Toccata e fuga a Barcellona per conoscere l’equipe del “Dakar desert challenge”.
Testo e foto di Marco Marengo
[wp_geo_map]Dopo aver modificato “Filippide”, il nome che ho dato al mio ktm, in onore del primo corridore che fece la prima maratona, costruendo una dima con la nuova forma, sono pronto a conoscere l’equipe del “Dakar desert challenge”.
Il luogo di ritrovo è Barcellona, comodo punto d’ incontro per il gruppo spagnolo. Per fortuna i voli da Torino sono a basso costo e mi hanno permesso di prendere in esame la possibilità del viaggio per conoscere gli organizzatori ed alcuni degli avventurieri. Sono arrivato nel primo pomeriggio e ho dedicato alcune ore a visitare il centro con la sua famosa Rambla, viale che collega Plaça de Catalunya con il porto antico, una via piena di movimento, di luci, dai contorni intensi.
Di sicuro effetto visivo è la visita al mercato coperto, forse un po’ forzato per attrarre i turisti, ma con scene, colori e profumi molto suggestivi.
Vista la presenza massiccia italiana (si fa per dire, ero il solo), mi sono accordato per conoscere l’Organizzazione già durante la cena del sabato sera, in modo da avere un primo contatto “extra lavoro”. Vi confesso che l’impatto è stato estremamente amichevole e positivo: già sorseggiando la prima birra ho compreso che non avrei potuto sperare in un clima più sereno. Le persone si sono dimostrate disponibili e con un comune stile d’approccio, come si può vedere anche dalla bassa qualità fotografica di queste istantanee.. ma sapete com’è quando s’incontrano persone completamente astemie… tutto rimane più semplice!
La domenica ha preso il via la riunione per affrontare le diverse questioni organizzative riguardanti il viaggi. Ovviamente tutta la discussione è stata in lingua spagnola e ho così preso coscienza che, nel caso di lingua parlata, non sussistono particolari problemi di comprensione. Abbiamo infatti deciso all’unanimità di utilizzare le nostre lingue madri per la comunicazione.
La riunione termina con il completamento di accordi/pagamenti/controlli burocratici e decido di godermi, prima di tornare, ancora un paio di ore Barcellona. La mia attenzione è stata rapita dalla vista della “Sagrada Familia”
Ora mancano pochi giorni e le notti mi sembrano sempre più corte…
Alla prossima!