Atrattoria, ristorante e pasticceria a Monza

Claudio Falanga 5 Giugno 2022 Ristoranti Leave a comment

A pochissimi passi dal cuore di Monza – il Duomo e l’Arengario – un piccolo locale capace di offrire ottima cucina e pregiata pasticceria: la Atrattoria

Siamo a Monza nei pressi dell’antico ponte romano, ora chiamato ponte dei leoni. Nel cuore della città brianzola, tre fratelli, Antonella, Salvatore e Vincenzo, hanno aperto nel periodo più critico dal dopoguerra – nel 2020 – un locale di modeste dimensioni, ma di grande qualità. In verità i tre fratelli sono già proprietari di uno dei ristoranti più prestigiosi di Monza – Il Moro – ma con la Atrattoria volevano un ristorante più “easy”, dove fermarsi per un semplice caffè e una pastarella, oppure un aperitivo o un pasto seduti a tavola. Non ultime cose, un take away, ma anche una bottega gastronomica, dove acquistare prodotti di eccellenza.

Tra i tre fratelli agrigentini, quello che maggiormente si occupa della Atrattoria è Vincenzo, cuoco e motociclista a tempo perso, che ci confessa di non essere un esperto di meccanica, ma che prova un gran piacere nel girellare con la sua custom o semplicemente venire a lavoro.

Non tediatelo quindi con “menate motociclistiche”, ma piuttosto chiedete di raccontarvi della passione culinaria ereditata dalla nonna, delle tradizioni siciliane che riesce a sposare con il resto della cucina italiana. Fatevi raccontare quello che state per mangiare oppure bere e scoprirete un universo di passione, ma anche di fantasia, perché la tradizione siciliana si mescola con altre esperienze sensoriali.

Tra queste il menù giostra, che consente una girandola di assaggi di mare e di terra, oppure i burger fish o quelli di carne. Tutti i fornitori sono attentamente selezionati, dai salumi ai formaggi, dalle paste alle verdure.

La lista dei vini annovera una buona selezione di bianchi e di rossi che vanno dal nord al sud d’Italia, con la presenza di alcune etichette siciliane di aziende create da terreni confiscati alla criminalità, cosa che fa onore a questi ristoratori siciliani, ottimi ambasciatori di una cultura umana e gastronomica immensa.