Che l’indice di gradimento dei nostri legislatori agli occhi dell’opinione pubblica sia un gradino sotto Hannibal Lecter e Jack Lo Squartatore è cosa risaputa, ultimamente poi stanno dando il meglio di sé, soprattutto in merito ad argomenti che ci riguardano da vicino.Un mese fa, con l’approvazione in piena notte di un emendamento, hanno abolito la clausola che obbligava i comuni a usare i proventi delle infrazioni al Codice Della Strada per opere di miglioramento della viabilità e sicurezza stradale, autorizzando di fatto l’odiosa pratica di fare cassa con gli autovelox.
La settimana scorsa hanno introdotto la riduzione del pedaggio autostradale alle moto, cosa che ha fatto nascere un acceso dibattito a causa di alcuni vincoli che sembrano fatti apposta per scoraggiarne la pratica, ma che ha fatto passare praticamente inosservate le parole del ministro Del Rio: “ Al momento la misura è in via provvisoria e sperimentale, … verificheremo a dicembre l’impatto che ha avuto”.
Infine, notizia fresca fresca, la proposta di ridefinire la “viabilità forestale su sentieri, mulattiere, tratturi” disponendo che siano destinati “all’esclusivo passaggio di pedoni, velocipedi e animali, fatto salvo il transito occasionale di veicoli a motore e rimorchi di cui all’articolo 47, comma 2, per scopi connessi ad attività agro-silvo-pastorali autorizzate, di servizio, vigilanza, soccorso e protezione civile, nonché ai fini dell’accesso al fondo e all’azienda da parte degli aventi diritto”. Il che significa che su tutte le strade bianche e sterrate non si potrà più circolare in moto a meno che non trasportiamo pecore.
Che io ce li vedo questi signori, stanchi dopo una giornata passata a discutere di vaccini obbligatori o vitalizi da difendere: “Abbiamo un problema con gli ambientalisti per via dell’inquinamento, che facciamo? Chiudiamo le discariche abusive e arrestiamo i responsabili? O mettiamo qualche cartello di divieto e multiamo i motociclisti”?