma capaci di regalare angoli di silenzio su cui si affacciano case antiche e ben tenute.
Nostra Signora delle Sabbie
Tra i monumenti la chiesa Notre Dame des Sablons (Nostra Signora delle Sabbie), il cui nome è un chiaro riferimento alla caratteristica del territorio circostante. Un edificio – la cui prima costruzione lignea è datata 1183 – che fu riedificato in pietra una sessantina d’anni dopo nello stile gotico che ora possiamo osservare. Questa chiesa si affaccia sulla Place Saint Louis, parte centrale della cittadina di Aigues Mortes, un contesto ricco di ristoranti e bar, botteghe e negozi, adatti a un po’ di movida o un po’ di shopping. Basterà invece girare l’angolo per ritrovarsi nella calma e nel fascino di un borgo medievale.
Gli altri monumenti più importanti sono la Torre di Costanza, adiacente le mura verso il porto, che fu un’antica prigione ai tempi delle guerre religiose che afflissero la zona, e le Cappelle dei Penitenti Grigi e dei Penitenti Bianchi, due ordini religiosi ancora attivi tutt’oggi. Il nome Aigues Mortes, traducibile in acque morte, ben descrive il territorio delle circostanti saline.
Le saline, paradiso dei fotografi
Da non perdere una visita alle saline di Aigues Mortes dove si possono effettuare scatti fotografici memorabili. Il colore rosa è dovuto ad un’alga, che stanzia nella laguna e che in certe ore del giorno crea un contrasto cromatico molto forte.
Pochissimi chilometri a nord si trova la Tour Carbonnière bella costruzione posta ad avamposto di guardia di Aigues Mortes. Dalla sua cima si gode di una panoramica su quella che è chiamata la Petite Camargue, estesa e suggestiva zona umida che arriva fino al mare.
Nel bel mezzo di una festa popolare
Nella nostra ricerca di emozioni e colori, siamo approdati ad Arles nel bel mezzo di una festa popolare con carri rappresentativi delle realtà della Camargue, dalla musica, all’agricoltura fino alla cultura gitana. Una festa gioiosa nella città che tanto ha ispirato Van Gogh e che conserva al suo interno preziosi monumenti di epoca romana come, l’Arena, il Teatro antico e le Terme di Costantino.
Le strade tra Camargue e Provenza
Qui siamo in Provenza, ma la linea di confine tra le due regioni è fatta di stradine e canali, che si susseguono in un paesaggio mai uguale. Un territorio dove anche le tradizioni si mescolano e nell’arco di pochi chilometri si avverte verso est l’influenza della Costa Azzurra e dell’Italia e verso ovest quella della Spagna.
La linea di demarcazione tra queste due tendenze è Nimes, città che ci riporta in Occitania.
Nimes città dalle antiche tradizioni
Qui ci sono forti influenze che arrivano come detto da est ma anche dalla Camargue e dalla Spagna. Forse da quest’ultima alcuni aspetti sono tra i più evidenti. La più palese è la passione per la corrida, che sfocia in due eventi l’anno dove i migliori toreri affrontano nella bellissima arena romanica in uno scontro – ahinoi – all’ultimo sangue, i migliori tori da combattimento. È un’usanza che da noi non troverebbe molti consensi, ma che a Nimes ci è parsa molto sentita. Forse una reminiscenza dell’antica tauromachia romana, o forse di rimando dalla cultura spagnola (che comunque ha le stesse origini romaniche). Proprio la romanità è il trait d’union di tutto il litorale sud della Francia, eredità che a Nimes è ancora più sentita.
Coccodrillo e palma, il simbolo della città da più di 2000 anni
Ne è testimonianza il simbolo della città, che si trova in ogni dove, dai tombini, ai portoni, dalle insegne comunali alle fontane: un coccodrillo incatenato a una palma, stemma bimillenario della città, riconducibile alle conquiste africane da parte degli antichi romani.
La romanità è rafforzata dalla presenza di splendidi monumenti in perfetto stato di conservazione, come l’Arena e la Maison Carrée (letteralmente casa quadrata), uno dei più antichi e meglio conservati templi romani, ma anche i molteplici reperti sparsi per tutta la città. Questi, come lo stemma, inorgogliscono gli abitanti di Nimes, che si ritengono degni eredi di arte e tradizioni romaniche.
Arte moderna e antica
Nimes è stata capace di inglobare queste testimonianze dell’antica civiltà romana, con l’architettura moderna. È il caso del Carré d’Art, edificio dall’architettura moderna, ma con alcune citazioni classiche che riportano al vicino monumento romano della Maison Carrée. Il Carré d’Art si sviluppa su nove piani di cui tre interrati e tra le varie sale troviamo quella cinematografica, la biblioteca e il museo d’arte contemporanea.
Per l’arte classica invece c’è il Museum Romanité costruito apposta in un luogo di ritrovamento di preziosi mosaici. Anche questo architettonicamente modernissimo, ha al suo interno numerose testimonianze della storia di Nimes, raccontate con reperti, statue, magnifici mosaici, ma anche supporti multimediali.
Il Carré d’Art e il Museum Romanité sono dunque due strutture capaci di creare un perfetto connubio tra architettura moderna e antica.
Una festa con musica e tanto cibo
Anche a Nimes siamo capitati nel bel mezzo di una festa popolare, dove siamo stati proiettati in una girandola di suoni, sapori e allegria. Qui abbiamo conosciuto il vero carattere degli occitani e dei provenzali, molto vicino al calore del nostro meridione. Nelle strade e nei ristoranti il piatto principe è stata quella Paella che tanto piace agli italiani, sempre accompagnata da vini locali e birra artigianale, a testimonianza della vicinanza culturale con la Spagna. A compensare quella verso est le tante gelaterie italiane, ma anche il bel mercato coperto Les Halles con pesce freschissimo, molluschi, carne e altri alimenti. Qui la la frutta è esposta come fosse un’opera d’arte e i formaggi compongono una fila interminabile di varietà e sapori.
Arrivare a Nimes in moto è stata un’esperienza indimenticabile e percorrere le statali ci ha regalato scorci di panorami straordinari.
Ma il viaggio continua…
Dormire ad Aigues Mortes
Hotel La Maison des Croisades
2 rue du port 30220 Aigues Mortes
+33466536785
www.lecrosades.fr
Grazioso hotel poco fuori le mura.
Gentilezza e ottime colazioni
Degustare ad Aigues Mortes
È possibile assaggiare i vini della zona (Vins Sables de Camargue) al Caveau des Remparts
Route du Grau du Roi 30220 Aigues Mortes
Bianchi e Rosati particolari, anche se di gradazione non eccelsa. Si trova tra l’abitato di Aigues Mortes e le saline.
Mangiare ad Aigues Mortes
Au Louis IX
Place de la Viguerie – 2A Rue Baudin
30220 Aigues-Mortes
Ottimo ristorante con cucina tipica della zona, un affaccio sui sapori della cucina occitana
Dormire a Nimes
Appart’City Nîmes Arènes****
1, Bd de Bruxelles
Tel: 04 56 60 26 70
www.appartcity.com
Appartamenti con trattamento alberghiero di ottimo livello di fronte all’Arena di Nimes. C’è un parcheggio a pagamento nei pressi.
Mangiare a Nimes
La Tavola dei 2
2 bis, rue de la République
Tel: 04 48 27 22 22
www.latabledu2.com
Buon ristorante con vista sull’Arena Romana
Altre info:
Ufficio del Turismo Francese
Ufficio del Turismo di Aigues-Mortes
Ufficio del Turiamo di Nimes
Le immagini sono state realizzate con Sony RX10 IV
La moto del viaggio “Dall’Occitania in moto fino alla Provenza”: Honda CRF1100L Africa Twin Adventure Sports
Nella prossima puntata vi racconteremo le nostre impressioni
CARATTERISTICHE TECNICHE HONDA CRF1100L AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS 2023
MOTORE |
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Tipo | Bicilindrico parallelo, raffreddato a liquido, con manovellismo a 270°, distribuzione Unicam a 4 valvole per cilindro, Euro5 |
Cilindrata | 1.084 cc |
Alesaggio x Corsa | 92 x 81,5mm |
Rapp. di compr. | 10,1 : 1 |
Potenza max | 102 CV (75 kW) @ 7.500 giri/min |
Coppia max | 105 Nm @ 6.250 giri/min |
Rumorosità | 73 dB |
Capacità olio | 4,8 totale / 4,3 al cambio olio (5,2 / 4,7 versione DCT) |
ALIMENTAZIONE | |
Carburazione | Iniezione elettronica Honda PGM-FI |
Capacità serbatoio | 24,8 L |
Emissioni CO2 | 112 g/km (110 g/km versione DCT) |
Consumi | 4,9 L/100 km (20,4 km/L) versione cambio manuale
4,8 L/100km (20,8 km/L) versione DCT |
IMPIANTO ELETTRICO |
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Avviamento | Elettrico |
Battery Capacity | Batteria 12V-6Ah Li-ion (20hr) |
Generatore ACG | 0,49 kW / 5.000 giri/min |
TRASMISSIONE | |
Tipo frizione | Multidisco in bagno d’olio, assistita con antisaltellamento (doppia multidisco in bagno d’olio su versione DCT) |
Cambio | Manuale a 6 rapporti sempre in presa, (sequenziale doppia frizione a 6 rapporti con funzione G per off‑road su versione DCT) |
TELAIO | |
Tipo | Semi-doppia culla in acciaio con telaietto reggisella in alluminio imbullonato |
CICLISTICA | |
Dimensioni (L x L x A) |
2.330 x 960 x 1.490 mm (altezza 1.545 mm con parabrezza nella posizione più alta) |
Interasse | 1.575 mm |
Inclinazione cannotto | 27,5° (27° 30’) |
Avancorsa | 113 mm |
Altezza sella | 870 / 850 mm (optional: bassa 845/825 mm, alta 895/875 mm) |
Altezza da terra | 250 mm |
Peso con il pieno | 240 kg (250 kg versione DCT) |
Peso senza benzina | 221 kg (231 kg versione DCT) |
SOSPENSIONI |
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Tipo | Sistema attivo Showa EERATM (Electronically Equipped Ride Adjustment) integrato con i Riding Mode |
Anteriore | Forcella rovesciata a perno avanzato Showa a cartuccia con steli da 45 mm, pluriregolabile elettronicamente, corsa 230 mm. |
Posteriore | Forcellone in alluminio di derivazione CRF450R, leveraggio Pro‑Link, ammortizzatore regolabile elettronicamente, precarico elettronico, escursione ruota 220 mm. |
RUOTE |
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Anteriore | 21” M/C x 2.15 a raggi con cerchi tubeless in alluminio |
Posteriore | 18” M/C x 4.00 a raggi con cerchi tubeless in alluminio |
PNEUMATICI |
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Tipo | Bridgestone Battlax Adventurecross Tourer AX41T Metzeler Karoo Street. |
Anteriore | 90/90-21 M/C 54H (alternativa M+S 54T) |
Posteriore | 150/70 R18 M/C 70H (alternativa M+S 70Q) |
FRENI |
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Tipo | Con ABS a 2 canali su piattaforma inerziale IMU Modalità ABS selezionabile: ON-road e OFF-road |
Anteriore | Dischi flottanti a margherita da 310 mm con flangia in alluminio, pinze radiali a 4 pistoncini con pastiglie in metallo sinterizzato, ABS |