Nuovi arredi e nuovo menù: Rossopomodoro, con il locale di Viale Sabotino 19 a Milano, lancia il concetto “come un giorno a Napoli”.
Chi mi conosce sa quanto io sia assolutamente integralista in fatto di pizza. La pizza è solo quella napoletana (anche se qualche rara volta non disdegno quella del prestiné – il panettiere come si dice in milanese – legata ai ricordi delle merende comprate per andare a scuola). Le pizze sono poche e la regina è quella margherita (non a caso realizzata proprio in onore della Regina Margherita di Savoia), con un impasto a lunga lievitazione, bordo alto e morbido, centro pizza basso, passata di pomodoro di qualità e Mozzarella Fiordilatte fatta adeguatamente sgocciolare prima di metterla sull’impasto. Con questa premessa capirete la gioia che ho avuto nel “testare per voi” il nuovo locale di Rossopomodoro a Milano ed esattamente in Viale Sabotino 19.
Le sale hanno arredi assai diversi da quelli cui ci ha abituati Rossopomodoro, c’è in questo locale un rinnovamento volto a aumentare l’enfasi partenopea. Rossopomodoro è un franchising ma i capisaldi – il direttore. il pizzaiolo e lo chef – devono essere napoletani, perché solo figure fortemente legate a quella meravigliosa città possono trasferire nella pratica, cioè nei piatti, una cultura gastronomica così fortemente legata al modo di intendere la vita. Per questo motivo la pizza, un piatto che esprime gioia e creatività, non poteva che essere napoletana e Rossopomodoro rispetta appieno tutte le caratteristiche del piatto più famoso al mondo. Non a caso però la nuova impostazione degli arredi e del menù partono dal locale di viale Sabotino, perché questo è diretta emanazione della società Rossopomodoro.
Il locale in Viale sabotino 19 ha un menù che, oltre alle pizze, comprende alcuni piatti storici della cucina napoletana, dal Baccalà Fritto agli Spaghetti alle Vongole, fino al saporito Salsicce e Friarielli.
Ma chiacchierando con lo chef, Cristoforo Palombo, e parlando di un piatto tipico, difficile da trovare nei menù, abbiamo scoperto che Cristoforo è uno degli chef più esperti in questa leccornia, anzi il migliore. Il piatto in questione è il sugo (o la carne) alla genovese, più semplicemente detta “La Genovese”. Non fatevi ingannare dal nome, perché il piatto è propriamente napoletano e le origini del nome si perdono nella leggenda.
Per semplicità vi spiegherò che “La Genovese” si prepara con un taglio preciso di carne, tantissima cipolla ed è un sugo bianco, quindi senza pomodoro. Il procedimento è lunghissimo e Cristoforo conta di inserirlo nel menù di Rossopomodoro. Vi confesso che non vedo l’ora di assaggiarla.
Tornando al menù proposto ci sono per le pizze impasti alternativi (ma tutti lievitati ampiamente oltre le 24 ore) come quello alla canapa, particolarmente proteico e ancora più leggero, e quello ai cereali. La pasta è rigorosamente di Gragnano, l’olio di Sorrento, la mozzarella di Bufala Campana Dop, e altri prodotti provengono dai presidi Slow Food e tante altre eccellenze locali.
Per i golosi fino in fondo, c’è un nuovo menù dei dolci, con una selezione di prelibatezze tra i classici della tradizione napoletana: il Babà, la Pastiera e la Delizia al Limone. Poi nuove golosità come la Ciottolosa, una fonduta di cioccolato fondente in cui si possono inzuppare frutta selezionata di stagione e gli Scugnizzi (frittelle cosparse di zucchero, preparate con l’impasto delle tipiche graffe napoletane).
Ho avuto modo di assaggiare la Ciottolosa, ma non mi ha entusiasmato, di questa proposta salverei gli Scugnizzi, grazie all’impasto e alla frittura perfetti. Non ho assaggiato i babà e la delizia al limone, che mi riserverò per la prossima volta. Per quanto riguarda la Pastiera, oramai la si trova in tutti i ristoranti napoletani in ogni stagione, ma si tratta di un dolce pasquale e a me questo pare inappropriato (non certo per motivi religiosi) come mangiare il Panettone fuori dal periodo natalizio.
Un ottimo caffè chiude il pasto, ma Rossopomodoro propone sul tema anche creme, dolci e semifreddi tra cui il “Caffettuccio”, panna cotta al caffè e pistacchi di Bronte, il “Bufarotto”, caffè con crema di latte di Bufala, panna e cioccolato fondente, e la “Tazzulella”, un piccolo tiramisù alla Nutella.
Tutte cose che non ho assaggiato (e saranno sicuramente buone) perché sono troppo tradizionalista.
Rossopomodoro Milano Porta Romana
Viale Sabotino 19/ Angolo Porta Romana
20135 Milano
Tel. 02 5832 8501