Si è svolta alla Fiera di Roma MotoDays 2018, noi abbiamo girovagato per i padiglioni tra novità, bellezze in minigonna, e proposte di viaggi da sogno.
Arrivando dopo il patinato EICMA di Milano e dopo il ruspante MBE di Verona, la rassegna capitolina ( MotoDays 2018 ) sarebbe potuta apparire agli occhi distratti dell’appassionato in forma leggermente sotto tono: quattro “soli” padiglioni e qualche defezione importante tra le Case ufficiali (Ducati e Kawasaki) non hanno però impedito al variopinto popolo delle due ruote di presentarsi in massa ai cancelli, tantissimi in sella alle loro moto favoriti da temperature decisamente invitanti dopo le nevicate delle settimane scorse.
Non sono mancate le novità: tra gli scooter ha brillato il nuovo Honda Forza 300 presentato in anteprima mondiale, nella foto a destra potete vedere l’attimo precedente alla caduta dei veli. Dello scooter.
Gettonatissima come sempre l’Africa Twin, con tanti batticuore anche di fronte al modello storico, e quello strano ibrido dell’X-ADV che si fa sempre fatica a etichettarlo in qualche categoria, ma forse proprio per questo ogni volta incuriosisce, soprattutto vedendo le versioni speciali allestite dai vari preparatori.
Allo stand Harley Davidson si è svolto il contest The Battle of the Kings, da cui è risultato vincitore Gabriele Funi di HD Bologna, con la sua bellissima Street Bob. Saremmo proprio curiosi di vederla o provarla su strada, sia per capire come affrontare una curva con certe gomme, sia per vedere cosa esce dagli scarichi quando entrano in funzione le candele sui terminali.
Contest anche per i gruppi di appassionati di vintage, tra stand dedicati alle Endur… ops… Regolarità d’epoca, o alle 2 tempi da strada degli anni 70/80. Noi abbiamo votato per Passione Nighthawk, perché hai voglia a dire che è la moto personale di Carlo Verdone immortalata in qualche suo film, ma dedicare una passione a un modello di Honda che sinceramente tutto ha fatto fuorché lasciare un segno indelebile nella memoria, è scelta coraggiosa che andava premiata.
Quest’anno MotoDays ha riservato buona parte del padiglione 6 ai tour operator di tutto il mondo che si sono alternati sul palco presentando una gran quantità di proposte una più allettante dell’altra. In particolare segnaliamo un tour in Repubblica Ceca per i primi di luglio, Praga è sempre una città magica, ma soprattutto in quei giorni, il il 4 luglio, ospiterà… il concerto dei Rolling Stones!
Affascinantissima poi la proposta di Tamar Mediterranean Mototours per un viaggio in moto alla scoperta di quel crogiuolo di etnie, storia, cultura, che è la terra d’Israele.
Sempre in tema di presentazioni e conferenze, ci ha colpito profondamente la presenza di un palco gestito alle Forze dell’Ordine e dal quale vari esponenti in divisa hanno illustrato al pubblico, soprattutto ai più giovani (presenti anche scolaresche), dinamiche, comportamenti, pericoli, della guida sulle strade di tutti i giorni. Con atteggiamento umano da “uno di noi”, con l’ausilio della proiezione di video “reali”, a volte anche cruenti, e con un linguaggio semplice e diretto, venivano sottolineati aspetti che tutti noi che viaggiamo per le strade diamo per scontati ma proprio per questo tendiamo a dimenticare. L’uso delle cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori (“Un corpo che impatta a 40 all’ora aumenta il proprio peso di otto volte! Pensate cosa possono diventare i 10 kg di un bambino”), la corretta regolazione degli specchietti retrovisori, gli effetti sull’organismo anche di pochi grammi di alcool, lo sconsiderato uso dei cellulari, situazioni che troppo spesso sottovalutiamo le cui conseguenze in un attimo possono stravolgere completamente la vita delle persone.
“Pensate sempre sempre sempre che non siete soli, e che in strada si realizza la forma più assoluta di democrazia, in cui tutti, ma proprio tutti siamo uguali. Quando tenete un comportamento scorretto noi col lampeggiante blu possiamo farvi il verbale, ma la sanzione vera non è la nostra, la sanzione vera potrebbe essere questa”:
Efficace vero?
Ma per non concludere con cupi pensieri, segnaliamo infine l’incontro col grande Freddie Spencer, che chi scrive ebbe modo di conoscere già qualche anno fa. Ci abbiamo scambiato due chiacchiere semiserie a proposito di una gara in Svezia e del suo misterioso ritiro dalle competizioni, e un po’ come le ragazzine coi calciatori, dobbiamo ammettere che è stato emozionante.
Il ragazzotto a cui abbiamo chiesto di scattare la foto chiede: “Scusa, ma chi è?”
“Boh, è lui che ha chiesto l’autografo a me”