Suvvìa non siate timidi, fate outing anche voi raccontando nei commenti la più eclatante delle vostre figuracce in moto, possibilmente in pubblico. Questa che segue è un’altra delle mie.
Arrivo al cancello sotto casa dopo una giornata passata a gironzolare in collina tra sagre di paese e musica dal vivo (leggi: metto le mani avanti per dire che ero stanchino e forse nemmeno troppo in regola con l’etilometro). Appoggio la Scrambler sul cavalletto laterale, apro il cancello, torno verso la moto, risalgo. O meglio, cerco di risalire, perché per i motivi di cui sopra uniti a un’anagrafe impietosa, la manovra di scavallamento sella non va come dovrebbe, picchio una ginocchiata non so bene dove ma era duro arrabbiato, rimango senza fiato con la gamba a mezz’aria mentre la moto si sbilancia e comincia a piegarsi pericolosamente dalla parte opposta, cerco di trattenerla aggrappandomicitisicivi ma vince lei e mi trascina giù in un abbraccio voluttuoso, distesi lei sotto io sopra, fosse la commessa del panificio lì accanto potrebbe essere la svolta della mia vita, sento calore in zona erogena, non ha nulla a che vedere con la signorina grandi occhi ma è quello del motore, incurante della chiesa che da qualche secolo giganteggia di fronte a casa mia parte una sequela di improperi indirizzati a tutti i santi del calendario e anche qualche loro superiore, sento decine e decine di occhi a mandorla che all’improvviso non si curano della chiesa nemmeno loro e si voltano all’unisono verso di me in un turbinìo di cappelli ombrellini e obbiettivi, fedeli in uscita dai vespri paiono indifferenti alla parabola del buon samaritano, finalmente qualche volenteroso si stacca dal gruppo di cino-giappo-sonasegadidove in gita turistica e mi aiuta a ricompormi e a sollevare la moto da terra, in mandarino stretto abbozzo una faccia da “tuttapposto parcheggio sempre così”, sento risatine soffocate, tutti gli altri bastardi scattano foto manco avessero visto apparire la Madonna.
Da qualche parte su facebook shangai sono sicuramente pubblicate, ma se le trovate Io-Non-Lo-Voglio-Sapere!
(se pensate sia l’unica mia performance vi sbagliate, qui ce n’è un’altra notevole. Però appena smettete di ridere voglio anche le vostre)