Nel week-end del Carnevale, in Puglia si vivono mille e una emozione
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Se volete fuggire dal solito tran tran, noi vi consigliamo un nuovo pacchetto turistico, tutto made in Puglia (www.mediterraneantourism.it).
Il tour parte da Castellana, in provincia di Bari, famosa per le sue grotte (www.grottedicastellana.it). Scoperte 76 anni fa, regalano un crescendo di emozioni. Si entra nella Grotta Grave, l’unica collegata con l’esterno, per procedere lungo la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola, e arrivare infine alla Grotta Bianca definita, per la ricchezza e il biancore dell’alabastro, la più splendente del mondo.
(Le grotte si trovano ad una profondità di circa 70 metri e si possono seguire due itinerari: il primo di un chilometro dura 50 minuti, il secondo di 3 km dura circa due ore. Vi è un percorso attrezzato anche per i disabili).
Viste le Grotte, vale la pena fare un giro nel centro storico di Castellana, borgo medioevale dominato da una cattedrale romanica e che in pieno inverno, l’11 gennaio, si illumina con i fuochi delle Fanove: più di 80 falò vengono accesi contemporaneamente per ricordare il miracolo della Madonna della Vetrana, che salvò i cittadini di Castellana dalla peste.
Dal romanico si passa al barocco, con una visita a Nardò, città d’arte per eccellenza. Dall’ariosa piazza Salandra dominata dalla colonna dell’Immacolata, si dipanano le vie del centro storico, cuore culturale ed economico dell’area. Ma Nardò è da visitare anche per i panorami mozzafiato di Portoselvaggio, un parco regionale affacciato sul mare. Tra campi di terra rossa e fenomeni carsici come le spunnulate (laghetti di acqua salmastra generati da fiumi sotterranei il cui tetto è sprofondato) si arriva fino alla spiaggetta di Portoselvaggio dominata dalla Torre dall’Alto di Santa Caterina.
Nardò è anche città d’accoglienza: è stata insignita infatti della medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica, Ciampi per aver accolto più di 800mila ebrei, liberati dai campi di concentramento dalle Forze Alleate.
Ma se c’è una città dove fiorì una ricca comunità ebraica, questa è Oria, in provincia di Brindisi, che ospitò gli ebrei che arrivarono con la diaspora nel 70 e se ne andarono nel 1300.
Questo borgo medioevale vi affascinerà per le sue viuzze arrampicate sulla rocca dove sorge il maestoso castello federiciano (per prenotare una visita al castello: iter.oria@libero.it), ma anche per la sua profonda spiritualità. Qui il 6 marzo si assisterà al primo rito della Settimana Santa in Puglia. La Statua di Cristo Morto, custodito nella chiesa delle suore benedettine, viene portata in spalla dagli iscritti dell’Arciconfraternita della Morte vestiti di nero, in una breve ma intensa processione che termina con l’ingresso di Gesù nella Cattedrale, poco distante. Il rito si ripete tutti i giovedì di marzo fino al Giovedì Santo. Quindi, la domenica delle Palme, i volontari del Gruppo di promozione umana, portano in scena la Passione vivente.
Tra il 18 e il 19 marzo gli abitanti di Giurdignano, paesino a 5km da Otranto, preparano nelle proprie case le Tavole di San Giuseppe. Si tratta di grandi tavole, ricoperte con tovaglie ricamate dove spiccano pani a forma di ruota e ben tredici pietanze: il pesce, simbolo del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù, i ciceri e tria, pasta fatta in casa metà bollita e metà fritta con i ceci, che, con i suoi colori indica quelli del narciso e quindi l’arrivo della Primavera, le ncartiddhate, dolci fritti a forma di rosa e conditi con il miele, che ricordano le fasce di Gesù bambino. Il devoto che prepara le Tavole, invita parenti o amici che interpretano i Santi: la Sacra Famiglia (Gesù, San Giuseppe e Maria) se la Tavola è imbandita per tre, la Sacra Famiglia e i suoi parenti e amici se la Tavola è allestita per 13. Quindi con Maria, Giuseppe e Gesù si siedono anche Sant’Anna e San Gioacchino (i genitori di Maria), Santa Elisabetta e San Zaccaria (i cugini), Santa Maria Maddalena… etc. Chi si siede alle Tavole diventa Santo.
In attesa delle Tavole, al mattino si può passeggiare nel giardino dei megaliti più grande d’Europa. Nelle campagne di Giurdignano ci sono ben 23 menhir (pietre stiliformi confitte nel terreno, a indicare il desiderio dell’Uomo primitivo di arrivare fino al cielo) e 28 dolmen (tombe o forse altari dove si sacrificavano gli animali).
DOVE DORMIRE
B&b Casa Pasca
Via B. Pasca, 6, Minervino di Lecce (Le)
Tel. 0836. 95 41 89;
www.casapasca.it
I MIGLIORI RISTORANTI, DOVE MANGIARE
Ristorante Lo Zio Tom (loc. Ciardo, Santa Maria di Leuca, tel. 0833. 76 78 70; 320. 29 90 740) imperdibili le tagliatelle allo Zio Tom al ragù di mare presentate dallo chef Matteo Cordella Da 35,00 €
www.ziotomleuca.com
ziotom@ziotomleuca.com
leuca2009@libero.it
Ristorante La Grotta del Conte (via Duca del Mare, Castro marina, tel. 0836. 94 3349; 349 08 31 123 gabri ven. mattina la Grotta del Conte ok) imperdibile le sagne ncannulate, la tipica pasta leccese, con gamberi rossi di Gallipoli al profumo di cannella. Conto medio solo pesce 35,00 €.
www.grottadelconte.it
info@grottadelconte.it
Souvenir golosi
Delizie in contea
Piazza Della Vittoria 10 – Castro
Tel. 0836. 190 17 28; 320 74 64 795
www.delizieincontea.it
delizieincontea@libero.it
Artigianato
Bottega d’arte Agostino Branca
via Tempio 32, Tricase (Lecce)
0833. 54 51 20
branca@brancaagostino191.it