In ballo c’era tutta la stagione 2012, con la possibile assegnazione dei due titoli mondiali nella MX1 e nell’MX2. A completare la ricca offerta di questo “weekend evento” si sono disputate anche le gare del Campionato Euproeo EMX1 -EMX2. Insomma due giorni di vera libidine per gli appassionati del motocross.
Cronaca e immagini del weekend della MX1
in questo articolo parleremo della MX1, prestissimo sarà online anche l’articolo sulla vittoria di Jeffrey Herlings nella MX2.
Venerdì: Il giorno della distensione mentale.
Il fine settimana “decisivo” è iniziato, il venerdì mattina, all’insegna della distensione e del rilassamento. E cosa c’è di meglio, se non un parco dei divertimenti, per svagarsi? Con una gita, programmata dall’organizzazione, piloti, giornalisti e parenti tutti hanno potuto passare un’intera giornata presso il parco divertimenti di Mirabilandia.
Qui, piloti e addetti ai lavori hanno potuto provare le attrazioni del parco allontanando dalla mente, almeno per qualche ora, tutti i pensieri agonistici del mondiale.
La gita a Mirabilandia è stata anche l’occasione per promuovere il motocross, dapprima con la presentazione al pubblico e le interviste di rito ai piloti presenti
e poi con l’esposizione delle moto del Team Honda in un apposito spazio allestito all’interno del parco.
La giornata è proseguita con una bella serata, organizzata da Tony Cairoli e dal Team Red Bull KTM Factory Racing. Presso l’hospitality KTM, aall’interno del paddock, Tony Cairoli ha ospitato parenti, amici e giornalisti per la presentazione ufficiale del suo nuovo video “ Speed Mud and Glory”.
Un momento conviviale, per passare qualche ora in buona compagnia, per conoscere meglio la storia del Tony nazionale ma, sopratutto, per fare sentire ad Antonio il sostengo di tutti alla vigilia di una gara fondamentale per la sua stagione.
La serata al paddock è continuata con la festa dei tifosi italiani e stranieri che si sono intrattenuti sino a notte fonda tra bicchieri di birra piadine e grigliate.
Sabato: L’attesa.
E’ il giorno dell’attesa, è la vigilia del grande evento. Il clima, tra i protagonisti, non è teso, al contrario è piuttosto rilassato, un po come se tutto fosse già stato scritto.
In pista, i protagonisti della giornata sono i fratelli Sebastien e Christophe Pourcel, entrambe su Kawasaki, che si aggiudicano il primo e il secondo posto nella manche di qualificazione.
Sebastien ha centrato l’holeshot e si è aggiudicato la pole mentre Christophe si è reso protagonista di una brutta partenza e di una bella rimonta che lo ha portato dal decimo al secondo posto, dietro le spalle del fratello.
Tra i più attesi protagonisti di questo fine settimana c’è Clement Desalle (Suzuki). Sul pilota belga grava il peso del ruolo, scomodo, del guastafeste. Lui è l’unico che può rovinare la giornata di Antonio Cairoli. Per portare a termine questa operazione, quasi impossibile, dovrebbe riuscire a lasciare dietro, in entrambe le manche, il numero 222.
Clement ha disputato una buona qualifica, nonostante il riacutizzarsi del dolore alla mano destra. Desalle, il guerriero, ha saputo mantenere la quarta posizione alle spalle di Shaun Simpson (Yamaha) che si è dovuto accontentare della terza posizione alle spalle di Christophe Pourcel.
Antonio Cairoli, il pilota più atteso a Faenza, ha iniziato il sabato lasciando i suoi tifosi con il fiato sospeso. Le sue dichiarazioni sullo scarso feeling con la pista faentina hanno destato qualche preoccupazione. Preoccupazioni che sono cresciute dopo la manche di qualifica. Complice una brutta partenza che lo ha imbottigliato nel gruppone, e una sassata sugli occhiali non ha potuto fare meglio di un quattordicesimo posto.
Tranquillo e sereno, alla conferenza stampa del sabato sera, ha rassicurato tutti dichiarato “domani è un’altro giorno e sarà tutta un’altra gara”.
Secondo noi Cairoli ha gestito la manche di qualificazione evitando qualsiasi potenziale errore o problema. Non è entrato nella bagarre della gara e ha risparmiato motore ed energie per le gare della domenica. L’unico prezzo da pagare per questa scelta è il quattordicesimo posto al cancello di partenza, ma il cronometro parla chiaro, la rimonta è possibile.
Domenica: L’evento
Sono le 7,15 del mattino, arrivando al circuito Montecoralli notiamo che le sommità delle le colline, adiacenti la pista, sono imbiancate da file di camper. Nei parcheggi le automobili e i furgoni si sono moltiplicati e gli spazi rimasti sono sempre meno. Segno evidente che molti appassionati sono arrivati nella notte. I più fortunati hanno dormito nei camper e furgoni mentre altri hanno pernottato in auto o in tenda.
E‘ il grande giorno, il pubblico ha risposto nel migliore dei modi arrivando da tutta Italia e affollando il paddock e le tribune naturali del circuito faentino. Anche il meteo è stato clemente, uno splendido sole riscalda la fresca mattinata.
Sulla pista, Cairoli mantiene la promessa del sabato sera. La musica sembra cambiata letteralmente, poche parole, pochi sorrisi e massima concentrazione.
Concentrazione che si vede già al cancello di partenza. Cuffie in testa che suonano la musica giusta per caricarsi a molla e massima cura nella preparazione del solco di partenza, tanto da fare spostare i fotografi, che lo assediano, e non gli permettono di vedere bene la traiettoria di partenza.
La musica dagli altoparlanti inizia tuonare con ritmi sempre più frenetici mentre lo speaker presenta i piloti che prendono posizione al cancelletto. Il pubblico si infiamma e si fa sentire a gran voce, nonostante il luogo all’aperto sembra di essere all’interno di uno stadio.
E’ il clima giusto e Cairoli risponde nel migliore dei modi. Alla partenza si ritrova dietro a Sebastian Pourcel, tempo due giri, giusto per scaldarsi, e poi in staccata passa il francese ed è virtualmente Campione del Mondo.
Quella di Cairoli è una guida leggera, veloce, senza sbavature e senza troppa spettacolarità, con il solo obiettivo della vittoria. Unico imprevisto tecnico, a dieci minuti dalla fine, un problema al freno posteriore che gli fa perdere, vistosamente, terreno sul secondo, Christophe Pourcel. La caparbietà, il carattere di Cairoli e l’incitamento del pubblico italiano sono una miscela esplosiva che farebbero arrivare il campione siciliano al traguardo anche a piedi.
Una ulteriore prova di forza di Antonio Cairoli che taglia il traguardo per primo regolando in seconda posizione Christophe Pourcel e in terza Clement Desalle. Adesso il sesto titolo è matematicamente suo e la festa può iniziare!
Dopo la linea del traguardo, ad attenderlo, c’è una folla festante che colora di arancione la terra del Montecoralli. Tanto entusiasmo, tanta festa ma nessun eccesso scriteriato, questo è il comportamento che contraddistingue il popolo del motocross. E ci piace sottolinearlo.
Per Antonio Cairoli e il Team KTM vincere in casa, davanti al proprio pubblico è la migliore conclusione di una stagione strepitosa.
Con questo sesto titolo che lo consacra il miglior pilota italiano di tutti i tempi, Antonio Cairoli ha eguagliato il record di Joel Robert passando davanti a piloti del calibro di De Coster, Smel, Geboers e Jobè. Ora nel mirino di Tony Cairoli c’è Stephan Evert con i suoi dieci titoli, un traguardo che sembra essere alla portata del pilota siciliano, sia per l’età che per la costanza di risultati. Per scaramanzia è meglio non sbilanciarsi ma realisticamente tutto è possibile.
Nel pomeriggio, la seconda manche, potrebbe essere interpretata come una passerella, ma per Cairoli non è così. Bisogna portare a termine una giornata già ricca di soddisfazioni, e così fa l’en plén, partendo e arrivando primo lasciando ancora tutti senza parole.
Una giornata che vive un’altro momento bellissimo sul podio quando, a sorpresa, é papà Bendetto a premiare il figlio Campione del Mondo per la sesta volta. Proprio il padre di Cairoli è stato uno dei suoi più grandi sostenitori, colui che per primo ha capito il talento del figlio.
Gli altri piloti hanno vissuto questo gran premio d’Europa senza troppe illusioni, si sapeva che era difficile rovinare la festa al Team KTM. Qualcuno aveva la classifica da consolidare mentre altri sono sembrati, piuttosto, concentrati sulle manovre di mercato e sul prossimo Trofeo delle Nazioni che si terrà a fine mese in Belgio a Lommel. Ma vediamo molto sinteticamente come sono andati gli altri piloti della MX1.
Ken De Dycker (KTM) ha corso l’ennesima gara di potenza. Sfortunato nella prima manche, vittima di una caduta nel corso del primo giro, è riuscito a recuperare dalla diciottesima posizione sino alla quarta. Non meno facile la seconda manche dove è rimasto bloccato nella settima posizione dall’inizio alla fine della gara. Una seconda manche senza troppi colpi di scena dove i sorpassi sono stati pochi e le posizioni si sono delineate da subito e si sono mantenute sino alle fine, quasi per tutti i piloti.
Evgeny Bobryshev (Honda) si è complicato la giornata con una brutta partenza nella prima manche, che lo ha relegato nelle posizioni di centro gruppo al sedicesimo posto. La pista monotraiettoria non ha certo aiutato il pilota russo che, comunque, è riuscito a rimontare sino all’ottavo posto. Nella seconda manche si è accontentato di gestire la posizione per la classifica finale, mantenendosi in sesta posizione posto si è aggiudicato i lsesto posto nella classifica finale del gran premio.
Guatier Paulin (Kavasaki) ha disputato una gran premio non al massimo delle sue possibilità. Forse la poca concentrazione, o la mancanza di stimoli, lo hanno portato a commettere una serie di errori che gli sono costati il podio per soli quattro punti.
Gran premio da dimenticare per Maximilian Nagl (KTM) che nella prima manche ha fatto registrare un ultimo posto mentre nella seconda manche è caduto nel mucchio della partenza e ha dovuto lasciare la pista in barella.
Tanel Leok (Suzuki) ha deliziato il pubblico di Faenza con una guida spettacolare e bella da vedere, purtroppo non è riuscito ad andare oltre l’ottavo posto finale.
Da segnalare una buona prestazione di Davide Guarneri (KTM) che è entrato nella top ten del gran premio. Testa bassa e gomiti alti, la sua è una delle guide più spettacolari del mondiale, la grinta non manca mai e queste sono le migliori premesse per il prossimo Trofeo delle Nazioni di Lommel.
Nella conferenza stampa il Campione del Mondo ha dichiarato che vincere il titolo mondiale nel gran premio di casa è una bellissima esperienza, unica. Cairoli ha fatto i ringraziamenti di rito a tutte le persone che lavorano con lui dal Team agli sponsor. Un particolare pensiero ai suoi familiari che lo hanno sempre sostenuto in questi anni e gli sono stati vicini.
Ma la dedica del sesto titolo mondiale, quella più intima e più sentita, è tutta per sua mamma, che proprio lo scorso anno, di questi giorni, è venuta a mancare. Una figura che manca fisicamente ma che volgiamo pensare abbia guidato Tony per tutto questo campionato, facendolo correre leggero come una piuma tra le dure asperità della terra di mezzo mondo, rappresentando, al massimo livello, ancora una volta la sua Sicilia, l’Italia del motocross e dello sport vero.
Classifiche MX1:
MX1 Race 1 top ten: 1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 39:40.533; 2. Christophe Pourcel (FRA, Kawasaki), +0:20.352; 3. Clement Desalle (BEL, Suzuki), +0:38.395; 4. Ken de Dycker (BEL, KTM), +0:43.878; 5. Shaun Simpson (GBR, Yamaha), +0:46.102; 6. Tanel Leok (EST, Suzuki), +0:48.912; 7. Gautier Paulin (FRA, Kawasaki), +0:50.670; 8. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:56.385; 9. Joshua Coppins (NZL, Yamaha), +1:03.572; 10. Sebastien Pourcel (FRA, Kawasaki), +1:08.859;
MX1 Race 2 top ten: 1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 39:58.407; 2. Christophe Pourcel (FRA, Kawasaki), +0:00.744; 3. Gautier Paulin (FRA, Kawasaki), +0:22.031; 4. Clement Desalle (BEL, Suzuki), +0:29.496; 5. Sebastien Pourcel (FRA, Kawasaki), +0:34.329; 6. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:47.816; 7. Ken de Dycker (BEL, KTM), +1:00.580; 8. Davide Guarneri (ITA, KTM), +1:04.071; 9. Tanel Leok (EST, Suzuki), +1:08.447; 10. Shaun Simpson (GBR, Yamaha), +1:10.500;
MX1 Overall top ten: 1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 50 points; 2. Christophe Pourcel (FRA, Kawasaki), 44 p.; 3. Clement Desalle (BEL, Suzuki), 38 p.; 4. Gautier Paulin (FRA, Kawasaki), 34 p.; 5. Ken de Dycker (BEL, KTM), 32 p.; 6. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), 28 p.; 7. Sebastien Pourcel (FRA, Kawasaki), 27 p.; 8. Tanel Leok (EST, Suzuki), 27 p.; 9. Shaun Simpson (GBR, Yamaha), 27 p.; 10. Davide Guarneri (ITA, KTM), 22 p.;
MX1 Championship top ten: 1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 642 points; 2. Clement Desalle (BEL, Suzuki), 554 p.; 3. Gautier Paulin (FRA, Kawasaki), 502 p.; 4. Christophe Pourcel (FRA, Kawasaki), 496 p.; 5. Ken de Dycker (BEL, KTM), 478 p.; 6. Kevin Strijbos (BEL, KTM), 389 p.; 7. Xavier Boog (FRA, Kawasaki), 372 p.; 8. Tanel Leok (EST, Suzuki), 365 p.; 9. Rui Goncalves (POR, Honda), 315 p.; 10. Shaun Simpson (GBR, Yamaha), 298 p.;
MX1 Manufacturers: 1. KTM, 692 points; 2. Kawasaki, 615 p.; 3. Suzuki, 577 p.; 4. Honda, 441 p.; 5. Yamaha, 420 p.; 6. TM, 58 p.;
All images © Alessandro Tiraboschi