Un prototipo che non vedrà mai la luce, o una promessa che speriamo venga mantenuta presto? Questo rappresenta la bellissima Moto Guzzi V85!
All’EICMA di quest’anno, davanti al nuovo prototipo della Moto Guzzi V85, mi è venuta in mente una celebre scena de “Il ciclone”, il film di Veronesi con Pieraccioni. “Se stanotte non ne trombo neanche una, voglio morire! E siccome so già che non ne tromberò neanche una, tappami Levante, tappami!” si dispera Libero, fratello di Levante-Pieraccioni interpretato da Massimo Ceccherini, disteso dentro una cassa da morto in camera sua inzuppando biscotti nel caffelatte.
Forse non con lo stesso pathos, ma con la sensazione che si vive quando si vede una moto che al momento è ancora un prototipo ma si sa già che, nonostante sembri più che pronta alla produzione in serie, non vedrà mai la luce, ascolto il responsabile di Moto Guzzi che mi spiega che sì, forse, magari se piace, chissà quando, forse non proprio così ma non è del tutto impossibile che si prenda ispirazione dalla moto gialla bianca e rossa che ha tanto catturato la mia attenzione.
Si tratta di una concept col motore della V9 che Guzzi propone in declinazione Bobber o Roamer, trasmissione a cardano, sospensioni Öhlins, il mono lavora in una strana posizione laterale che richiama esteticamente le vecchie BMW da fuoristrada.
Semplice, cerchio da 19″ anteriore, 17″ posteriore ovviamente a raggi e posizione di guida rialzata per affrontare con serenità qualche sterrata occasionale senza paura che si smontino le plastiche perché nuda, ma protettiva grazie al generoso cupolino; una bella sella comoda per due, probabilmente gli attacchi per le borse laterali, poco meno di 80 cv, quelli giusti per una gustosa coppia ai bassi, divertirsi ed evitare complicati, costosi e delicati orpelli elettronici.
Evocativa e bella del bellissimo blocco motore-monumento del bicilindrico a L di Moto Guzzi.
Una scrambler di quelle recenti senza le velleità falso-vintage di alcune inglesi, pratica e adatta ai viaggi anche in coppia come purtroppo non sono riusciti a fare i tedeschi, comoda e versatile come non è la blasonata concorrenza italiana.
Una moto perfetta? Sicuramente no, ma probabilmente la moto come la idealizzo io, come sarebbe uscita se qualcuno mi avesse chiesto come dovrebbe essere secondo me la moto ideale. Comunque, la moto che, nella sua semplicità, sul mercato non c’è!
Chiaro che dovrei provarla, ma a me piacerebbe farci proprio di tutto: le gare di endurance su strada con mia moglie che se trovo una sterrata non devo tornare indietro e dove correre non serve a nulla, qualche uscita on-off come La Via della Pietra o l’Eroica, le commissioni di tutti o giorni; insomma una moto davvero versatile, come lo erano a suo tempo le R 80 g/s di BMW ma in chiave aggiornata e moderna.
Devo dire che quando l’ho vista, questa Moto Guzzi V85, mi ha entusiasmato; ma quando poi ripensi ad altri progetti di Moto Guzzi altrettanto esaltanti e scomparsi nel nulla ( v. I prototipi di Terblanche di qualche anno fa) ti sale lo sconforto e pensi che hai la stessa probabilità di guidare quella moto di quante ne aveva Libero di trombare la Natalia Encontrada.
Perciò anche a me, tappami, Levante, anche se la speranza è quella di cavalcarla presto (la Moto Guzzi V85, ovviamente)
Natalia è Estrada. Encontrada assomiglia a Incontrada, Vanessa.
Detto questo, se sapessi scrivere avrei potuto scrivere le stesse cose. Stesse impressioni, stesse speranze (vane?).
ho sbagliato gnocca. mea culpa. le speranze incrociamo le dita.
A prescindere che è la prima volta che sento chiamare il motore a V di 90° della Moto Guzzi, motore ad L (tipico invece per Ducati), da chi l’ha vista ho saputo che il motore montato per questo prototipo è quella della V7. Come considerato da altri, questo fa pensare che ad oggi non abbiano nemmeno un prototipo a buon livello di sviluppo del nuovo motore che dovrebbe equipaggiarla. Motore che dovrebbe essere simile a quello dell V7, ma con sostanziali differenze.
Sviluppare un motore non è cosa da poco. Dopo il prototipo, servono i collaudi, le modifiche, altri collaudi, che finiranno con la definizione del motore e dei componenti necessari a costruirlo. Cosa che vale anche per tutto il resto della moto.
Poi si deve fare partire la fase di produzione e di distribuzione, per farla arrivare nelle concessionarie a stagione finita. In EICMA gli altri produttori presentano le moto che saranno in vendita da Marzo, i modelli presentati sono definitivi e funzionanti, non dei modellini in scala 1:1.
Non credo riescano a produrla per Settembre 2018, come detto da Colaninno, ma soprattutto non avrebbe senso commerciale, dato che prima di comperarla in molti potrebbero aspettare di vedere le novità di EICMA 2018 degli altri produttori.
Direi che come gestione di prodotto, sia molto discutibile.
Sì, è senz’altro discutibile, ma è la stessa politica che fanno tutti, adesso. Yamaha sono due anni che fa vedere quella Ténéré senza dire se e quando uscirà. KTM ha presentato un 790 enduro che molto probabilmente non vedremo prima del 2020… insomma, sembra che la politica sia questa. Rimane il dubbio se possa essere efficace.
Riguardo al tipo di motore chiedo scusa ho scritto una castroneria da blog, che di solito sono impressioni buttate là un pò di getto, ma il tipo di Guzzi mi ha assicurato che il motore è quello del V9.