Ma dove andate con ‘ste cazzo di borse?

Prima o poi dovrò chiederlo, ai miei amici che girano soprattutto coi BMW GS ma non solo, anche se a dire il vero conosco già un po’ la risposta. Dove dovete andare con quelle borse rigide, spesso i bauli in metallo squadrati che prendono anche più posto delle borse di plastica sagomate, con le quali alcune moto hanno l’ingombro di una Smart?

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Ci ho fatto attenzione, poi, che spesso durante un’uscita normale di una mattinata non vengono neanche toccate, perché le cose veramente necessarie, durante una giornata di sole, stanno comunemente nelle numerose tasche di una giacca da moto.

Posso capire poi tenere il bauletto montato perché non ingombra lateralmente ma che personalmente odio profondamente – salvo doverlo montare per i viaggi più lunghi o qualche necessaria commissione in città – perché alza il baricentro e da’ veramente fastidio alla guida, ma le borse laterali soprattutto nel traffico sono una madonna tirata in chiesa, e si rischia continuamente di agganciare qualche macchina ai semafori.

Probabilmente, quella delle borse di metallo rigide è diventata una moda, tanto che si vedono sempre più spesso anche dei modelli non necessariamente adventure montarle, e nella maggior parte dei casi sono una sorta di coperta di Linus, un qualcosa che rassicura per il contenuto che può prevedere, come ho osservato a volte in alcuni raduni estivi, trousse di arnesi, taniche, il necessario per un picnic come piatti bicchieri e posate, catene da neve, un numero imprecisato di razioni K.

Vero è che nella guida le laterali non si sentono quasi, anzi, sulle moto di grossa cilindrata che non risentono del peso possono essere un po’ come l’asta dell’equilibrista che allarga la distribuzione dei pesi e conferiscono al pilota maggiore sensibilità.

Oltretutto, devo ammettere che da quando ho montato le bellissime rigide sulla moto mi sto adeguando alla tendenza. Sono nere, e invece che appesantire la linea della moto le danno quel tocco di “pronta a tutto” che sinceramente mi piace davvero tanto. Oltretutto hanno un sistema di aggancio con delle viti rapide all’interno che non le fa vibrare mai neanche da vuote, cosa che sulle borse di metallo provoca spesso dei rumori terrificanti, e sono un po’ più strette delle classiche valigie di metallo. Se esco la domenica ci tengo dentro le tute antiacqua, indispensabili, i cavi dell’alimentazione del navigatore, gli occhiali da sole, la macchina fotografica coi vari obiettivi, non si sa mai, una bottiglia d’acqua, e qualche paciugheria, tanto il posto non manca, come un paio di guanti più leggeri, se esce il sole forte.

Quando ci fermiamo per una passeggiata in qualche centro storico possiamo lasciarci le giacche e agganciare i caschi, ché hanno un laccino di metallo per assicurarli ai ganci esterni. Figgata.

Va bene, dai, ammetto che possono essere davvero utili, soprattutto se vai a farti un giro turistico anche di una giornata.

Però, ogni tanto, è bello anche tirarle via, rivedere la linea della moto e riassaporarla in tutta la sua bellezza. Perché a volte, si ha bisogno davvero di essere da soli con lei, e godersi la leggerezza e la semplicità di una fuga senza tanti orpelli attaccati. Al limite rimangono i telaietti attaccati; ma non sono brutti neanche quelli.

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