Sta per partire la seconda edizione del Gibraltar Race, la manifestazione di regolarità e turismo, che strizza l’occhio alla competitività.
La partenza è prevista per il 23 giugno da Burgas, in Bulgaria e l’arrivo ovviamente a Gibilterra, attraversando le più belle piste sterrate europee. La seconda edizione del Gibraltar Race vedrà una sessantina di partecipanti provenienti da 10 nazioni diverse: Italia, Francia, U.K., Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Finlandia, Turchia e Australia, insomma una manifestazione che già dimostra un’interessante internazionalità.
Ideatore e organizzatore dell’evento è il tour operator cuneese Moto Raid Experience, da anni specializzato in viaggi in moto a carattere d’avventura, che nella cornice del Deus Leica Theatre di Milano, e sotto la condizione di Nicola Andreetto, ha svelato tutte le novità di una seconda edizione che testimonia una crescita importante per una gara decisamente unica.
Queste le loro parole: “In tanti anni come tour operator abbiamo acquisito esperienza di una grande quantità di percorsi on e off road in tutto il mondo e abbiamo constatato che molti sono in Europa” – ha spiegato Manuel Podetti, ideatore assieme a Rino Fissore e a Claudio Giacosa della Gibraltar Race – “Spesso noi motociclisti siamo attratti da luoghi dai richiami esotici, ma in quanto a fascino d’avventura il Vecchio Continente non ha nulla da invidiare. E poi vuoi mettere partire in pratica da casa, con la stessa moto con cui vai in ufficio?”. Soltanto un anno fa la Gibraltar Race era una novità assoluta, una manifestazione inedita e ora si presenta al via del 23 giugno come una realtà conosciuta da tanti appassionati di moto e avventura, proprio perché apre il mondo del raid agli amatori, ai tanti possessori di maxi enduro. “Lo scopo della GIBRALTAR RACE” – prosegue Podetti – “è permettere al motociclista con delle buone capacità di guida anche in fuoristrada di cimentarsi in un viaggio molto intenso che ha il sapore di una competizione come la Parigi-Dakar. Ci sono intensità, difficoltà, navigazione con GPS e una classifica basata sulla regolarità pura e non sulla velocità. Tutti elementi che fanno dei partecipanti dei piloti di tutto rispetto, benché non sia necessario essere dei professionisti”.
Secondo una nostra opinione nei sogni degli ideatori e organizzatori c’è proprio il desiderio di trasformare questo evento nella nuova Dakar, una Gibilterra – Dakar dal sapore delle prime Parigi – Dakar che tanto entusiasmarono e fecero sognare gli appassionati, per quella che fu una gara aperta a molti.
Dalle immagini viste nel bel video di presentazione il valore in campo è già alto. Già numerosi talenti si sono cimentati nella prima edizione, tra cui diversi dakariani.
Dalla “vecchia” generazione di dakariani alla nuova, che sarà rappresentata da Manuel Lucchese, giovane rider veronese che ha già alle spalle un palmares di tutto rispetto: 3 Dakar finite (1 a podio nella Malles Moto), 1 titolo di Campione del Mondo Baja 2012, Vice-Campione del Mondo Rallies Tout Terrain 2012, con diversi titoli nazionali Motorally e Baja.
Claudio Giacosa ci confida che il sogno sarà proprio questo, ma per ora le intenzioni sono che ogni edizione della GIBRALTAR RACE sarà diversa e l’unico riferimento certo è la meta finale. Un percorso è diverso ogni anno: il 95% delle tracce del 2017 è differente da quelle del 2016, che ha richiesto ben 30.000 km di ricognizioni.
Il regolamento attuale consente di percorrere tutti gli oltre 8.000 km di piste sterrate oppure optare per la formula Express che consente di scegliere una delle due metà del tracciato. “La navigazione rappresenterà sicuramente un punto critico per i piloti. Dovranno dimostrare abilità nell’interpretare le informazioni del GPS: non c’è road book, ma solo l’obbligo di unire i waypoint che abbiamo previsto tracciando le tappe che, ovviamente, forniremo ai partecipanti di giorno in giorno” – spiega Giacosa il quale, tra l’altro, supervisiona anche l’area dei bivacchi: “Ogni giorno arriveremo in un posto diverso e anche per noi è una sfida allestire il bivacco e offrire ai piloti la meritata accoglienza.
Una novità di quest’anno è l’aggiunta di un giorno di riposo a metà percorso, anche in modo da poter intervenire nel caso qualche moto necessitasse di una riparazione”. Un lungo viaggio come la GIBRALTAR RACE rappresenta una sfida anche per i componenti della moto e le attrezzature. Tra questi sicuramente gli pneumatici rappresentano una scelta fondamentale. ANLAS Motorcycles Tyres Only, azienda turca interamente focalizzata nella produzione di pneumatici motociclistici e forte di prodotti dedicati al mondo delle maxi enduro, fornirà assistenza tecnica durante la gara.
I partecipanti che sceglieranno perciò di montare pneumatici ANLAS potranno contare sul trasporto delle gomme sostitutive e parteciperanno allo speciale ANLAS TROPHY, una classifica dedicata ai soli riders gommati ANLAS. Infine l’azienda turca riconoscerà ai piloti che monteranno le proprie gomme e che concluderanno la gara sul podio della classifica generale, uno speciale riconoscimento. Sponsor e fornitore ufficiale delle attrezzature per foto e riprese video è NIKON che utilizzerà per la prima volta in un evento come la GIBRALTAR RACE la nuova gamma di action cam Keymission e, in particolare, l’innovativa Keymission 360 che consente riprese a 360 gradi.
Tra le aziende che contribuiscono con il loro impegno alla realizzazione di questo sogno d’avventura, ricordiamo TCX che ha rinnovato la partnership dello scorso anno e MARINO MOTO che fornisce e prepara la moto utilizzata come apripista e per le ricognizioni. Una menzione speciale va anche alle originali borse TY’S BAG nate ispirandosi al mondo motociclistico e rivolte a una donna dinamica e grintosa. Non possiamo che concludere con il brindisi speciale che spetterà ai vincitori della GIBRALTAR RACE, quello offerto dalla rinomata azienda vinicola ALBINO ARMANI 1607.
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