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EICMA 2018, ci sono tanti motivi per non mancare

Apre i battenti EICMA 2018, ecco qualche buon motivo per non mancare il classico appuntamento di inizio novembre.

Vale la pena di andare a EICMA 2018? In un mondo sempre più social dove tutto corre velocemente e star dietro alle notizie che si accavallano sarebbe un problema anche per Uisim Bolt, per molte Case motociclistiche la presentazione delle novità ormai avviene più in streaming che nei saloni, e si è un po’ perso il fascino del velo che si alza davanti alla folla applaudente. Insomma, se un tempo si faceva la fila alle biglietterie per vedere e toccare con mano il nuovo modello di cui si era solo sentito parlare, adesso… beh, adesso è la stessa cosa!

Sì, perché se anche la rete è da settimane invasa dalle foto più o meno rubate e/o ufficiali della nuova Yamasuky KXZRR Superturbo Volante , non c’è nulla di più appagante di avercela di fronte in gomme e ossa, di poterla sfiorare, talvolta di salirci sopra e di dare libero sfogo alla fantasia, e di avere conferme o meno alle sensazioni provate vedendola su internet. Sto parlando della moto ovviamente, non della modella appollaiata sopra.

Ma ci sono anche tanti altri motivi per non mancare: poter incontrare tra gli stand il pilota per cui fai il tifo, o la vecchia gloria per cui lo facevi, e tornare a casa con una sua foto autografata o col selfie da postare al volo su instagram. O il team manager al quale vorresti tanto chiedere il perché di certe scelte ma che ti fulmina con lo sguardo come pronunci la prima sillaba di un certo nome. Ma soprattutto c’è tutto quel mondo di cui sei appassionato, coi suoi colori, le sue luci accese anche di giorno, gli accessori indispensabili per la sicurezza e anche quelli inutili, il miscuglio di lingue che si sentono, i volti della gente. E le moto, tante, e tutte belle. Quasi via.

 

La Moto Guzzi V85 TT che dopo l’assaggio dell’anno scorso va finalmente in produzione, in varie combinazioni cromatiche ma ineguagliabile in quella giallo/bianca col telaio rosso.

 

Come pure la Yamaha che dal concept T7 diventa la nuova Teneré, era ora.

 

Pareri contrastanti sulla KTM 790 Adventure, soprattutto riguardo a quella specie di “carenatura” che avvolge il bicilindrico fronte marcia.

 

Bella parecchio la nuova Ducati Hypermotard: dopo la prima ignorantissima versione col due valvole da 1100, aveva perso un po’ di mordente nelle versioni addolcite successive. E’ bastato tornare a una coppia di scarichi alti, oltretutto facendogli fare una curva molto ma molto libidinosa, per renderla di nuovo, almeno visivamente, una “sputafuoco” come Dio comanda.

 

Muscolosa come non capitava di vederne dai tempi della V-Max, attira l’attenzione la Indian FTR 1200, un nome storico che pare inusuale trovare in un segmento che non sia quello delle super Custom. E invece vista da vicino fa decisamente la sua porca figura.

 

EICMA 2018

Sempre muscoli anabolizzati, e pure verde tipo l’Incredibile Hulk, la Kawasaki HP2. Ok che un po’ per moda un po’ no dai GP cominciano ad arrivare le “ali” su certe carenature, ma a Akashi hanno un po’ esagerato ecco.

 

EICMA 2018

I ragazzini si sa, sono più attratti da cellulari e videogiochi, sarà per questo (anzi, lo è senz’altro) che non c’è Casa che non proponga la rivisitazione in chiave moderna di un vecchio classico. Dopo la Kawasaki che l’anno scorso presentò la Z1 900, ecco che in casa Suzuki hanno deciso di tirare fuori dal cilindro la Katana. Era già “strana” all’epoca, e lo è tuttora, anche se a dire il vero, siccome era esposta accanto a delle signorine diciamo così un tantino appariscenti, era sinceramente difficile concentrarsi sui particolari.

Ecco appunto, le signorine, gioia e delizia di queste manifestazioni, altro motivo per cui mancare l’appuntamento con EICMA2018 sarebbe un delitto.

EICMA 2018, cambiando angolatura i motivi di interesse rimangono

Ma ne riparliamo, prossimamente su questi schermi.

 

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