Dal Gargano al Salento, dalle Murge alla Valle d’Itria, a Natale, tutta la Puglia si trasforma in un grande presepe vivente.
Centinaia di pugliesi, grandi e piccini, spesso al richiamo delle loro parrocchie o di associazioni, ambientano nei centri storici, in siti archeologici, nelle gravine, in grotte o frantoi ipogei, nelle masserie le scene più suggestive della Natività.
Così, se normalmente gli italiani fanno i presepi nelle loro case, in Puglia sono le case e i paesaggi che diventano tutto un presepe.
L’Assessorato al Turismo, Cultura e Mediterraneo, ha costruito la rete dei presepi viventi per potenziare l’offerta turistica anche in pieno inverno, in una regione che generalmente viene scelta soprattutto in primavera ed estate per il suo splendido mare. Tra il 3 e il 7 gennaio un gruppo di giornalisti e tour operator sarà ospitato dalla Regione perché possa vivere e raccontare la magia dei presepi viventi e costruire pacchetti turistici mirati a vendere la Puglia anche in pieno inverno.
Spiega l’assessore al Turismo, Cultura e Mediterraneo, Silvia Godelli: “Obiettivo dell’iniziativa è di puntare a una piena valorizzazione turistico culturale di questa antica e collettiva espressione di tradizione e di fede così come essa si realizza in numerosi Comuni del nostro territorio, facendone condividere direttamente l’esperienza ai giornalisti e agli operatori ospiti”.
La Rete dei presepi viventi fa parte del progetto strategico ICE: Innovazione, Cultura e Creatività, per una nuova Economia, sviluppato nell’ambito del programma di Cooperazione territoriale europea Grecia Italia 2007-2013 dalla dirigente del Servizio Turismo, Tonia Riccio.
Moltissimi presepi viventi diventano l’occasione per valorizzare i paesaggi e la cultura della regione.
A San Marzano di San Giuseppe e Cristiano, in provincia di Taranto, Gesù nasce tra grotte e gravine di incomparabile bellezza. Alberobello con i suoi trulli è lo scenario naturale di un suggestivo presepe vivente. A Pezze di Greco, frazione di Fasano, 350 personaggi animano il presepe in un insediamento rupestre abitato sin dal XII secolo tra ulivi e grotte naturali. Il presepe di Deliceto, nel Parco del Gargano, ruota intorno alla figura di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che visse lì e che compose Quanno nascette ninn, da cui nacque Tu scendi dalle Stelle, il più famoso canto del Natale. Deliceto è gemellato con la vicina Rignano Garganico, dove il presepe si svolge nel centro storico medioevale. Si incontra la figura di Federico II nel presepe di Foggia. A Strudà il presepe è ambientato nei campi tra casette di legno costruite per l’occasione. Sono nei centri storici i presepi viventi di San Donato e Specchia, borgo tra i più belli d’Italia. E a Tricase, che celebra la 35ma edizione del presepe vivente con oltre 400 personaggi, in collina, sarà quest’anno l’attrice, premio Oscar, Helen Mirren con il marito, il regista Taylor Hakford, proprietari di una masseria nel Salento, a fare da testimonial.
Come nella buona tradizione pugliese ai centinaia di visitatori i personaggi offrono vino e pittule o pettole (palline di farina acqua e lievito che vengono fritte nell’olio di oliva), le calde mozzarelle e le ricotte preparate all’istante, pasta fatta in casa: orecchiette, maccheroni e sagne ncannulate (tagliatelle ritorte), assieme ai dolci tipici del Natale, come le ncartiddhate, nastrini di pasta fritta composta a forma di rosa e ricoperta di miele, che ricorda le fasce di Gesù Bambino.
Per conoscere nei dettagli località, orari e giorni di apertura di tutti i presepi viventi che hanno aderito alla Rete regionale e per scegliere il proprio presepe preferito: