Cinque luoghi segreti di Roma dove è possibile, con un po’ di fantasia, fare un giro del mondo verso destinazioni esotiche.
Roma è la città dei vicoli e dei maestosi monumenti, dei parchi sempre affollati e dei punti panoramici più invidiati del vecchio continente. Ci sono dei luoghi nascosti che in pochi romani conoscono e che nel periodo della pandemia ci hanno permesso di viaggiare oltre confine, rimanendo tra le mura di Roma.
Quando arriva la primavera ci lasciamo affascinare dall’hanami come fossimo in Giappone.
Il nostro giro del mondo inizia nel cuore di Trastevere. Il Museo dell’Orto Botanico della città, con il patrocinio della Fondazione Italia-Giappone e la collaborazione dell’Istituto Giapponese di Cultura, ospita un suggestivo camminamento in una foresta di bambù, una delle più ricche di specie diverse d’Europa, che risalendo la collina porta a raggiungere il meraviglioso giardino giapponese.
Questo gioiellino, creato secondo il modello del “giardino da passeggio” su progetto di Nakajima Ken, offre al visitatore giochi d’acqua e un tripudio di colori in ogni stagione.
Dal rosa dei petali di ciliegio del periodo primaverile, con il suggestivo evento dell’hanami, al rosso, tipico colore del foliage autunnale degli aceri.
Se cercate refrigerio durante la stagione estiva potete rilassarvi nella pagoda che permette di sostare e contemplarne tutta la bellezza.
Se invece cercate un luogo dove passeggiare e fermarvi per un pic nic, potete spostarvi nel quartiere EUR dove la comunità giapponese ama ritrovarsi intorno al Laghetto e se siete fortunati potreste incontrare anche persone in abito tipico.
La “Passeggiata del Giappone” è stata istituita nel 1959 quando il 20 luglio, in vista delle Olimpiadi di Roma del 1960, il Primo Ministro del Giappone, Nobusuke Kishi, donò alla città 2500 ciliegi da fiore giapponesi.
Anche i Parioli, quadrante nord ovest della città, hanno la loro passeggiata giapponese.
L’odierna Via Panama infatti tra il 1942 e il 1945 era chiamata Via Giappone e tutt’ora regala in primavera una spettacolare fioritura di ciliegi prunus serrulata Amanogawa.
Le piante furono portate in regalo al Re dall’imperatore del Giappone Hirohito quando venne in visita in Italia prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.
Il Re li regalò a sua volta al Comune di Roma.
Proseguiamo il nostro colorato giro del mondo facciamo tappa in Corea del Sud.
Se anche tu ti sei appassionato alla cultura del paese asiatico, l’Istituto culturale Coreano ti offrirà la possibilità di fare un’esperienza immersiva a 360° gradi.
All’ingresso verrai accolto all’interno di una tipica casa tradizionale coreana “Sarangban”.
Ti sarà richiesto, come è consuetudine, di toglierti le scarpe e vivere questo ambiente affasciante circondato da tutti quegli oggetti che probabilmente avrai visto nelle famose serie tv ,”K-drama”, che stanno catturando attenzione e l’entusiasmo di centinaia di fan da tutto il mondo anche dopo il successo di Squid Game sulla piattaforma Netflix.
Davanti alla Sarangbang, si trova una mostra permanente dedicata al tema della storia e della lingua coreana “Hangul“.
Il viaggio prosegue fino ai giorni nostri. Nell’ultima sala verrai catapultato nella modernità della K-culture Experience. Spazio dedicato alla cultura moderna coreana spesso conosciuta tramite la musica K-Pop con i suoi artisti di fama mondiale, tra cui i BTS, le BlackPink, StrayKidz, Mamamoo, SHINee, ATEEZ, BIGBANG, GOT7.. solo per citarne alcuni. E i K-drama e K-movie.
Infine una Photo Zone ti permetterà di stampare una foto ricordo con lo sfondo di un paesaggio tipico coreano o di un programma televisivo preferito. E di personalizzarla con il tuo nome in hangul.
Se volete rimanere ancora nell’affascinante continente asiatico non potete perdere la visita della pagoda cinese di Roma.
Inaugurato il 1 aprile 2013, il tempio buddista Hua Yi Si ( HUA = Cina, YI = Italia SI = Tempio) è il più grande d’Europa. Siamo in Via dell’Omo, in zona Prenestina, appena dentro il Raccordo Anulare.
L’area lasciata per molti anni nel degrado, era destinata ai grandi capannoni per lo stoccaggio dei materiali di vendita all’ingrosso della comunità cinese.
Questo luogo di culto, riconosciuto dallo Stato Italiano, ha uno stile monastico imperiale classico tipico della Cina del 1800. Ti accolgono subito all’ingresso i due imponenti leoni di pietra che aprono il passaggio ad un ambiente sobrio che ospita la statua del Buddha ridente, il Bodhisattva Maitreya simbolo di prosperità.
La pagoda è stata costruita grazie alle donazioni della popolazione di Taiwan, luogo di provenienza dei maestri del tempio, ispirato proprio alla struttura di Chuang Tai.
Mentre siamo fermi al semaforo, in una Roma insolita e poco trafficata, una Vespa ci affianca a sinistra e un ragazzo fa volteggiare i birilli in attesa del verde che riporterà il nostro giro del mondo nel vecchio continente.
A Roma esiste un luogo di pace nel caos della capitale dove sembra di essere in Inghilterra.
La Piccola Londra è uno dei luoghi più nascosti della città.
A due passi da Piazza del Popolo, questo caratteristico vialetto pedonale tra Via Flaminia e Viale del Vignola è caratterizzato da tante villette variopinte con cancelletti e inferriate, portoni di legno e scalette di pietra in perfetto stile british. Ricordano molto le atmosfere londinesi alla Notting Hill.
Imperdibile per gli amanti dei selfie.
La Piccola Londra nasce agli inizi del secolo scorso per volere dell’allora sindaco anglo-italiano Ernesto Nathan.
L’architetto Quadrio Pirani mise in pratica le indicazioni del nuovo piano regolatore progettando questa stradina residenziale destinata inizialmente agli alloggi degli alti funzionari e burocrati della nuova Capitale d’Italia.
Come ultima tappa del nostro giro del mondo tra le mura di Roma, voliamo con le nostre due ruote in Russia.
Inaugurata il 23 maggio del 2009 la Chiesa Ortodossa di S. Caterina Martire (o S. Caterina d’Alessandria), sorge all’interno di Villa Abamelek, residenza della Federazione Russa nel quartiere Aurelio.
Questa meraviglia romana poco conosciuta è veramente un piccolo gioiello con la sua cupola verde acqua, pinnacoli dorati e rifiniture di pregio.
Dopo la caduta dell’URSS, la costruzione della Chiesa ortodossa venne ostacolata per molto tempo dal Comune di Roma. Si temeva che le croci della chiesa ortodossa potessero essere al di sopra della cupola di San Pietro, lì a pochi passi.
Alla fine la questione venne risolta con una imponente opera di sbancamento della collina, lasciando che San Pietro rimanesse il punto dominante dello skyline di Roma.
Questa chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un punto di incontro per la comunità russofona romana.
Questo insolito itinerario della città, che vi ha consentito di fare il giro del mondo rimanendo tra le mura di Roma, non poteva che terminare con uno spazio dedicato ai sapori.
Se cercate uno spuntino veloce fate un salto in Vietnam da Pho1 – Via Merulana, 115/116;
Il ristorante cinese più famoso di Roma è Hang Zhou da Sonia – Via Principe Amedeo, 82;
Disponibile anche per l’asporto Himalaya’s Kashmir – Via Principe Amedeo, 325/327;
Ristorante stellato con i piatti della tradizione coreana – Gainn – Via dei Mille, 18
Ristorante Thai Isola di Phuket – Via di Villa Chigi, 91