La VStrom Academy si pone l’obiettivo di formare i corsisti che potranno così sfruttare anche l’anima off-road della V-Strom, in tutta sicurezza.
Abbiamo preso parte alla VStrom Academy, consapevoli del fatto che ci sia sempre da imparare, ma anche con curiosità e voglia di metterci alla prova. Vi raccontiamo com’è andata.
Da sempre noi di Moto-OnTheRoad siamo forti sostenitori dei corsi di guida, che riteniamo fondamentali per godere la nostra passione a due ruote in condizioni di massima sicurezza, e quindi in maniera più appagante.
Il mercato delle moto da turismo che strizzano l’occhio all’off sta ottenendo un successo crescente, ma spesso chi acquista questo tipo di mezzi non si sente poi di affrontare in tranquillità strade bianche, ostacoli o terreni naturali. Stiamo ovviamente parlando di situazioni che rientrano nel “turismo”, non estreme, che però possono impensierire chi non ha mai affrontato fondi stradali di questo tipo.
Ma i corsi sono estremamente utili anche a chi ha già esperienza in off, perchè a volte ci si butta nelle situazioni e si affrontano a sentimento, magari riuscendo anche bene, ma conoscere la tecnica giusta accresce sia l’esperienza di guida che la sicurezza.
Ecco quindi che abbiamo preso parte alla VStrom Academy di cui vi riporteremo aspettative e sensazioni di una principiante e di un motociclista con una buona esperienza, il punto di vista di due tipologie di piloti molto diverse che, speriamo, possano tornarvi utile nel valutare la partecipazione ad un prossimo corso.
Nadia, alle prese con le prime esperienze in off.
Sono alle prime armi in fatto di off, easy off. Ho già partecipato ad eventi come il Romagna Twin e il Rally dell’Umbria che si svolgono su fondi naturali, ma li ho affrontati “a sentimento”, seguendo consigli dai più esperti ma anche con un pizzico di incoscienza, perchè a volte le cose si fanno un po’ complicate.
Ho quindi avvertito l’esigenza di partecipare ad un corso specifico per imparare la giusta tecnica che mi facesse sentire più sicura in modo da approcciarmi in maniera più consapevole a questo mondo, per poi divertirmi di più. Il questo caso poi ho avuto la possibilità di mettermi alla prova proprio con il modello di moto che possiedo, quindi la condizione ottimale.
Ho trovato la squadra della VStrom Academy molto organizzata, tutti sono stati molto disponibili e pronti a modellare la giornata in base alle diverse esigenze. Nel nostro caso le condizioni meteo sono state un pochino avverse, con momenti di pioggia e anche tanto fango sul percorso, quindi si è reso necessario riorganizzare le fasi di teoria, pratica e pause in modo da rendere la giornata più fruttuosa possibile.
Il mio principale obiettivo era quello di acquisire una posizione corretta in sella, convinta del fatto che posizionarsi bene sia il punto di partenza per trovare equilibrio, stabilità e quindi sensazione di sicurezza. L’istruttore Davide Degli Esposti, pluricampione di motocross e Istruttore Federale FMI, è stato molto incisivo e chiaro nella illustrazione della posizione di piedi gambe busto e braccia, spiegando come una postura scorretta influisca negativamente sugli equilibri della moto e correggendo ogni partecipante in aula in modo che fosse ben chiaro a tutti.
La fase teorica in aula non è stata troppo lunga e questo aspetto l’ho gradito molto: avendo solo una giornata a disposizione non vedevo l’ora di provare.
Arrivati al campo abbiamo trovato una situazione, come previsto, con molto fango. La condizione che personalmente temo di più, ma alla fine è stato un bene, diciamo che per me è stato ancora più formativo, una specie di terapia d’urto.
Davide ha richiamato la nostra attenzione sui punti più impegnativi spiegandoci come affrontarli e abbiamo cominciato a girare. Ognuno è stato invitato a provare con i suoi tempi, ad una velocità che gli consentisse di concentrarsi sulla corretta posizione spiegata in aula. Sul percorso erano dislocati gli altri membri della VStrom Academy, pronti a dare una mano e anche consigli di guida ai partecipanti. La sensazione è quella di non essere mai soli, costantemente si ha qualcuno che osserva e che interviene in caso di necessità.
In un contesto di sicurezza così, dopo i primi giri un po’ in apprensione, ci si può rilassare e iniziare a sperimentare un pochino, per sentire le reazioni della moto, e capire alcuni dettagli illustrati in aula. Di volta in volta il percorso veniva poi variato e inserite prove diverse.
Molto utili si sono rivelate le riprese video fatte costantemente durante gli esercizi, poi commentate insieme all’istruttore durante le pause di riposo, necessarie anche per riprendere fiato.
A fine giornata la stanchezza si è fatta sentire, e questo è il segnale che la giornata è stata produttiva. Si lavora molto. Nulla di troppo complicato, ma fare attenzione alla posizione di guida rimanendo concentrati su quello che si sta facendo mentre si percorre un terreno “insidioso”, non è come fare un giro tra amici.
Ho gradito molto il clima di tranquillità in cui si lavora, è subito chiaro che nessuno è lì per giudicare, bensì tutti son pronti a incoraggiare e dare consigli e anche a dispensare approvazioni per piccoli successi personali. Sembra di essere tra amici.
La sicurezza poi di essere in un campo di prova ha giocato un ruolo fondamentale, affrontare un fondo così scivoloso su una strada aperta al pubblico avrebbe aggiunto ansia a scapito dell’apprendimento.
Ora a me la fase di sperimentazione e consolidamento, perchè come alla fine di ogni corso è fondamentale esercitarsi, ma dopotutto questa è anche la fase che preferisco.
Amedeo, il tester di Moto-OnTheRoad.
Spesso noi tester o anche semplicemente motociclisti con esperienza, siamo abituati a guidare d’istinto, dando per scontato che il nostro modo di guidare sia quello corretto.
Proprio in questi ultimi anni, dopo aver abbandonato la guida e i test in pista, ho travato tantissima gratificazione nel mondo dell’off con prove e viaggi in sella soprattutto alle maxi-enduro.
Partecipare al corso, ha affinato le mie conoscenze tecniche sulla guida, ma anche messo in luce alcuni errori che facevo senza rendermene conto. Le prime nozioni in aula partono dalla posizione in sella, anzi, a dire il vero la sella in fuoristrada la si usa poco, quindi nella posizione in piedi. Come poggiare gli stivali sulle pedane, stringere con le ginocchia il serbatoio nel punto più stretto, come stendere le braccia ed impugnare le manopole e come mettere il sedere a “papera” durante la guida.
Tutte nozioni utilissime, soprattutto per chi deve muovere i primi passi in fuoristrada o su strade bianche, utili anche a chi come me è più abituato a guidare più veloce ma spesso supportato solo dall’esperienza.
Rinfrescare alcune nozioni è utile a tutti, anche ai più esperti. Le spiegazioni di Davide sono molto chiare, fondamentali per preparare il gruppo a quanto poi si andrà a fare sul campo di prova.
Sono due i modelli di moto messi a disposizione della scuola: Suzuki V-Strom 650 e 1000, ma devo dire che la prima è decisamente preferibile per peso e potenza.
Arrivati sul campo di prova, dopo un breve trasferimento stradale, la prima vera e divertente sorpresa: per giungere alla pista è stato necessario attraversare un tratto di fuoristrada con alcuni punti belli fangosi. I setti partecipanti, compagni di questo corso, non si sono intimoriti e aiutati dagli istruttori e organizzatori sono riusciti a raggiungere il campo di prova. Il numero massimo di 10 partecipanti per corso, lo ritengo un’ottima scelta e permette a Davide e al suo staff di seguire in maniera costante e rassicurante i corsisti.
Prima ancora di mettere le ruote sul tracciato, Davide invita tutti ad una perlustrazione a piedi, una sana abitudine frutto della sue esperienza da pilota, ma che è essenziale quando ci si avventura in percorsi che non si conoscono, per evitare di trovarsi in situazioni che possono risultare complicate.
Una volta in sella si inizia con i primi esercizi, quindi si iniziano affrontare tratti impervi, si cerca la giusta posizione in sella, cercando di mettere in pratica quando è stato spiegato, con correzioni immediate durante la guida.
Nel mio caso, ad esempio, pur riuscendo con dimestichezza ad affrontare tutte le insidie, la posizione dei piedi era errata, ma non me ne sono mai reso conto. I piedi erano leggermente larghi, soprattutto quello sinistro nella zona del cambio, e questo influiva, seppur in modo marginale, nello spostamento del peso del corpo in caso di cambi veloci di direzione della moto su rettilineo.
La mattina passa veloce, impegnandoci in vari esercizi, la maggior parte destinati a trovare la giusta posizione in sella, nel pomeriggio ci cimentiamo in prove finalizzate a trovare equilibrio in piedi, a capire l’influenza del corpo nello spingere sulle pedane, quindi facendo il classico slalom attraverso i birilli. E poi sguardo avanti, sempre, mai guardare troppo vicino alla ruota anteriore, ma cercare le asperità del terreno il più avanti possibile, in maniera tale da avere il tempo per decidere cosa fare.
L’istruttore a questo punto mi comunica che posso dismettere completamente gli ausili elettronici, potendo contare esclusivamente sulla mia padronanza del mezzo: quindi via controllo di trazione e ABS (eseguito da uno dei tecnici Suzuki). Tutto diventa più godibile, divertente e posso concentrarmi su come governare la moto senza aiuti esterni.
La V-Strom 650, si comporta molto bene, l’erogazione della potenza non è mai troppo brutale cosa che mi permette di poter gestire le derapate anche sul fango senza troppi problemi. La frenata senza ABS, mi consente anche qualche bel traverso per agevolare l’ingresso in curva, ovviamente utilizzando il freno posteriore.
Reputo questo corso veramente interessante, anche per quelli che hanno una buona esperienza di guida, perché tramite i continui esercizi, anche a bassa velocità, e le tempestive correzioni in alcuni atteggiamenti sbagliati, permette di acquisire ancora più sicurezza e padronanza del mezzo. Inoltre, cosa per nulla scontata, mi sono divertito e ho goduto dell’ottima compagnia di tutto il gruppo.
Si ringrazia Suzuki Italia.
Tutte le informazioni relative alla VStrom Academy sono disponibili a questo link.
d’accordissimo con Moto-OnTheRoad che i corsi sono utilissimi, tutti.
Peccato che i comuni mortali non possano permetterseli per la maggior parte delle volte.
O al max ne fai uno………e te lo fai bastare