Altro che notte bianca in centro coi negozi aperti a mezzanotte, quei matti del GSSS in collaborazione con gli Eroici in Moto si sono inventati la Notte di San Lorenzo in moto, per riveder le stelle.
A fare come il famoso 6% che va in moto tutto l’anno son bravi tutti, è il 94% che va in moto solo in estate che se la spassa male, soprattutto quando come in questo periodo di riscaldamento globale o di effetto serra o semplicemente di ferragosto, ci sono temperature diurne che pare di viaggiare con un enorme phon puntato addosso. Come fare allora per organizzare un bellissimo giro di 200 km in Toscana, dedicato agli amanti del solo asfalto o ai temerari dell’on-off, senza farli sciogliere come un calippo in spiaggia? Semplice: lo si fa di notte. Signore e signori, eccavvoi la Notte di san Lorenzo in moto!
Dal tramonto all’alba, from dusk till dawn direbbe Quentin Tarantino, appuntamento quindi alle 21 in quel di Radda in Chianti, presso il quartier generale che ha visto le innumerevoli partenze de Il Classico o Polvere & Gloria, breve briefing, costituzione di gruppi, e via a tuffarsi nella notte stellata con un occhio alla traccia gpx fornitaci dagli organizzatori, uno a capire dove mettere le ruote sui sentieri suggestivamente illuminati dai fari, uno a scrutare ogni ombra lontana che potrebbe essere (e spesso lo è) un animale vagante, uno a guardare la luna che in questi giorni va a braccetto con lo splendido splendente Giove. Troppi occhi dite, non tornano i conti? No no, quei percorsi che già di giorno risultano impegnativi, la notte necessitano di una concentrazione amplificata, che a tradirti è un attimo.
Partenza, primo sterrato in discesa, il parziale conta sì e no 20 m. (metri proprio, senza k), e uno dei componenti il valoroso gruppo del Moto-ontheroad team (di cui non faremo il nome nemmeno sotto tortura) si sdraia. Il secondo componente si lancia in soccorso con impeto e sprezzo del pericolo, e invece di usare il cavalletto sdraia a sua volta la moto, procurando tra l’altro più danni che sull’altra. Il terzo componente è molto tentato di immortalare il tutto con un video ma poi prevale lo spirito di piet… di solidarietà (dai ragazzi, si scherza, la prossima volta il pezzo scrivetelo voi che io faccio il circo).
Esaurito fin da subito il bonus sfiga, da lì in avanti è stato tutto un susseguirsi di emozioni. Il serpentone di luci che filtrava tra gli alberi del bosco, scorci di città lontane che apparivano a valle, la temperatura sempre più fresca via via che si saliva, i ragazzi ai bivi con le facce contente sotto i caschi.
In cima al monte Secchieta era prevista la sosta stelle, e il crinale si è trasformato in un pittoresco bivacco tra tende più o meno improvvisate, materassini e sacchi a pelo, e un presepio di lampadine a led che fendevano l’oscurità. Distesi naso all’insù abbiamo cercato di dormire un paio d’ore, avvolti nel più bello spettacolo che la natura offre a chi ha occhi per pensare: una volta celeste incredibile, un brulicare di stelle impossibile da apprezzare in città, una manifestazione di immensa grandezza al cospetto della quale ci si scopre infinitamente piccoli. Quasi insignificanti nelle nostre beghe quotidiane.
La sveglia alle 3 ci distoglie dai sogni e dalla filosofia, risaliamo in moto e per la seconda parte del percorso optiamo per la traccia solo asfalto, abbiamo un’età e non vogliamo esagerare. Ma le emozioni continuano, con la costellazione di Orione a farci da guida, con le stelle che una a una si spengono, con la volta che piano piano diventa celeste anche di fatto, con la colazione nella prima pasticceria trovata aperta in un paesello a caso, con Firenze che si avvicina e si offre distesa al nostro sguardo, assonnata quanto noi e splendida come sempre. E’ il momento dei saluti di rito e i complimenti a Claudio, Gianni e Andrea degli Eroici in Moto per questa bella idea.
Ma stelle cadenti ne hai viste? Sinceramente no, ma tanto ormai i desideri per questa Notte di san Lorenzo in moto si erano già avverati tutti.