Alle volte capita che ti tocca salutare una bella persona. Non vorresti farlo, in realtà manco lo conosci…ma come fai a non sentire il dovere di salutare il grande Nicky Hayden.
di Amedeo Roma
Nicky se ne andato, la notizia è arrivata solo oggi nel tardo pomeriggio. Il pilota, il ragazzo, che era non c’è più. Era ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale Bufalini di Cesena da mercoledì pomeriggio, a seguito dell’incidente avvenuto mentre si allenava in bici.
Noi di Moto-ontheroad, non parliamo di sport, amiamo viaggiare e raccontarvi di posti incantevoli da visitare in sella ad una due ruote. Ma siamo appassionati degli sport motoristici, li seguiamo quando non siamo in viaggio e qualcuno di noi da bambino sognava – come la maggior parte dei motociclisti – di diventare un pilota. Nicky era veramente il pilota a cui tutti volevano bene, almeno questo è il sentimento profondo che ci passa nella mente e nel cuore in questo momento. Non contava con quale moto corresse, gli si voleva bene a prescindere che indossasse una tuta Repsol di casa Honda o quella rossa marchiata Ducati. Era un gran bel ragazzo, dal viso pulito, sorridente, eppure era un pilota che quando tirava giù la visiera diventava guerriero. Lo ricordiamo un combattente, ma sempre rispettoso degli avversari, capace di vincere anche un titolo delle Motogp nel 2006. Forse non era il più forte, ma poco conta…perché è stato un campione che lascerà un vuoto in tutti gli appassionati, nessuno escluso, proprio per questa fine tragica, ingiusta, dannatamente prematura. Lo lascerà anche a tutti i suoi avversari, perché alla fine di ogni battaglia, tirata su la visiera, con lui non potevi che essere amico. Lasciare un dolore incolmabile alla sua famiglia, a cui vorremmo poter mandare il nostro abbraccio più sincero.
In questi anni era passato a correre nella SBK, sempre in sella ad una Honda, e anche in questa categoria si era fatto ben volere…almeno da noi tifosi. Incredibile pensare che a portarlo via non sia stata una delle velocissime moto che cavalcava a oltre 300 km, ma il destino ha voluto che accadesse su una semplice bicicletta da corsa.
Vedi Nicky, nessuno può andare via così. Noi continueremo a volerti bene, entrerai a far parte dei ricordi più belli, quelli che un giorno racconteremo ai nostri nipoti…”lui era uno tosto, la moto la metteva sempre di traverso. Ma Nicky non era solo un pilota forte…era anche una gran bella persona.”
Ciao Nicky.