State programmando di visitare la Francia in moto? Vi consigliamo di inserire nella vostra lista i vulcani dell’Alvernia.
La Francia in moto è uno dei grandi classici del mototurismo, e l’Alvernia ha molto da offrire a chi viaggia su due ruote. L’itinerario che vi proponiamo in questo articolo vi porterà fino nel cuore dei vulcani del dipartimento Puy de Dome. Potete trovare altri percorsi in questo splendido territorio ai link seguenti:
Il Tour di oggi non è molto lungo, perchè abbiamo voluto soffermarci a visitare due vulcani più da vicino: il Puy de Dome (che da il nome al dipartimento in cui ci troviamo) e il Puy de Lemptégy. Ma prima di tutto ci siamo regalati qualche curva intorno al Puy de Sancy.
Anello intorno al Puy de Sancy
Si tratta di uno splendido percorso ad anello che circonda il Puy de Sancy, che si sviluppa nella riserva naturale di Chastreix-Sancy.
Un panorama sconfinato fatto di prati verdi e montagne all’orizzonte, oltre a noi solamente le vacche al pascolo. L’asfalto perfetto e l’assenza di traffico ci hanno permesso di goderci in pieno relax questo luogo bellissimo. Lungo il percorso è un susseguirsi di laghetti, boschi e dolci pendii. Spenta la moto siamo rimasti in contemplazione, intorno a noi solo il silenzio.
Come punto di partenza di questo percorso ad anello abbiamo scelto Mont Dore, per poi proseguire sulla D36 fino ad incrociare e imboccare la D978 a Besse et Saint Anastaise. Dopo una decina di chilometri abbiamo tenuto la destra all’intersezione con la D203, che abbiamo percorso fino all’altezza di Chastreix. Da qui abbiamo seguito le indicazioni stradali per tornare a Mont Dore, dove finisce l’anello.
Orcival
E’ già ora di pranzo, quindi decidiamo di fare una piccola deviazione rispetto al nostro tracciato, andiamo ad Orcival, dove ci hanno detto che si trova una delle chiese più belle di tutta la Francia: la basilica di Notre Dame d’Orcival.
Arrivati nella cittadina non è difficile trovarla, perché si mostra maestosa, quasi troppo grande per la piazzetta dove è collocata. Un gioiello di architettura romanica.
Fortunatamente la troviamo aperta e possiamo ammirare l’interno di questa splendida basilica. Si ha la sensazione che il tempo si sia fermato. Internamente è ancora più suggestiva. Capitelli molto decorati, giochi di luce filtrata dalle vetrate colorate e una splendida cripta.
Mangiamo all’aperto proprio di fronte alla basilica, poi rimontiamo in sella. Prossima meta Puy de Dome.
In cima al Puy de Dome
E’ il vulcano da cui prende il nome questo dipartimento dell’Alvernia. E’ possibile salire a piedi fino in cima, ma con l’abbigliamento tecnico e poco tempo a disposizione, optiamo per il treno a cremagliera.
Il centro visite è una struttura ampia e moderna, e a disposizione c’è un parcheggio davvero molto ampio. Nel programmare la vostra visita informatevi sull’orario dell’ultima discesa del treno a cremagliera, altrimenti dovrete scendere a piedi. Tutte le informazioni le trovate sul sito della Panoramique des Dômes.
Arrivati in cima ci siamo ritrovati con la testa fra le nuvole, nel vero senso della parola, e ci siamo subito incantati a guardare il panorama a 360°, mentre le vele dei parapendii danzavano nel cielo.
Il paesaggio è magico da quassù , ma ancora di più ci hanno colpiti i contrasti di colore.
Prendiamo l’ultima corsa del treno e risaliamo in moto, ci aspetta la visita del Puy de Lemptégy
Nel cuore del Puy de Lemptégy
Dalla cima del Puy de Dome, scendiamo a 100 metri sotto l’antica sommità del vulcano di Lemptégy. Questo è possibile in quanto il vulcano fu usato, dopo la seconda guerra mondiale, come cava per l’estrazione della roccia per la ricostruzione delle città.
Dal 1992 questo sito viene utilizzato per scopi didattici e di studio.
La nostra guida, ci ha fornito informazioni scientifiche rendendole semplici e comprensibili anche a noi non addetti ai lavori. All’interno del centro visite abbiamo potuto assistere anche ad una proiezione in 4D che illustrava la storia della formazione dei vulcani.
Si può visitare il Puy de Lemptégy sia con il trenino che a piedi, quindi in entrambi i casi con visita guidata. Per informazioni visitate il sito ufficiale.
Noi ci guardiamo intorno mentre ascoltiamo la storia di questo luogo, sembra incredibile ma siamo proprio nel cuore del vulcano. Passeggiamo lentamente e assaporiamo questa strana sensazione, amplificata dalla luce morbida del tramonto.
E’ stata una giornata densa di emozioni, e lungo la strada che ci porta al Relais des Puys, nel casco i pensieri si fanno densi e le immagini si sovrappongono, perché viaggiare in moto ti rende partecipe come nessun altro mezzo.
Si ringrazia l’Agenzia per lo sviluppo del turismo francese.
Testo e foto di Nadia Giammarco