Monte Kunětická

Viaggio nella Boemia orientale a caccia di castelli e tradizioni.

La Boemia orientale, così come tutto il territorio della Repubblica Ceca è costellata di manieri, torri e fortezze che ne rappresentano la cultura e ci permettono di attraversare i vari stili architettonici e artistici che arricchiscono questa nazione. Dal medioevo al rinascimento fino al barocco, ogni epoca, con la sua corrente artistica, ha lasciato traccia in questo Paese, rendendolo ricco e turisticamente molto interessante.

Il nostro percorso parte dal Castello di Monte Kunětická che si trova appena fuori dalla città di Pardubice, sulla cima di un colle, da cui domina la pianura del fiume Elba. Le ricerche archeologiche hanno dimostrato che questo edificio risale alla metà del 14 ° secolo; in passato questo maniero era molto più alto ma le continue estrazioni di roccia provocarono la frana della cava e la roccia sottostante sprofondò, fu quindi avviata una ristrutturazione dopo la prima guerra mondiale, ad opera dell’Associazione Museale di Pardubice, su progetto dall’architetto Dusan Jurkovic.

Castello di Monte Kunětická
Castello di Monte Kunětická nella Boemia Orientale

Il castello è una delle principali destinazioni turistiche della regione. Le sale ospitano delle mostre permanenti ma sono sfruttati anche per esposizioni temporanee e spesso gli spazi esterni e interni sono utilizzati per spettacoli, eventi teatrali e musicali e rievocazioni storiche.

Reperti archeologici
Reperti archeologici

Visitando le stanze del castello si ha la possibilità di vedere la sala dei cavalieri che contiene alcune copie di armi dell’epoca, la sala dei trofei di caccia in cui sono esposti degli animali imbalsamati e da cui si può ammirare la vista sulle colline boscose, una camera con una grande mappa storica sul pavimento che mostra un sistema di stagni non più in uso e sulla quale si può camminare indossando delle pantofole e, nelle cantine, trova spazio anche una modesta collezione di attrezzi di tortura.

Attrezzi da tortura
Attrezzi da tortura

Salendo i tanti gradini della scala che si trova nella torre di guardia, si raggiunge una posizione da cui si può godere di un panorama a 360° mentre nel sotterraneo del castello vale la pena visitare l’esposizione dei reperti archeologici. Particolare attenzione merita anche la cappella tardo-gotica di Santa Caterina.

Cappella Santa Caterina
Cappella Santa Caterina

A meno di 10 km, a Pardubice, segnaliamo il ristorante Na Stare Rybarne  Il locale è accogliente e, nella bella stagione, è possibile mangiare sulla terrazza direttamente sul fiume, oppure sui tavoli dalla parte del parco giochi per i più piccoli. Cibo ottimo.

Pardubice è il capoluogo della omonima regione della Repubblica Ceca e la sua piazza, Perštýnské náměstí, è il suo fulcro: circondata da case rinascimentali e da ristoranti e bar con distese all’aperto, la rendono un importante luogo per passeggiare e un notevole punto di aggregazione.

Perštýnské náměstí
Perštýnské náměstí – Pardubice – Boemia orientale

Ogni anno in questa città, la seconda Domenica di Ottobre, si svolge la Velká Pardubická, una delle corsa di cavalli ad ostacoli più difficili in Europa; la prima gara ha avuto luogo nel 1874 e nel corso degli anni il percorso della gara è stato cambiato più volte come anche gli ostacoli, soprattutto per garantire la sicurezza.

Ippodromo di Pardubice
Ippodromo di Pardubice


L’ippodromo si presenta come meraviglioso spazio verde, appena entrati si respira un’aria di festa unita alla voglia di vincere ma anche amore per i cavalli e per la natura. E’ un posto dove si può tifare per il fantino preferito mentre si passa una giornata con la propria famiglia e, tra una gara e l’altra, si fa un pic nic e si beve una birra in compagnia.

Vincitore della corsa
Vincitore della corsa

Insomma qui la competizione e la voglia di stare insieme all’aria aperta viaggiano di pari passo e la vista dei cavalli, veri protagonisti dell’evento, mentre superano gli ostacoli con rara eleganza, offre una grande emozione.

Seguendo il corso dell’Elba in direzione nord, dopo nemmeno un centinaio di km, giungiamo a Kuks, nella regione di Hradec Králové, per ammirare uno dei migliori esempi di stile barocco della Repubblica Ceca: l’ospedale.

Ospedale di Kuks
Ospedale di Kuks stile barocco – Boemia orientale

Verso la fine del ‘600 fu scoperta, nella Boemia orientale, lungo il fiume, una sorgente di acqua curativa; fu proprio in tale zona che il conte Špork, ebbe l’idea di realizzare un luogo di cura per i reduci della guerra ma che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto diventare soprattutto un centro termale con una fama al livello di quelli più rinomati in tutta la Boemia. Questa realizzazione divenne nota molto velocemente, sì per il suo sanatorio, ma in particolare per gli eventi mondani che vi si svolgevano come balli, spettacoli teatrali, battute di caccia e feste a base di vino che, in tali occasioni, scorreva come acqua.

Interni dell'ospedale
Interni dell’ospedale

Kuks fu molto più che un luogo di cura, fu un centro di vita sociale molto fiorente: in alcuni periodi la corte di Špork fu frequentata da artisti tra cui l’ incisore Michael Heinrich Rentz, l’architetto Giovanni Battista Aliprandi, e da uno dei più grandi scultori barocchi, Matthias Bernard Braun.

Molto è cambiato da allora e, nel corso dei secoli , molti monumenti che costituivano tutto il centro termale voluto da Spork, sono andati distrutti, ma Kuks rimane uno dei luoghi della Repubblica Ceca dove l’arte barocca si esprime al meglio: questo villaggio, popolato da tipiche casette di legno da una sponda del fiume Elba, è dominato da un complesso barocco sulla sponda opposta.

Il villaggio
Il villaggio di Kuks – Boemia Orientale

Le abitazioni, i bar e i ristoranti si trovano dove in origine era situata la località termale vera e propria, da qui un ponte di legno porta dritti al grandioso “ospedale” di Kuks. Questo complesso, con al suo interno la chiesa della Santissima Trinità e la farmacia, è la parte che colpisce il visitatore per la sua maestosità: si percorre il lungo viale che porta all’ingresso con il naso all’insù per ammirare l’architettura imponente mentre, avvicinandosi, si schierano davanti allo sguardo una serie di statue a grandezza naturale sia a destra che a sinistra della scalinata d’ingresso.

Questa galleria d’arte a cielo aperto è opera di Matyas Bernard Braun, considerato il “Michelangelo boemo”, ed in effetti i soggetti scaturiscono dalla pietra con una tale naturalezza che i corpi e gli animali scolpiti sembrano prendere vita.

Statue di Matyas Bernard Braun
Statue di Matyas Bernard Braun

Le creature di Matyas Bernard Braun sono la rappresentazione dei dodici Vizi e Virtù umani, gli esemplari originali sono però custoditi all’interno di una galleria e si possono ammirare durante la visita all’ospedale, mentre, quelle che ornano la grande terrazza sono delle copie.

La farmacia dell’ ospedale di Kuks ha avuto, e ha tutt’ora, un ruolo fondamentale nel progetto del conte Spork, ospita un’esposizione dedicata alla vita del fondatore di questo complesso e alla medicina ceca; quando ancora era in attività permetteva alle persone ricoverate nel sanatorio, di usufruire gratuitamente dei medicinali di cui necessitavano, ma anche gli esterni potevano avvalersi di tale opportunità, a patto che portassero in cambio erbe dei loro campi da utilizzare per la produzione di medicamenti.

Farmacia
Farmacia di Kuks

All’interno della farmacia si possono vedere, non solo i comuni farmaci, ma anche barattoli contenenti preparati di ogni sorta, spesso realizzati con ingredienti di provenienza inquietante: non stupitevi quindi se, curiosando tra gli scaffali, notate alcuni barattoli che contengono anche pozioni stranissime realizzate con sangue di drago, la polvere della testa di un impiccato o del fegato di lupo.

Dopo la visita all’ospedale di Kuks si torna ad attraversare l’Elba per dirigersi verso il parcheggio: salita la grossa scalinata consigliamo di fermarvi a mangiare al ristorante Baroque dove servono ottimi piatti, presentati con fantasia e con ingredienti selezionati. Ottime le zuppe.

Lasciamo il corso del fiume per dirigerci verso est fino quasi al confine con la Polonia, per arrivare a Nové Město nad Metují e ammirare il suo castello: lo troviamo in un angolo occidentale della piazza centrale del paese, la sua costruzione risale alle origini della città e nasce come un maniero in stile gotico a difesa dela città; a seguito di un incendio nel 1526 fu ristrutturato dai Pernštejns che gli conferirono un aspetto rinascimentale a metà del XVI secolo.

Castello Nové Město nad Metují
Castello Nové Město nad Metují

Successivamente, all’inizio del ‘900, un ricco industriale, proprietario di una fabbrica tessile, J. Bartoň, lo comprò per realizzarne la residenza per la propria famiglia. Così, per esibire il proprio status sociale, ma anche per dare lustro alla Repubblica Cecoslovacca, si avvalse di artisti dell’epoca (Dušan Jurkovič e Pavel Janák) per trasformarlo in una struttura moderna completa di nuove tecnologie quali condotte idriche, riscaldamento, impianti elettrici, telefoni e ascensori.

Gli interni dell’edificio furono riprogettati e arredati con mobili moderni per renderli confortevoli e furono decorati da importanti artisti cechi secondo i dettami degli stili: liberty, art déco, cubismo e stile funzionale.

Interni del Castello
Interni del Castello

Ciò che rende affascinante la visita di questo castello, molto diverso da tutti gli altri per le sue decorazioni interne, è l’atmosfera forse un po’ decadente, ma che gli conferisce un carattere tutto particolare in cui vale la pena immergersi: le tappezzerie, i soffitti, i tendaggi e il mobilio, ma anche le decorazioni e i soprammobili che ornano le stanze, insomma tutto contribuisce a far sì che questa esperienza rimanga impressa a lungo nei ricordi di chi vi entra.

Da Nové Město nad Metují, in direzione sud, a circa 30 km, si raggiunge il Castello Castolovice. Nasce nel XIII secolo come una fortezza in mezzo alle paludi ma quando divenne proprietà dei signori di Pernestejn fu trascurata fino a deteriorarsi e a perdere ogni capacità difensiva. Negli anni dal 1588 al 1615 Jan Bedrich di Offerdorff e della moglie Margaret di Donin diventarono proprietari ed edificarono, sui resti della fortezza, un castello rinascimentale. Dopo essere divenuto proprietà dei conti di Czenin per 10 anni, l’edificio entrò in possesso degli Stenberg, che ebbero un ruolo fondamentale nella storia culturale e politica boema.

Castello di Castolovice
Castello di Castolovice

Gli Sternberg, furono appassionati d’arte e di scienza, infatti la villa ospita una cospicua collezione di quadri, tra cui opere originali di famosi pittori europei quali Karel Škréta, Lucas van Valckenborg e J. H. Schonfeld e alcuni di ritratti dei re di Boemia. Le tele più preziose decorano la Sala della Carta da parati e il Salotto dei fumatori.

Camminando attraverso le 20 sale e i corridoi del castello si perde quasi il senso dell’orientamento, tanto si viene presi dalla visione dei numerosi salotti tutti arredati con estrema cura in diversi stili storici, dal Rinascimento al Biedermeier, rendendo evidente come il passare degli anni, anzi, dei secoli, tramutasse il gusto dell’arredamento e delle decorazioni ; non bisogna però dimenticare di alzare lo sguardo verso il soffitto delle stanze, si correrebbe il rischio di non ammirare gli splendidi soffitti decorati.

Interni del Castello di Castolovice
Interni del Castello di Castolovice – Boemia orientale

Gli Sternberg, eccetto nel periodo dell’occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale, rimasero proprietari fino a quando, nel 1948, l’edificio non gli venne confiscato dallo Stato e Leopold Sternberg e la moglie Cecilia, con la figlia Diana, emigrarono negli Stati Uniti.

Diana Phipps Stenberg si è vista restituire il castello solo nel 1992, dopo aver vissuto tra Europa e Stati Uniti, occupandosi di architettura di interni e di arredamento, attività che le ha consentito di scegliere con cura e gusto gli elementi d’arredo e che permette al visitatore di respirare l’atmosfera del tempo. Riaprendo il Castello al pubblico, la proprietaria, spera ora di riportarlo allo splendore originario rendendo così omaggio alla sua famiglia che, per ben due volte, dopo essere stati cacciata, lo ricostruì.

Vista sul giardino
Vista sul giardino

Il parco del castello di Castolovice, in stile inglese, vanta una estensione di oltre quaranta ettari e passeggiare attraverso le stradine della tenuta è la naturale prosecuzione della visita degli splendini interni. Ogni angolo è popolato di alberi secolari, fiori e panchine su cui rilassarsi e godere appieno del panorama, durante l’autunno poi, qui come in ogni angolo della Boemia orientale, anche le foglie degli alberi assumono delle splendide sfumature dal giallo al rosso acceso che regalano a questo posto un aspetto pieno di romanticismo.

E’ abbastanza evidente che la proprietaria del castello sia amante fiori e animali, per questo si dedica fortemente alla cura del verde e ha anche creato, all’interno del parco, un mini zoo: il suo obiettivo è quello di creare un “petting zoo” cioè un luogo in cui i bambini possano entrare in contatto e osservare vari tipi di animali domestici ed esotici che popolano racconti e libri di favole.

Viottolo
Viottolo

Si ringrazia:

Ente Nazionale Ceco per il Turismo

https://www.czechtourism.com/it/home/

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