Gabbie di luce e atmosfera avvolgente: é il nuovo Kandoo secondo Nisi Magnoni
Fresco di restyling, il Kandoo è già da qualche anno un approdo sicuro per gli amanti della cucina giapponese, che riserva piacevoli ed inaspettate sorprese. A partire dall’interior design rinnovato e liberato da materiali inutili.
Tolto il controsoffitto, sono tornate a vista le originali travi in legno invecchiate dal tempo, mentre dall’alto pendono lampade-scultura realizzate con materiali di riuso: sono gabbie rettangolari che racchiudono la luce senza intrappolarla, ma lasciandola fluire tra le sottili sbarre.
I rivestimenti sono stati pensati per un ambiente caldo, con una carta da parati tattile color caffè alternata a parti di muro invecchiato naturalmente e poi sbiancato.
I tavoli si sono fatti preziosi, con oro sul piano e gamba retrò, mentre a dividerli e creare intimità c’è un separé-scultura in aerea lamiera di ferro tagliata al laser che riproduce il gomitolo del logo. Due le sale: nella prima ci si può accomodare contemplando i sushi-men al lavoro dietro il bancone in ferro e vetro, nella seconda, oltre ai tavoli singoli, c’è il conviviale tavolo-tatami dall’elegante seduta a gradino oro.
Scelti da un menu vario e ricchissimo, sono i più richiesti classici nipponici. Buono da gustare e bello da vedere, il Rainbow è un California “arcobaleno” a base di granchio, avocado, cetriolo e maionese, ricoperto con tonno, salmone, branzino e avocado; piacevole invece il contrasto del New Kandoo Maki che ha un cuore croccante di salmone in pastella e morbido avocado all’esterno.
E poi sfiziose capesante fritte servite con maionese giapponese o i kobachi, tiepide entratine tra cui le crocchette di zucca avvolte nel panko (fragrante panatura giapponese), da intingere in densa salsa tonkatsu e gli sfiziosi Samurai stick, finger di pasta fillo ripieni di gamberi e pesce.
Kandoo, Viale Corsica, 38- Milano
Tel: 02 70126079
Chiuso lunedì
Prezzo medio Euro 35