Tante curve e buon cibo a spasso per la riviera di levante, su e giù tra l’entroterra e il mare alla ricerca di 4 ristoranti in Liguria.
Che si voglia fare una vacanza col preciso intento di allucertolarsi in spiaggia, che si vogliano far sgranchire i cavalli della moto portandoli a trottare su qualche bella strada piena di curve, o che si vogliano fare entrambe le cose, la Liguria è il posto ideale. Noi ci siamo presi qualche giorno per andare a gironzolare nella zona del Tigullio, il comprensorio che dal golfo di Portofino arriva fino a Sestri Levante, e siccome tra un tuffo e l’altro ci veniva appetito, quale migliore scusa per andare a cercare qualche prelibatezza dondolandoci un po’ tra le curve dell’entroterra? E così, dopo quelli testati in Toscana, ecco qualche suggerimento per 4 ristoranti in Liguria.
Venendo da nord le strade che portano su questo lembo di riviera sono quelle della val d’Aveto, o della val Trebbia o del passo della Cisa, da Genova si può prendere la bellissima panoramica in quota del monte Fascie, da est ci si può divertire percorrendo l’aurelia scavalcando il passo del Bracco (tra l’altro asfaltato di fresco). No dico, scusate se è poco.
Ristorante Manuelina – Recco
A Recco la focaccia col formaggio è un’istituzione al punto che ogni anno le viene dedicata una bellissima festa, e usciti dall’acqua non si può non andare “dalla Manuelina”, locale storico alla periferia del paese. Ben visibile lungo la strada, fino all’anno scorso era diviso in due edifici ben distinti, il ristorante gourmet , invero piuttosto chicchirilloso, e la focacceria, più alla mano. Oggi li abbiamo trovati accorpati sotto un unico tetto, noi siamo andati nell’ala sinistra più tradizionale, e oltre alla semplicissima formaggiosissima buonissima focaccia ci siamo beati di un abbondante antipasto di mare e di una mitica crema catalana. Il tutto innaffiato con dell’ottima birra artigianale JBrew che consigliamo caldamente di provare. Tanto prima di rimettervi in moto potete sempre fare una pennica di smaltimento in spiaggia.
Locanda Davidin – Bracco
Completamente su un altro registro, e detto tra noi decisamente più cònsona al nostro mondo, è la locanda Davidin in località Bracco, lungo l’omonima strada. La conoscemmo in occasione della Genova – Palermo, era uno dei punti di ristoro, e ci siamo voluti tornare per avere la conferma di quello che intuimmo. Ci avevamo visto giusto. La veranda è fresca e ventilata (la sera portatevi una felpa anche nelle giornate più torride), la vista sul mare in lontananza è romantica, e il contesto generale è bello rustico e ruspante come piace a noi. Ma soprattutto Franco, che prima di fare il locandiere era un ex concessionario Honda, è un personaggione!
Menù semplice e genuino senza tanti fronzoli, antipasti di terra con salumi, sott’oli, e menzione d’onore per il coltello a serramanico per i formaggi, classiche trofie al pesto o ravioli al toccu, poi saporitissime salsicce e una buonissima carne macerata nel sale. E per finire in bellezza dolci fatti in casa e un vinello fresco che tra chiacchiere e aneddoti va giù come una lippa. In caso di rischio etilometro no problem, al piano di sopra ci sono una decina di camere a disposizione.
Ci torneremo sicuramente anche fuori stagione, non fosse altro che per il gusto di mangiare anche nella sala interna piena di ricordi di altri tempi e con vista… CBR.
Trattoria della Posta – Torza
Da Casarza Ligure salendo verso l’interno lungo la SP523, qualche chilometro dopo Castiglione Chiavarese entrerete in una lunga galleria. Due raccomandazioni: 1) l’escursione termica tra dentro è fuori è altissima, se siete coi giubbottini traforati occhio che in quel buco fa un freddo becco. 2) andate piano, che appena fuori c’è un bastardissimo autovelox. Ma tanto dovreste rallentare comunque, visto che dopo pochi metri, sulla sinistra, c’è la Trattoria della Posta.
Si chiama così perché un tempo era la stazione postale per il cambio dei cavalli, oggi è un ristorantone non particolarmente caratteristico, ma che nei giorni in cui accende il grande braciere a legna acquista il suo bel perché. Io sono toscano e ho pietre di paragone importanti, ma devo dire che la bistecca alla fiorentina merita davvero la sosta.
In genere le specialità alla brace sono servite per cena nei fine settimana, a pranzo e negli altri giorni è sempre meglio telefonare prima, perché molto dipende dalla stagione e dalle prenotazioni. In ogni caso anche tutto il resto è assolutamente ottimo, in particolare abbiamo apprezzato l’insalata russa compresa nell’antipasto, e dei sugosissimi tagliolini ai funghi.
E una volta usciti e risaliti in moto abbiamo apprezzato anche il prosieguo del giro salendo sulla SP54 (panoramica ma piuttosto stretta e dall’asfalto approssimativo) che passa da Tavarone e Maissana per arrivare a Varese Ligure. Poi a sinistra per il passo del Bocco (andando a destra invece si arriva al Centocroci), e infine discesa per tornare verso Chiavari e Lavagna, in un tripudio di curve e panorami.
Trattoria Pagliettini – Comeglio
Se si vuole andare da Sestri Levante verso La Spezia (magari perché si ha voglia di andare a incasinarsi nel turismo mordi e fuggi delle Cinqueterre) e si vuole costeggiare il mare, bisogna attraversare i 5 km di strette gallerie a senso unico alternato che da Riva Trigoso portano a Moneglia (il verde arriva ogni 20 minuti). Una volta usciti a rivedere il sole, anziché proseguire dritti verso il caos (se mai non si fosse capito i paesi delle Cinqueterre, pur splendidi, non ci attraggono molto, a meno che non siano semideserti, cioè mai) il consiglio è quello di entrare in paese, fermarsi a fare un confortevole bagno in quella specie di piscina naturale creata dai frangiflutti, asciugarsi e poi risalire in sella per prendere la SP55 che riporterebbe sull’aurelia. Al bivio prendere a destra la strada strettina che arriva in località Comeglio. Bene, una volta schivati gli automobilisti locali che a casa loro guidano sempre un po’ alla garibaldina, fermatevi ed entrate nella panoramica e ombrosa terrazza della trattoria Pagliettini, non ve ne pentirete.
Anche in questo caso il menù è semplice, ma la qualità è assolutamente eccellente. I salumi degli antipasti sono ottimi e soprattutto si accompagnano magnificamente con i cuculli, palline di pasta fritta (dalle mie parti si chiamano coccoli) in questo caso aromatizzate alla cipolla. E poi pssst… ordinate il fritto misto di terra: oltre a carni e verdure ci sono dei cubetti di latte dolce impanati (?!) che lipperlì uno non capisce che roba siano, ma che assaggiato uno poi ne vorresti ordinare una carriola.
Se ci andate a pranzo non ci dovrebbero essere mai grossi problemi, ma per la cena è sempre meglio prenotare, e questo la dice lunga sulla bontà di un locale in un luogo che certo non è di passaggio e dove è difficile fermarsi per caso.
Ah, casomai dite ad Andrea, il gentilissimo titolare, che vi mando io, vedrete che vi tratterà bene 😉
Buon appetito da:
Ristorante Manuelina, via Roma 296, Recco – tel. 0185.74128 – 0185.720779
Locanda Davidin, via Aurelia 25, loc. Bracco, Moneglia (GE) – tel. 334.2459430
Trattoria della Posta, via Torza 33, Torza (SP) – tel. 0187.845615
Trattoria Pagliettini, loc. Comeglio 27, Moneglia (GE) – tel. 0185.491661