Viaggio in moto ad Auvergne, patria di natura incontaminata, di cultura e di piacevole gente.
testo Mauro Rocca foto Massimo Cremonesi
[wp_geo_map]Il sole tramonta dietro le colline a Saint Pal de Mons, luogo di inizio della nostra visita in Auvergne, inondando di un opaco color arancione le radure che si estendono a perdita d’occhio. L’erba cresce incolta e mandrie di vacche pascolano felici e indisturbate, gli alberi secolari completano questa splendida vista, momenti che solo il motoclista esperto assapora con tutta tranquillità. Gli uccellini cinguettano, svolazzando da un albero all’altro, mentre scoiattoli, donnole e altri piccoli animali sono indaffarati nel sottobosco. I contadini sono impegnati a raccogliere i doni che la terra offre loro, mentre i bambini schiamazzano rincorrendosi nelle radure circostanti, una vita bucolica, dove il tempo sembra un affresco naif, di pace, armonia e serenità; l’occhio guarda curioso e cerca di catturare tutti i colori, per poi dare una pennellata romantica all’emozione. La moto sembra assaporare questi momenti così delicati, forse rimpiange le piste e le strade articolate, ma è abituata a viaggiar e capire il suo centauro, mai domo.
Il territorio ha una sua vita indifferente, ma assume un significato attivo diventando paesaggio nel momento in cui ci si sofferma a guardarlo e a fotografarlo, forse ci vorrebbe più tempo per raccogliere tutte le emozioni, ma il viaggio è anche questo, lasci qualcosa, per poi ritrovarla, magari più bella dopo un’altra curva.
La regione amministrativa d’Auvernie comprende quattro dipartimenti: L’Allier nel nord, Puy-de-Dome nel centro, Cantal a sud-ovest e Alta Loira a sud-est, che geograficamente s’identificano con la regione del Massiccio Centrale. Allier, Dordogna e Loira sono i tre fiumi che scorrono nella regione, puliti, freschi, non vedo traccia d’inquinamento, il paesaggio agreste rispecchia lo scorrere del tempo. Questo lascia un’emozione particolare; poche macchine, qualche contadino alza lo sguardo e ti regala un sorriso, bellissimo.
Al centro della Francia, L’Auvergne è la meta ideale per gli appassionati della natura e dei paesaggi importanti. Con i suoi vulcani ormai spenti e trasformati in verdissimi rilievi, i suoi laghi e fiumi, è il paradiso degli escursionisti e delle attività naturalistiche. Penso all’italia, ricca di tutto, il 75% del patrimonio mondiale si trova nel bel paese, peccato che certe volte non sappiamo gestirlo, come meriterebbe, ma questi sono i pensieri del viaggiatore, quando si trova on the road, è normale fare paragoni e valutare le differenze che ci circondano.
Il patrimonio artistico è presente su tutto il territorio: che si tratti di arte romanica, castelli medievali o pittoreschi villaggi classificati fra i più bei “ Borghi di Francia”. Gli altopiani, incastonati fra le cime, si alternano continuamente ai sali scendi, lasciando che l’occhio spazi nel verde infinito in zone scarsamente abitate, dove domina il profumo del legno appena tagliato delle segherie. Non a caso l’Auvergne viene definita la “Terra dei grandi spazi”.
I vulcani dell’Auvergne, al centro della Francia, rappresentano una ricchezza naturale. Addormentati da secoli restano una delle principali attrattive della regione. Visibili a perdita d’occhio sui loro pendii hanno permesso lo sviluppo di una vegetazione che regala un quadro naturale di una purezza intatta, modellata da secoli di lavoro dell’uomo che fa la sua parte, lavorando, seminando, curando l’ambiente con il massimo rispetto.
Qua tutto sa di poesia, le ore passano velocemente, l’emozione cresce come i chilometri da fare; dopo ogni curva c’è una panoramica diversa e le soste non si contano, ma bisogna gustare questi momenti e lasciare l’orologio nella tasca.
In Auvergne si possono osservare circa 250 specie di uccelli, come il nibbio reale, il gufo reale, il falcone pellegrino, l’albanella minore, il falco pescatore, il piviere dal collare bianco e il martin pescatore multicolore. Scoiattoli, tassi, cervi e caprioli vivono nelle campagne d’Auvergne. Alcune specie sono più rare, come l’ermellino e la lontra. Più in alto, sulle creste del Sancy e sui Monti del Cantal, vivono mufloni, camosci e marmotte. Trota fario, temolo, salmerino, luccio, lucioperca, carpapopolano le acque trasparenti dei moltissimi laghi e dei fiumi. Sui massicci d’Auvergne si può osservare un vasto assortimento di piante particolari come la genziana gialla utilizzata anche per la produzione di un aperitivo naturale, la barba di Giove a tela di ragno, il colchico d’autunno, il giglio martagone, la drosera nota pianta carnivora, i grappoli blu dell’aconito.
ALTA LOIRA
Il bacino di Puy-en-Velay, capoluogo dell’Alta Loira, è incassato in un quadro verdeggiante di montagne vulcaniche; l’acqua e il fuoco vi hanno scolpito splendidi scenari naturali: la cappella di Saint-Michel, appollaiata sulla roccia d’Aiguilhe, la statua di Notre-Dame de France sulla roccia Corneille e la Cattedrale sul Monte Anis. L’uomo ha saputo far trionfare la bellezza dell’arte e i bellissimi musei cittadini ne sono testimoni. A qualche chilometro da Puy-en-Velay la bellezza incomparabile della fortezza di Polignac offre, dall’alto dei 32 metri del suo torrione, uno dei più bei panorami della Alta Loira; al tramonto è uno spettacolo unico, si vedono i profili e si sente il profumo della storia. La moto scivola in queste panoramiche bellezze, senza lasciare rumore, le frenate e le scalate si contano sulle dita delle mani, sempre dolci, sempre morbide, i consumi sono molto contenuti, la moto danza e io con lei, trasportati dal vento e dall’odore di questa natura che tanto dà all’occhio curioso e rispettoso del viaggiatore.
La Cattedrale di Puy-en-Velay, tenuta in maniera meticolosa, regala un’altra chicca di armonia in una città di importanza internazionale. Risalente al XII secolo, è stata costruita dalla fede degli uomini ed è uno dei più importanti punti di partenza continentali del cammino verso Santiago di Compostela (luogo sacro e di profonda religiosità). Conserva ancora i vecchi quartieri e i bei monumenti che testimoniano la ricchezza della sua storia, camminare tra le sue viuzze è uno spettacolo da non perdere.
La Loira, già ingrossata per il cospiquo apporto di acqua dei ruscelli dell’altopiano del Velay, offre una serie di gole, di bacini con strettoie e aperture su pianure e bellissime valli. Il fiume è affiancato da scoscese scarpate ricche di vestigia del passato, castelli feudali, case fortificate, antichi forni e vecchi mulini ancora funzionanti, dove entrandovi, sembra di essere in una favola. Sembra che la storia non abbia scalfito questi momenti fatti di farina e di armonia, anche qua il tempo forse si è arreso a tale bellezza.
Montfaucon, Yssingeaux, Retournac, Vorey, Saugues, Langeac, Lavaudieu, La Chaise Dieu sono antichi Borghi che hanno conservato intatto l’antico fascino rurale. L’occhio osserva la cura dei particolari, e ci inchiniamo davanti a tanta delicatezza e amore per conservare un passato che insegnerà molte cose al futuro.
Un antico ex convento di suore, sempre un luogo misterioso e ricco di leggende, a Beaune sur Arzon adibito a Chambres d’Hotes (B&B) è un ottimo posto per trascorrere la serata. La costruzione perfettamente restaurata ha bellissime camere dal sapore d’altri tempi e una cucina attrezzata dove si preparano deliziosi manicaretti. La Cappella dell’ex convento è ancora consacrata e si presta alla celebrazione di matrimoni. Le strade hanno un perfetto manto e sono inserite in un contesto ambientale naturale di prim’ordine. La conformazione del terreno, saliscendi e permanenza in quota su altopiani a 1000 m di altezza, esalta la bellezza dei tracciati meritandosi l’appellativo di palestra naturale per motociclisti. Una vera scorpacciata di curve, dove la moto entra in terza poi in quarta, per poi calare ancora velocità e godere di questa terra così ricca di particolari e di spumeggianti angoli.
PUY-DE-DOME
Il capoluogo è Clermont-Ferrand. Il territorio è prevalentemente montuoso e comprende quattro zone nettamente distinte per la natura del suolo e per il rilievo: gli altipiani dei Monti Dôme che culminano nel Puy-de-Dôme da cui il dipartimento ha preso il nome, il massiccio dei Dor, la catena dei Monti del Forez e al centro la fertile vallata della Limagne. L’economia si basa soprattutto sul turismo, favorito dalle numerose sorgenti termali e minerali. Le acque superficiali invece per mezzo dell’Allier vengono convogliate verso la Loira. Nella punta sud-orientale estrema del Puy-de-Dome nel cuore del Forez si trova un pittoresco borgo, ricco di storia, costruito intorno al castello risalente al XIII secolo, sembra di rivivere il famoso film: Il nome della rosa.
Una leggera pioggia mi fa compagnia, il colore si è assopito, il bianco e nero del castello incute paura e nello stesso tempo curiosità ambigua, un piccolo caffè fa da cornice a una via senza nome, ci fermiamo a sorseggiare una piccola birra, mentre la moto si rinfresca sotto la pioggia che porta via la poca polvere accumulata lungo le strade.
Per fare la fotografia giusta, la fotografia che nessuno o quasi ha fatto, cercare il particolare, vuole dire lasciare la strada maestra. Vicino a Saint Antheme sui monti del Forez a 1250/slm si può visitare la Jasserie du Coq Noir, tipica malga francese utilizzata nei mesi estivi. La costruzione degli edifici risale alla fine della rivoluzione francese, periodo in cui iniziava la pratica degli alpeggi. Qui, tutto il lavoro viene fatto come una volta, con ritmi e movimenti antichi, per dare più sapore al cibo. I sorrisi al mio passaggio si sprecano, osservo con quale maestria lavorano, anche in queste scene, c’è un senso di grande cultura e rispetto: per non dimenticare quello che ci hanno lasciato i nostri avi. Per rievocare i tempi passati, si organizzano incontri e concerti e si può visitare un museo rurale.
Le costruzioni in pietra di Vic le Comte, Le Roche Blanche, Chanonat sono pezzi del passato giunti fino a noi e valgono una sosta, anche perchè hanno resistito al tempo, alle guerre, alle scorribande dei conquistatori e vogliono regalarci ancora un segno di cultura, che conserveremo gelosamente nel piccolo-grande bagaglio del viaggiatore, sempre curioso, sempre interessato a raccogliere il sapore della vita.
A circa 15 km da Clermont-Ferrand si trova Vulcania che merita una sosta in quanto si presenta come uno dei più spettacolari parchi tematici ideati attorno al tema della vulcanologia. Questo Parco dell’Avventura della Terra è un laboratorio esperienziale che esplora i misteri dell’universo nella forma interattiva di un viaggio nel tempo, grazie al quale si possono sorvolare altri pianeti e conoscere da vicino le dinamiche planetarie che hanno plasmato la superficie terrestre. Si può assistere al lavoro dei vulcanologi sul terreno come se si fosse in un laboratorio. Durante la visita si diventa esploratori e si comprendono i misteri della Terra. Si affronta la potenza dei vulcani e le forze della natura, per scoprire le bellezze e la fragilità del nostro pianeta. Piattaforme dinamiche, film 4D e tecnologie hightech accompagnano il visitatore, simulando le vibrazioni della Terra con attrazioni e animazioni della massima intensità.
CANTAL
Le strade dell’Auvergne continuano ad essere idonee al divertimento in tutta sicurezza per i motociclisti, le curve si susseguono senza soluzione di continuità ed il nastro d’asfalto è quasi sempre perfetto. Il traffico è praticamente inesistente. L’Auvergne può certamente essere considerata terra per motociclisti, ma si sa, il motociclista, quello vero, apprezza tutto e certe volte più è difficile la pista più s’impegna a raggiungere la meta. Ma in questo spicchio di terra, la moto bisogna parcheggiarla, per poi camminare e capire bene quello che ci circonda, scienza, cultura, passato e futuro, in un attimo passi da nord a sud, da ovest a est, e rimani emozionato, a osservare tanta aristotelica storia, dove il passato si cuce con il presente, per poi lanciarsi verso il futuro, con delle basi solide e lineari.
Vicino a L’Aqueuille, in una villa del settecento immersa nella natura, ora trasformata nell’Auberge Fondain, si può trascorrere una piacevole serata, assaggiando squisiti piatti accompagnati da ottimi vini locali. Luogo ideale, ritornando da un lungo viaggio, per fermarsi qualche giorno e vivere l’atmosfera di questa villa ricca di ricordi e di storie, dove la leggenda si confonde con la realtà delle cose. Cantal Montboudif, piccolo borgo nel Cantal, ha dato i natali a Georges Pompidou, uno dei grandi di Francia.
Le Estives del Cantal sono grandi distese di pascoli situate tra 1.000 e 1.800 m d’altitudine e formate esclusivamente da praterie naturali. Vengono utilizzate dagli allevatori che vi fanno pascolare i propri armenti nel periodo estivo. Nel cuore del dipartimento, i Monti del Cantal testimoniano l’attività vulcanica dei tempi passati. Il punto culminante è il Plomb del Cantal, 1.858 m.
Nella successione di paesaggi e di gole si annidano Depart La Bourboule, La Tour D’Auvergne, Condat, Riom es Montagne, testimonianze dei più begli esempi di arte romanica del dipartimento del Cantal. Immerso nel cuore del Parco Naturale dei Vulcani d’Auvergne “Instants d’Absolu” – l’Ecolodge Lac de Pecher offre l’atmosfera di un affascinante ambiente naturale sulla riva di un lago incontaminato a circa 1200 m di altezza. L’eleganza di una autentica architettura di pietra lavica e arredamento elegante e le dodici stanze l’una diversa dall’altra, offrono comodità e relax assoluto. E’ un luogo senza tempo, un’oasi di pace dove il piacere di passeggiate a cavallo, a piedi, in mountain bike o in mongolfiera riconciliano con la natura.
Attraverso i paesaggi fantastici del Pas de Peyrol, 1580 m si raggiunge Salers, villaggio medievale perfettamenteconservato nel cuore del Cantal. Salers è classificato come “uno dei più bei Borghi di Francia”. Il paese è un gioiello di architettura medievale ed è piacevolissimo scoprire, passeggiando a piedi, tutte le sue caratteristiche bellezze. Lussuosi palazzi, castelli o locande, tutti edificati in pietra vulcanica e sormontati da tetti in lastre di pietra lavica; caratteristico è l’antico Hotel Saluces. A partire dal 1852 Salers ha dato il suo nome alla “Razza bovina Salers”, un incrocio tra ottimi capi di bestiame dal quale si ricava il latte di malga che dà origine a forme di formaggio a crosta dura di 45 kg. Il Salers è prodotto solo nel periodo in cui i capi sono al pascolo.
La sosta serale è a Marcoles presso la chambre d’hotes La Clairiere, un bel casale completamente ristrutturato e gestito da una coppia di milanesi, ora residenti in loco, dove si può trascorrere una piacevole serata in famiglia, e farsi raccontare particolari che magari durante il viaggio si sono dimenticate; la cucina è ottima, la compagnia anche. Si parla di questa terra e di terre lontane con un unico denominatore: viaggiare è vivere; nessuna sfida, solo capire i fatti che ci circondano.
L’Auvergne trabocca di peculiarità: è patria di pregiati formaggi e delle famose lenticchie verdi, possiede una natura incontaminata e ricca di laghi incastonati in una lussureggiante vegetazione, ha importanti sorgenti termali, si possono visitare numerose costruzioni medievali ricche di storia, ha una popolazione piacevole e cordiale ma soprattutto ha il terreno adatto per far divertire le nostre moto per giorni e giorni, calcando sempre scenari diversi. E’ la Francia che non ti aspetti, ma colma di profondi significati.
Il viaggio sta per finire, ha lasciato ricordi bellissimi, la moto è andata che è una meraviglia… Che dire? Ci ritornerò, perchè già adesso ho nostalgia di quei sapori che forse in altri posti nn ho trovato. L’anima del motociclista, certe volte dura e spigolosa, invece è tenera e sensibile, come quel formaggio assaggiato dove il sole stava scomparendo dietro una collina rosa… Au revoir!
Per info:
www.alvernia-turismo.it
Si ringraziano:
Vanessa Michy, Comité Régional de Développement Touristiqued’Auvergne – vanessa.michy@crdt-auvergne.fr
ATOUT FRANCE
COMITE REGIONAL DE DEVELOPPEMENT TOURISTIQUE D’AUVERGNE
Hotel Restaurant Les Feuillantines La Vialatte Saint Pal de Mons
Chambres d’Hotes (B&B) Le Clos St Francois Beaune sur Arzon
Auberge de Fondain Lieu-dit-Fondain L’Aqueuille
Jasserie Du Coq Noir Grand Genevrier Saint Antheme
Ecolodge Lac du Pecher Chavagnac
Hotel Saluces Rue de la Martille Salers
La Clairiere Lie-dit La Veissiere Marcoles – info@alaclairiere.com
Caseificio La Cave de Salers Les Pres de Faure Salers
Bellissimo articolo, sono passato da quelle parti pochi giorni fa, al rientro da un bel giro in Normandia e Bretagna. La Francia è bellissima, ha una natura incontaminata e rispettata, ogni villaggio ha la sua chiesetta e la sua microsocialità, è un piacere passeggiare in moto tra questi paesaggi. E c’è un grande rispetto dei motociclisti, ovunque sono stato, ci tornerò senz’altro..