di Carlo Nannini (Kiddo)
decalogo di Claudio Falanga
È uscito, a soli dieci mesi di distanza dalla sua stesura, il nostro reportage sull’Inghilterra meridionale; d’altronde, è giusto così: chi diavolo legge o tantomeno pianifica un viaggio in moto nel Regno Unito a settembre?
Osservando le foto pubblicate, selezionate a suo tempo fra le centinaia di scatti alcuni così simili fra loro e quindi difficili da scegliere, mi sono quasi sorpreso per la bellezza delle foto, alcune delle vere e proprie cartoline di giardini, castelli, paesaggi assolutamente splendidi che io e la mia fotografa abbiamo consegnato in redazione.
Inevitabile accostare mentalmente queste immagini alle altre scattate in Finlandia, oppure a quelle di altri reportage fatti in italia.
In Finlandia, ad esempio, si è rapiti dalla bellezza e dalla maestosità del paesaggio naturale, che alterna verdi foreste e laghi, ovunque e che coinvolge, rapisce. Le rocce granitiche che sbucano dall’acqua e che formano arcipelaghi dove saltellano fra un ponte e l’altro le strade che percorrevamo in moto sono uno spettacolo maestoso, affascinante, che rapisce la fantasia di ogni viaggiatore.
Rendergli giustizia con delle belle foto, però, è un’altra cosa. Cerchi di fotografare la roccia giusta, il cottage più curato, lo scorcio di lago più rappresentativo, ma è una battaglia persa!
L’Inghilterra è tutt’altra cosa. Qualsiasi pub con la facciata a graticcio, ogni strada, muro, castello può essere il soggetto giusto per una foto che la rappresenti. A volte si ha la sensazione di poter scattare a casaccio e beh, qualcosa di bello salterà fuori.
Sicuramente ci sono posti più facili ed altri più difficili da fotografare in moto, la cosa fondamentale è continuare a sperimentare, perseverare nel tentativo di riuscire a tornare a casa con delle belle immagini che ci ricordino, riguardandole a distanza di tanto tempo, il nostro viaggio, consapevoli del fatto che non ci sarà mai foto che potrà valere quanto un’immagine che portiamo nel cuore.
Il decalogo del direttore per fotografare in moto:
1- Portate un’attrezzatura leggera, ma non accontentatevi di un semplice smartphone.
2- Tenete la macchina fotografica sempre in un posto sicuro e al riparo dall’umidità.
3- Fotografare in moto può essere anche faticoso (fermarsi, mettere la moto sul cavalletto, togliersi casco e guanti). Tenete la macchina fotografica al sicuro, ma comunque a portata di mano.
4- Non viaggiare con l’apparecchiatura a tracolla, oltre a rischiare di romperla o perderla, costituirebbe un serio elemento di pericolo in caso di caduta.
5- Usate un casco modulare, in questa maniera potrete fotografare senza togliervelo velocizzando gli scatti e la ripartenza.
6- Acquisite un minimo di tecnica fotografica per poter fotografare diverse situazioni (tempi, diaframmi, profondità di campo).
7- Non scattate a casaccio, portando a casa centinaia e centinaia di foto, ma concentratevi su ogni inquadratura come se aveste un rullino fotografico di cui pagherete sviluppo e stampa.
8- Se vedete qualcosa che ha catturato la vostra attenzione e che vorreste fotografare, fermatevi subito, è facile che non ci passerete più e anche se così non fosse non troverete le stesse condizioni che vi hanno interessato.
9- Al vostro ritorno siate severi con la scelta delle foto e selezionatene un numero ragionevole che riescano a narrare la vostra esperienza senza annoiare (un tempo si facevano le serate a guardare le diapositive delle vacanze, con immancabile sonnellino collettivo dopo 15 minuti).
10- Se vorrete mostrare il vostro “reportage” agli amici, cercate di narrare la storia del vostro viaggio per immagini, senza essere prolissi, ma senza trascurare gli aspetti fondamentali (I luoghi innanzitutto, i viaggiatori, la moto e le esperienze, tutti elementi da prendere in considerazione mentre si viaggia).