di Nadia Giammarco
La piccola Monster è una moto facile e divertente. Ama farsi guardare, ed è particolarmente adatta ad un pubblico femminile. Disponibile in tre differenti colorazioni, Rosso,Dark Stealth e Stone White, al prezzo di 8.490 €.
Sexy con carattere
Minimalista e priva di eccessi. Da qualsiasi angolazione la si osservi, lo sguardo non incontra ostacoli. Le sue forme armoniose e decise lasciano piacevolmente scoperta la sua essenza: il classico faro tondo, l’inconfondibile telaio a traliccio, il serbatoio importante e il codino esile e sfuggente.
Un design tutto italiano che rende la Monster una moto dallo stile inconfondibile che, a più di vent’anni dal suo debutto, cattura l’attenzione e promette di invecchiare con grazia.
La tradizione del telaio a traliccio in tubi di grosso spessore in acciaio non viene interrotta ma si rinnova, mentre il telaietto posteriore ora fuso in lega di alluminio: lo stesso materiale utilizzato per il bel forcellone posteriore bi-braccio, ben rifinito e dall’aspetto sovradimensionato.
Il motore a L è lì, in bella vista. Il leggendario Desmodue , 696cc raffreddato ad aria , ha una potenza di 58,8 kW (80 CV) a 9.000 giri/min ed è lui a regalarci l’inconfondibile suono Ducati. E’ sviluppato per una erogazione di potenza flessibile e sprigiona una coppia sufficiente per uscire dalle situazioni più impegnative.
L’utilizzo urbano non sembra essere la vocazione primaria della Monster 696 ABS, risulta rigida sul fondo sconnesso e da il meglio di sé su percorsi guidati, comunque la sella bassa (770 millimetri), il peso ridotto (161kg a secco) e il maggiore angolo di sterzo di questo modello rispetto ai precedenti, rende agevoli le manovre da fermo e in spazi limitati. Anche la posizione di guida, che a primo impatto potrebbe sembrare troppo sportiva, è invece comoda e abbastanza naturale, grazie anche allo studio ergonomico realizzato sul serbatoio che lo ha plasmato in modo che il punto vita del mostro sia ancora più sottile e i piedi riescano a poggiare facilmente a terra. Tutto ciò ha reso piacevole l’uso cittadino della 696 durante il nostro test, nessun affaticamento dei polsi né ripercussioni sulla schiena. Il suono e il movimento uniti ad una inaspettata maneggevolezza fanno della 696 una Entry Level dalla forte personalità, divertente ma con un carattere deciso, minimalista senza passare inosservata.
Le sospensioni sono di fornitura Showa all’avantreno e Sachs al retrotreno. La forcella a steli rovesciati da 43 mm ha una escursione di 120 mm mentre, posteriormente, il monoammortizzatore è regolabile sia nel precarico della molla sia nel ritorno idraulico ed è vincolato direttamente al forcellone senza l’interposizione di leveraggi.
L’impianto frenante è di fornitura Brembo, all’anteriormente dischi flottanti da 320 millimetri e pinze ad attacco radiale
a quattro pistoncini , posteriormente disco flottante da 245 e una pinza a doppio pistoncino . Si ha la sensazione di una frenata efficace e modulabile con ogni stile di guida. In questo modello l’ABS è di serie, rendendo questo mezzo particolarmente sicuro, con la possibilità di escluderlo se è in programma un giro in pista.
Gli pneumatici di primo equipaggiamento Pirelli Angel ST, 120/60-17 davanti e da 160/60-17 dietro, sono montati su cerchi in lega leggera a tre razze. Nel corso del nostro test hanno trasmesso feeling fin da subito lavorando in armonia con le caratteristiche del Monsterino, piacevolmente rapido nello scendere in piega e nei cambi di direzione. L’unico neo, visto che siamo pignoli, l’abbiamo riscontrato nel grip non eccellente offerto nelle pieghe più accentuate.
La frizione assistita a bagno d’olio APTC ha il dispositivo ‘antisaltellamento’, contrastando la destabilizzazione del retrotreno durante le scalate aggressive, il comando a manubrio è facilmente modulabile, utile a gestire sia i continui stop an go del traffico cittadino che i percorsi extraurbani. Mettere la moto in movimento richiede una certa pratica, il motore è un po’ ruvido a basso numero di giri e lo stacco della frizione è abbastanza netto, però è bastata una mezz’ora di guida urbana nell’orario di punta per acquisire dimestichezza.
Il mostriciattolo Ducati ha dimostrato come 80 cavalli siano sufficienti per divertirsi nel misto sia lento sia medio-veloce, anche grazie ad un cambio e ad una frizione che non mostrano il fianco alle critiche. La rapportatura finale si è rivelata tendenzialmente lunga rallentando parzialmente le riprese, a tutto vantaggio però di comfort e consumi nei trasferimenti extraurbani. E’ un motore che non ama scendere sotto i 2000 giri nelle marcie lunghe, altrimenti per riprendersi reagisce con qualche scuotimento di troppo. Basta avvicinarsi ai 2.500 giri per saggiare la fluidità del “piccolo” bicilindrico, che mantiene queste caratteristiche intatte fino a circa i 6.000, anche se la velocità aumenta in scioltezza. Dopo questo regime il rumore di scarico cambia decisamente tonalità, esce finalmente fuori l’animo Ducati, e con estrema velocità si arriva in prossimità del fuorigiri.
Il display è sobrio e immediato, con il vantaggio di non distrarre dalla guida; fornisce tutti i dati essenziali: velocità , numero di giri , orario, manutenzione, temperatura olio e ABS, mentre le spie si accendono per pressione olio , riserva carburante , indicatori di direzione e abbaglianti. Avremmo gradito un indicatore di livello del carburante oltre alla spia della riserva, ma è un lusso a cui si può facilmente rinunciare. I blocchetti dei comandi sono risultati abbastanza intuitivi e di facile azionamento anche se quello degli indicatori di direzione è sembrato troppo alto rispetto alla posizione della mano. Molto gradita la possibilità di regolare la distanza delle leve del freno anteriore e della frizione.
In termini di prezzo Questa entry level del marchio italiano è abbastanza abbordabile in rapporto a ciò che offre, senza contare che rappresenta egregiamente il leggendario marchio Ducati.
Astenersi spilungoni.
SPECIFICHE TECNICHE
MOTORE
Tipo: Bicilindrico a L, distribuzione Desmodromica 2 valvole per cilindro, raffreddamento ad aria
Cilindrata: 696 cc
Alesaggio per Corsa: 88 x 57,2 mm
Compressione: 10,7:1
Potenza: 58,8 kW (80 CV) @ 9.000 giri/min
Coppia: 69 Nm (7,0 kgm) @ 7.750 giri/min
Alimentazione: Iniezione elettronica, corpo farfallato 45 mm
Scarico: 2 silenziatori in alluminio
Trasmissione: Cambio6 marce
Trasmissione primaria: Ingranaggi a denti dritti; Rapporto 1,85:1
Rapporti: 1a 32/13, 2a 30/18, 3a 28/21, 4a 26/23, 5a 22/22, 6a 24/26
Trasmissione secondaria: Catena; Pignone 15; Corona 45
Frizione: APTC multidisco in bagno d’olio con comando idraulico
VEICOLO
Telaio: Traliccio in tubi di acciaio
Sospensione anteriore: Forcella a steli rovesciati da 43 mm
Ruota anteriore: Lega leggera a 3 razze 3,50 x 17
Pneumatico anteriore: Pirelli Angel ST 120/60 17”
Sospensione posteriore: Progressiva con monoammortizzatore regolabile nel precarico e in estensione
Ruota posteriore: Lega leggera a 3 razze 4,50 x 17
Pneumatico posteriore: Pirelli Angel ST 160/60 17”
Escursione ruota anteriore: 120 mm
Escursione ruota posteriore: 148 mm
Freno anteriore: 2 dischi da 320 mm, pinza radiale a 4 pistoncini
Freno posteriore: Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini
Cruscotto: Digitale con: contachilometri, contagiri, orologio, intervalli manutenzione, temperatura olio, trip fuel, temperatura aria, cronometro, spia pressione olio, spia riserva, spia frecce, spia folle, spia over rev, immobilizer. Predisposizione per sistema acquisizione dati (DDA)
DIMENSIONE E PESI
Peso a secco: 161 kg / 163 kg versione con ABS
Peso in ordine di marcia: 185kg
Peso ordine di marcia ABS: 186kg
Altezza sella: 770 mm
Interasse: 1450 mm
Inclinazione cannotto: 24°
Avancorsa: 87mm
Capacità serbatoio carburante: 15 l / 13,5 l versione con ABS
Numero dei posti: Biposto
GARANZIA
Garanzia: 2 anni chilometraggio illimitato
Controllo gioco valvole: 12.000 km
EMISIONI
Standard: Euro 3
[/alert]