Terza edizione dell’evento Classic & Scrambling Heroes dedicato alle moto scrambler, lungo il magnifico percorso dell’eroica. Questa sarà ricordata per la forte partecipazione femminile.
Pochi ma buoni. Anzi pochi buoni, simpatici e assolutamente unici! Questo è ciò che è emerso dall’ultimo Scrambling Heroes, con i partecipanti che hanno reso questo nostro tour nel bellissimo Chianti…una bella esperienza ricca di emozioni.
Il percorso è quello dell’Eroica, 208 km divisi quasi equamente tra tratti di strada bianca e tratti asfaltati; paesaggi unici, soprattutto lungo i percorsi in off-road. Certo parlare di fuoristrada è eccessivo, perché in realtà è semplicemente uno straordinario tragitto su strada bianca, percorribile con quasi qualsiasi moto, ovviamente ad esclusione dei modelli sportivi.
L’incontro dei partecipanti a Gaiole in Chianti, alle ore 12.00 sotto al gallo, poco dopo che gli ultimi partecipanti dell’Eroica “Polvere e Gloria”, 500 iscritti, si è appena messo in cammino. Bello vedere partire il gruppone, in sella alle moto che hanno fatto storia del mondo dell’enduro, alternarsi agli ultimi modelli di questo che è diventato il settore trainante delle vendite di moto. Non me ne volessero gli amici più smaliziati che hanno preso parte alla “Polvere e Gloria”, ma portare a spasso il nostro gruppo “scrambleristi-motociclisti-unici” è stato decisamente divertente.
Lo Scrambling Heroes prende il via con una breve spiegazione del percorso…molto breve, si è tenuto con le gambe sotto al tavolo, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino, quello non guasta mai, soprattutto se poi sei nel Chianti. Qualche preoccupazione, nello start della manifestazione c’è stata, la maggior parte delle motocicliste era di derivazione asfalto, ma la voglia di avventura ha prevalso nettamente.
Come sempre, le nostre donne sanno sorprendere, alla fine tutte toste, determinate a portare avanti la loro avventura, divertendosi…cosa non da poco. L’edizione del 2017, per me, passerà alla storia per essermi divertito come un bambino, merito dei partecipanti. I primi tratti di strada-bianca hanno fatto capire a tutti i bikers di cosa si trattasse, e fin da subito è emerso che non avevamo raccontato delle balle: si può fare. E noi glielo abbiamo fatto fare questo fantastico percorso.
Pochi i consigli su come guidare, mentre si è prestata più attenzione nel motivare nei momenti opportuni l’allegra carovana. I punti più critici, salite e discese, quelle per chi non è ancora padrone della situazione può spaventare. Chiedetelo alla brava Letizia, che in sella alla sua Guzzi V7 con gomme stradali, in alcuni punti era così tesa da “stracciare” le manopole, eppure ha portato a termine la sua missione; che soddisfazione anche per noi vederla contenta di esserci riuscita.
Non meno brava è stata la sua amica Irene, in sella ad una fiammante e personale Guzzi degli anni 80° “customizzata”, che ha portato a termine in maniera esemplare il percorso.
Irene è una bravissima restauratrice di moto, appassionata, che non si è fatta spaventare dalla rottura di una piastra di supporto del terminale di scarico lungo il percorso; il tutto sistemato la sera direttamente nel piazzale dell’albergo, illuminati dalla potente torcia del telefonino! La trovate: http://www.meccanicamente.eu/
Che forza la Marta, il giorno precedente aveva partecipato al corso di guida organizzato degli amici del Gsss per la guida in fuoristrada, cosa che gli è servita per affrontare con grinta e sicurezza le stupende strade bianche del Chianti.
In sella alla sua moto “made in Cina”, ma nel suo garage custodisce anche una fiammante Scrambler Ducati, ha percorso l’Eroica mantenendo la velocità costante: si proprio così, che fosse in piano, salita, discesa, asfalto o fuoristrada la velocità si è mantenuta sempre costante!
Poi si passa ai partecipanti coppie, e che coppie! Simpatici, unici, originali quelli arrivati perfino dall’estero, si possiamo anche pavoneggiarci per avere avuto degli stranieri…che in perfetto dialetto romagnolo…”soccia ci siam riusciti”…sono arrivati dalla lontana Repubblica di San marino.
Damiano in sella ad una straordinaria Triumph Bonneville, ha rallegrato la ciurma, lei Diletta che in sella alla sua piccola Suzuki ha affrontato il percorso con una sicurezza da navigata; nelle salite più impegnative era in piedi sulle pedane…bravissima.
Una medaglia va data ai valorosi padovani, “Salva-drone” (nome d’arte) e sua moglie Valeria.
Come sempre, va be capita no, qualcosa la combino, e stavolta il mio drone è finito su un albero; il buon Salva-drone in un batter d’occhio era arrampicato in mezzo ai rami per il recupero dell’oggetto misterioso, grandioso. Travolgente anche la Valeria, una passeggera modello, completamente fiduciosa della guida del suo amato, che in sella alla Triumph Bonneville andava come si dice a “scheggia”.
Vincenzo e Silvia hanno scelto di godere dei magnifici panorami del chianti percorrendo in tranquillità le strade asfaltate, condividendo con la compagnia degli impolverati, gli immancabili momenti conviviali. Il bello è anche questo.
Infine un bravo anche a Nadia, la più impolverata del gruppo, visto che ha fatto da “scopa”, non ha lasciato per strada neanche un partecipante della Classic & Scrambling Heroes.
Ultima nota di questo evento, è ben chiaro che non è facile far capire all’utenza delle scrambler, ma non solo quelle, che questo il tipo di percorso dell’eroica è non solo stupendo ma facile con qualsiasi tipo di moto. Sbagliato definirlo off-road, giusto parlare di strade-bianche, ma che sembra spaventare chi usa la moto solo su asfalto. I partecipanti di quest’ultima edizione la dicono lunga, partecipazione soprattutto femminile, moto di vario genere, nessuno con esperienza di fuoristrada. Tutti sono arrivati a fine percorso, sorridenti!
Dicono di noi:
Abbiamo chiesto ai nostri compagni di viaggio di far capire ai nostri lettori, magari ancora indecisi sul prendere parte o meno ad una eventuale prossima edizione, cosa è la Scrambling Heroes.
Damiano:
“Una volta un Dio disse all’uomo:
Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris.
(Ricorda, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai).
Io ora dico:
Ricorda, Riders nella polvere eri e nella polvere tornerai. Perché è troppo bello!
Lo consiglio a tutti quelli che in un solo weekend vogliono assaporare in versione monoporzione, le emozioni delle più grandi spedizioni.”
Diletta:
“Strade bianche, moto classiche e tasselli, aggiunti a una magnifica compagnia e un paesaggio meraviglioso: un sogno fatto realtà! Grazie Eroici in Moto, il prossimo anno si replica!“
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