Uno strepitoso Gautier Paulin gela il pubblico italiano aggiudicandosi il GP d’Italia, a Maggiora, davanti Ken de Dycker e a un Antonio Cairoli, tenace contro ogni difficoltà. Stratosferico Alessandro Lupino!!!
“Maggiora is back”, è il motto della tre giorni di Motocross Mondiale che si è svolta sul, mitico circuito “Mottaccio del Balmone”di Maggiora. Un sogno che è diventato realtà grazie alla passione, e alla sana follia, di due ragazzi, Stefano Avandero e Paolo Schneider , che hanno creduto in un progetto straordinario.
La rinascita del circuito di Maggiora è un bell’esempio di imprenditorialità giovanile, guidata da una passione vera, che ha permesso di riportare in Piemonte un evento Mondiale.
Chi, come noi, ha vissuto il motocross degli anni 80/90 non può essere insensibile ai ricordi che suscita questo tracciato. Entrare all’interno del circuito ci ha fatto venire la pelle d’oca, i ricordi personali vissuti e quelli raccontati dai “vecchi”, si rimescolano nella nostra mente. Il tempo è passato, purtroppo quello non si ferma, ed è bello ritrovare molti amici e addetti ai lavori che sono tornati a Maggiora in punta di piedi, con quel rispetto reverenziale che sia ha per le cose care. Tutti con la voglia di essere presenti e protagonisti del grande ritorno di Maggiora. Ed è proprio riguardando le fotografie, e le immagini del passato, che apprezziamo ancora di più il lavoro fatto dagli organizzatori. Un lavoro di ristrutturazione svolto a regola d’arte che ha migliorato, sostanzialmente, tutta la struttura e il circuito senza, però, modificarne le caratteristiche e i tratti che lo hanno reso famoso.
A fare da degna cornice, ad un evento di questa portata, siamo stati accompagnati da un caldo sole e da un’affluenza di pubblico degna dei vecchi tempi e da uno speaker, mitico, quale Giancarlo “Riccio” Ricciotti. Nulla a che invidiare ai circuiti come Valkenswaard ed Ernèe.
Venerdì
Il venerdì è il giorno ideale per vivere il paddock, gli animi sono distesi, i piloti e gli addetti ai lavori sono piuttosto disponibili. I motorhome e gli hospitality dei Team ufficiali sono già operativi mentre una lunga coda di camper, furgoni e auto serpeggia per le vie d’accesso alla pista. Le strutture del circuito sono pronte, in questa giornata si effettuano solo più i lavori di rifinitura. In sala stampa iniziano ad arrivare fotografi e giornalisti accolti dai due responsabili Media Marionna Leiva ed Enzo Tempestini.
C’è il clima ideale per una giornata “padre e figlio” utile a trasmettere un po di sana passione, nemmeno ce ne fosse bisogno, ai nostri figli, e noi ne approfittiamo.
Sabato
Il sabato si inizia fare sul serio, e si inizia di buon’ora perché il programma della giornata è molto intenso. Oggi sono previste le prove e le prime gare della WMX, MX3, MX2 e della
MX1.
Nella WMX dominio assoluto di Kiara Fontanesi, che vince la manche di qualifica davanti a Meghan Rutledge, Stephanie Laier, Anne Borchers e Natalie Kane. All’ottavo posto Francesca Nocera mentre Floriana Parrini ha chiuso al quattordicesimo posto.
Nella MX3 si impone Martin Michek davanti a Klemen Gercar e Petr Smitka. Il primo degli italiani, Alessandro D’angelo lo troviamo al tredicesimo posto davanti ad Alessandro Albertoni.
Con la MX2 si entra nel vivo, già dalle prove libere si intuisce che non è una pista facile. Il terreno è preparato molto bene ma comunque rimane molto insidioso.
Molte le cadute e le scivolate. La gara di qualifica è molto combattuta, Tonkov, in sella alla sua Honda, è protagonista di un’ottima partenza e conferma il miglior tempo delle prove del mattino. Herlings parte meno bene del solito ma mette il russo nel mirino sino dai primi giri. La rimonta sembra più dura del previsto, l’olandese è costretto a guidare sporco per stare dietro a Tonkov che inanella, uno dopo l’altro giri veloci.
Herlings non è proprio abituato a stare dietro e innesca con il russo un duello spettacolare, un combattimento staccata dopo staccata. L’irruenza e la caparbietà di Herilings vengono premiate, ma nell’arco di pochi metri un errore, e la solita caduta del sabato, dell’olandese riportano Tonkov in prima posizione, che manterrà si al traguardo.
Dietro i primi comunque c’è spettacolo per tutti.
Bella prova del nostro Alessandro Lupino che parte bene e si posiziona al quinto posto davanti al francese Jordi Tixier. Lupino avrebbe potuto fare meglio ma, nel corso dell’ultimo giro, sono stati fatali alcuni rallentamenti che lo hanno visto scivolare al settimo posto.
Nella MX1, Tommy Searle è il più reattivo e il più veloce, David Philippaerts è sul pezzo e gli si incolla al parafango posteriore. Dietro al pilota italiano si accodano Boog, Mackenzie e Il francese Paulin.
Alla seconda curva Il russo Evgeny Bobrishev perde il controllo della sua Honda e in fase di atterraggio tampona Philippaerts, ma il guerriero non cade e continua la sua gara.
Al settimo posto troviamo Davide Guarneri mentre Cairoli parte con calma senza rischiare nella bagarre dei primi giri.
Dopo cinque giri David Philippaerts è protagonista di una bruttissima caduta. Nella fase di atterraggio, del muro prima dei box, la moto lo ha catapultato in avanti proiettandolo a terra. La caduta è stata veramente brutta, David è atterrato con la testa e non è riuscito ad attutire il colpo con le braccia o le gambe. Philippaerts non ha perso conoscenza ed è addirittura riuscito a trascinarsi in zona di sicurezza. Fortunatamente, nella zona della caduta, erano presenti medici e soccorritori che hanno immediatamente recuperato il pilota portandolo alla postazione medica. Per David un’importante trauma facciale con interessamento della zona parietale, dell’occhio e del naso, con una forte emorragia nasale. Nostro malgrado, abbiamo assistito alla fasi di soccorso e delle prime cure mediche, l’immagine era davvero impressionante, faccia gonfia e sangue che inondava il volto del nostro pilota. Nonostante la botta David, seduto sul lettino medicale, collaborava con i medici e, a chi si preoccupava per le sue condizioni, con la calma degna di un monaco tibetano, rispondeva dicendo “tranquilli non è mica la prima botta che prendo. . . “, la quintessenza del vero guerriero.
Nel frattempo la manche si concludeva con la vittoria Gautier Paulin davanti a Tommy Searle e a Ken de Dycker. Guarneri ha chiuso al sesto posto davanti a Tony Cairoli.
Domenica
Sono le sette del mattino, sulla strada iniziano le prime processioni di appassionati che si dirigono verso il circuito. Sedie pieghevoli, ombrelloni, bandiere, striscioni e borse frigo sono la dotazione ideale per godere, in tutta comodità, dello spettacolo del motocross.
WMX
Come sempre, purtroppo per loro, le prime a scendere in pista sono le donne del WMX. Una gara a senso unico che vede unica protagonista, indiscussa, la nostra Chiara Fontanesi. La pilota Yamaha ha condotto la gara dall’inizio alla fine, altrettanto invariate le altre due posizioni dietro di lei con la Kane e Laier che si sono aggiudicate il secondo e il terzo posto.
Sul podio del GP d’Italia Fontanesi sul gradino più alto affiancata dalla Laier e dalla Kane.
MX3
Nella MX3 Walkner Gerkar e Smitha si aggiudicano le prime tre posizioni della gara 2.
Podio e vittoria del GP per Gerkar davanti a Walkner davanti a Michek.
MX2
L’atmosfera è carica al punto giusto quando scendono in pista i protagonisti della MX2 per la gara 1.
Ancora una volta Alexander Tonkov centra l’holeshot e tenta la fuga in solitaria. Jeffrey Herlings, che nelle vene ha un miscuglio di plasma e piastrine della competizione, non ci sta e, in otto giri, rimonta la Honda del russo passandolo. Bella gara di Alessandro Lupino, carico come una molla, ha lavorato duro per arrivare alla sesta posizione di manche.
Da registrare l’arrivo, rocambolesco, di Tonkov che cade ai piedi della rampa della finish-line proiettando la moto “scossa” (come i cavalli al Palio di Siena) oltre la linea del traguardo. Una manche combattuta che ha fatto registrare molti ritiri e cadute.
La seconda manche della MX2 vede ancora Tonkov primo per due giri e poi il domino di Herlings.
Ma la storia, di questo GP d’Italia, sarà per sempre segnata dalla prestazione da vero “Spartano” di Alessandro Lupino. Il pilota Kawasaki ha corso tutta la manche sospinto dalle migliaia di tifosi italiani, e non solo.
Ad ogni passaggio della Kawasaki, CLS Monster numero 300, un boato del pubblico sovrastava il rumore dei motori, penetrando l’imbottitura del casco trasmettendogli un’energia inarrestabile.
Una bolgia festante da pelle d’oca. Una forte emozione, vera, anche per noi che, per un attimo abbiamo ripensato, ai momenti meno fortunati di Alessandro.
Il gladiatore, con il numero 300, ha esaltato il pubblico quando, a tre giri dalla fine, con classe, grinta e caparbietà ha superato il russo Tonkov aggiudicandosi il secondo posto di manche.
L’emozione e la commozione di Alessandro all’arrivo è anche la nostra, vederlo abbracciato a Herlings dopo la finish-line è stata la consacrazione di un’impresa d’altri tempi. Alessandro si merita tutto questo perché sta lavorando duro e, in questo sport, non sempre il lavoro viene ripagato proporzionalmente con i risultati sperati.
Un secondo posto che vale una vittoria, il risultato che molti aspettavano e che ha creato una certa pressione psicologica sul pilota. Ora il risultato è arrivato, la dimostrazione che la sostanza c’è è palese e quindi al pilota Kawasaki non resta altro che continuare con costanza su questa strada.
Jordi Tixier non vive uno dei migliori weekend e si piazza al quarto posto nelle due manche.
Mx1
La prima buona notizia arriva dal Team Honda Gariboldi, David Pahilippaerts, nonostante la legnata del sabato, i lividi e il dolore, ha deciso di scendere in pista.
E’ il suo tributo personale ad un pubblico straordinario. La sua gara però è durata pochi giri, il dolore, a volte, non garantisce lucidità e sicurezza, allora è meglio fermarsi. Bravo comunque David.
Cairoli si è dimostrato ancora una volta uno dei migliori nelle partenze, centra l’holeshot e si porta in testa.
Che non sia il Tony Cairoli day lo si capisce subito, dopo pochi metri, quando scivola e perde la posizione e viene passato da Dasalle e de Dycker. Il pubblico, così come ha fatto per Lupino, lo sostiene con la solita veemenza ma non basta.
Testa bassa sul manubrio e determinazione non bastano, comunque, per vincere la sfortuna e la pista a lui non congeniale. Pochi giri e altra scivolata con altrettanti sorpassi, questa volta a passarlo sono Gautier Paulin e Jeremy van Horebeek. Per Cairoli c’è solo la consolazione di una quarta posizione.
Desalle domina in scioltezza davanti a de Dycker e Paulin.
Seconda manche tutta in salita per Cairoli che arriva al cancello di partenza zoppicando.
Una delle scivolate, nella gara1, ha leso il ginocchio (probabile stiramento dei legamenti), lo stesso infortunato nel 2008.
Cairoli parte comunque bene e si assesta in terza posizione dietro Paulin e il compagno di squadra de Dycker. Ci vogliono tredici giri per scaldare il ginocchio di Tony e a fare scattare l’attacco a de Dycker. Inizia una lotta molto spettacolare con Gautier Paulin, in alcuni frangenti in due si affiancano, ma Paulin è troppo determinato a restituire a Cairoli la sconfitta di Ernée.
Il pubblico impazzisce, alcuni tifosi, per incitare da vicino il campione siciliano, superano le transenne e si portano a bordo pista.
L’atmosfera è incandescente ma molto sportiva, c’è solo tanto sano agonismo e tifo corretto.
Paulin riesce a tagliare il traguardo per primo vincendo un’altro GP e guadagnando punti preziosi nella classifica Mondiale.
A Cairoli l’onore delle armi ma il francese, e il dolore al ginocchio, sono stati più forti di lui.
Ken de Dycker ha corso un ottimo Gran Premio, sempre nelle prime posizioni, con la solita grinta di sempre, ha chiuso il weekend sul secondo gradino del podio. Clement Desalle nella seconda manche non ha saputo replicare l’ottima performance della gara1e si è ritirato a pochi giri dalla fine.
Tra gli italiani Davide Guarneri ha chiuso con l’ottavo posto di manche ed assoluto.
Il GP d’Italia viene archiviato con la vittoria di Gautier Paulin il secondo posto di de Dycker davanti a Tony Cairoli che, comunque, conserva la tabella rossa di leader del Mondiale. Quello di Maggiora è stato un fine settima strepitoso, atteso da anni non ha deluso le aspettative delle migliaia di appassionati accorsi sul circuito. Ora tutti proiettano l’attenzione sulla prossima edizione che, sull’onda del successone di quest’edizione, potrebbe raggiungere altri numeri da record.
Il Mondiale ora si prende una pausa e ritornerà in pista il 30 giugno con il Gp di Svezia a Uddevalla. Cairoli e Philippaerts avranno il tempo di recuperare i problemi fisici, mentre Paulin dovrà riconfermare l’attuale, ottima, condizione. Il transalpino è motivatissimo e farà di tutto per insidiare la leadership di Cairoli nella classifica mondiale. Lo spettacolo entra adesso nel vivo, i valori in campo sono chiari e i giochi non sono ancora fatti, insomma lo show continua . . .