L’Alta Via dei Monti Liguri, l’appennino parmense e le Valli di Taro e di Ceno. Una via di mezzo tra un evento adventouring e un giro offroad tra amici vecchi e nuovi. Bellissimo!
Si scrive IMX, si legge In Moto Per a.s.d., è un motoclub animato dagli stessi appassionati che hanno dato vita al Biker Camp, un progetto turistico non competitivo rivolto al mondo adventouring. Così quando il presidente, l’attivissimo Alessandro Jamaika Broia, ci ha invitati a partecipare a Bike Experience, il primo di una serie di appuntamenti aperti a piccoli gruppi di 10/15 amici motociclisti che si svilupperanno durante l’anno, non sapevamo bene cosa aspettarci ma abbiamo aderito con entusiasmo.
Alla fine abbiamo scoperto che ci avevano confezionato un gran bel giro, dove per giro si intendeva un buon 200 km di strade bianche, sterrate, ghiaiate o pietrose dell’appennino tra Emilia, Toscana e Liguria per la maggior parte in zone che non conoscevamo. E siccome avevamo ancora voglia di grufolare a cavallo della sorprendente Suzuki V-Strom 1050 DE con la quale eravamo appena rientrati da Umbria Raid Experience, abbiamo pensato bene di partire alla volta di Fornovo di Taro e di adeguarci alla situazione che avremmo trovato. Beh, abbiamo fatto benissimo!
Due percorsi belli croccanti
Appuntamento quindi per una dozzina di amici, molti dei quali sulle Kawasaki KLR, uno di quei mai troppo rimpianti monocilindrici tuttofare degli anni ‘80 e ‘90. Saluti e pacche sulle spalle, atmosfera informale, ma il tutto organizzato con tutti i crismi del caso, con guide AICS, richiesta di permessi, lista degli iscritti, soste ristoro ben programmate e sviluppo su due percorsi con livelli diversi di difficoltà: uno definito hard-ito piuttosto “croccante”, e uno leggermente più scorrevole per quanto necessitante di gomme e capacità adeguate. Noi, consci dei nostri limiti, abbiamo optato per il secondo, mentre il nostro compagno di merende e di avventure Kiddo si è cimentato sul difficile.
Meteo ottimo con un bel venticello fresco a mitigare la calura, veloce briefing, e via a tuffarsi in strade stradine e stradelle spettacolari. Pietre smosse a mettere un po’ di ansia, lunghi crinali dove pareva di volare, le discese ardite e le risalite, e tutt’intorno panorami da togliere il fiato.
Un po’ di asfalto sul Passo del Brattello
Oriano, Solignano, la V-Strom sale e scende sicura, basta puntare il gas costante sulle spaccabraccia quando si va in su e dimenticarsi dei freni sulle pietraie quando si va in giù. Certo richiede uno sforzo fisico non indifferente, e infatti a Borgo Taro rifiatiamo e d’accordo con Ivo, dotato di una bellissima Ducati Desert X Rally ritirata il giorno prima, decidiamo di bypassare un tratto che le guide ci dicono piuttosto impegnativo e prendiamo l’asfalto per Pontremoli. Che nella fattispecie è il toboga da urlo che svalica il Passo del Brattello, scusate se è poco, che va bene la moda degli sterrati, ma anche certi bitumi provocano il rilascio di adrenalina, endorfine e testosterone che in confronto il viagra è una pasticchina omeopatica!
Ci ricongiungiamo al gruppo in quel di Pontremoli, benza e via per un altro sterratone da seghe a du’ mani (scusateci il francesismo ma quando ci vuole ci vuole). Passaggio dal bellissimo borgo di Mulazzo, sosta tagliatelle al Passo dei Casoni, dopodiché altri scenari impareggiabili proseguendo sull’Alta Via dei Monti Liguri, roba da “almeno una volta nella vita”!
Appagamento Bike Experience
Con gli occhi pieni di bellezza e lo spirito gonfio di soddisfazione scendiamo e chiudiamo l’anello a Borgo val di Taro, dove gli hard-iti proseguono per un ultimo strappo mentre noi rientriamo alla base di Fornovo. Doccia rigenerante e la sera saranno affettati e formaggi, racconti e bilanci, frizzi e lazzi.
Grazie grazissime a tutti i ragazzi di IMX per la scelta dei percorsi e l’organizzazione impeccabile, in particolare a Alessandro, Jacopo, e soprattutto a Edoardo, angelo custode in fondo al gruppo pazientissimo ad aspettarci quando con la scusa di fare le foto ci attardavamo a recuperare energie.
Fuori programma
Uh dimenticavamo: il buon Jacopo, la nostra guida in testa al gruppo dei “tranquilli”, costretto a limitare la manopola del gas per non perderci tutti per strada, è lì che viaggia sereno su un tratto di asfalto. A un certo punto, su uno di quei tornanti a gomito che con una Smart bisogna far manovra e con una pendenza da gran premio della montagna, individua un taglio sterrato dal basso in alto, roba da trial. E tipo quei gatti che di punto in bianco scattano come tarantolati e fanno i matti per casa, ci si infila gas a martello! Solo che non si accorge di un masso modello pallone da basket in traiettoria e si esibisce in un carpiato all’indietro che se avessimo avuto i cellulari pronti adesso avremmo un nuovo video virale su iutùb. Per fortuna nessun danno, a parte gli sfottò.
E dal Bike Experience è tutto, alla prossima ragazzi!
Abbiamo soggiornato a Fornovo presso la Locanda al Ponte, Fausto, motociclista dal passato agonistico, è un bel personaggio.
Abbiamo mangiato presso l’Agriturismo Pasto Rè, dove il sig. Gianni ci ha spiegato vita morte e miracoli di ogni piatto.
Grazie a Suzuki Moto Italia.