Scoperte per caso solamente quarant’anni fa
testo Barbara Goio
foto Barbara Goio, Paola Bettineschi
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Fuori dai sentieri più conosciuti, sedotti dai saliscendi e sorpresi da strade libere dal traffico, in un paesaggio collinare e rurale che mai ti aspetteresti in Austria: queste le caratteristiche di un viaggio in Stiria. Storicamente è una delle aree più povere della regione, ma proprio per questo ancora legata ad uno stile di vita regolato dai ritmi della natura e fortemente condizionato dall’amore per la terra ed i suoi prodotti.
Castelli medievali, bellissime città, degustazioni di prodotti inusuali e le splendide Terme di Loipersdorf, sono i protagonisti di un girovagare all’insegna del benessere, liberi di macinare chilometri e trovare poi momenti di profondo recupero delle energie.
Raggiungere questa zona partendo a esempio da Milano, richiede un viaggio di circa 750 chilometriLa strada più diretta consiste nel percorrere la A4 fino a Palmanova, e da qui tuffarsi a nord verso Tarvisio, Villach e Graz, ma una gradevole variazione consiste nel lasciare la Pianura Padana già a Peschiera e con la bretellina di Affi puntare subito verso le Alpi, da attraversare in Alta Val Pusteria per poi raggiungere Villach e da lì proseguire verso Graz, anche per evitare le tante gallerie del Tarvisiano, ma è il meteo naturalmente a consigliare l’itinerario che dia più soddisfazione. Da ricordarsi la Vignette, il bollino adesivo che serve per pagare l’autostrada.
In Stiria, soprannominata per il suo clima particolarmente soleggiato e mite la “Toscana austriaca”, la vita è lenta e ricca di sorprese. Prime tra tutte le Terme di Loipersdorf -Fürstenfeld: scoperte per caso quarant’anni fa da un gruppo di geologi che stavano perforando il terreno alla ricerca del petrolio e che, all’inizio restarono molto delusi nel vedere uscire dalla terra questa acqua caldissima e ricca di minerali.
A qualcuno però venne l’idea di raccoglierla in un mastello (Schaffel) e poi in vere e proprie piscine, inaugurate nel 1978. Da allora è stato un crescendo, interrotto solo da un incendio che nel 1983 costrinse a ricostruire le terme con criteri ancora più moderni: in trent’anni, da una fattoria di 70 mq si è arrivati all’attuale mega-complesso sviluppato su una superficie vastissima, suddivisa nell’aerea “Terme da vivere” che oltre a 21 piscine e 9 saune offre Acquafun, Baby Beach e Acquapark, e l’area “Il mio Schaffelbad” che ospita 14 piscine, 14 saune ed persino una biblioteca.
Al centro di tutto l’acqua ricchissima di sali (supera del 650 % il valore minimo stabilito perché un’acqua possa essere chiamata termale) e benefica per tutta una serie di malanni, dal mal di schiena ai reumatismi ai dolori articolari, ideale per ritemprare chi ha trascorso ore in sella. “Noi non vogliamo che questo sia considerato un luogo di cura, ma di divertimento”, spiega con entusiasmo Wolfgang Wieser, il carismatico direttore generale, fisico sportivo e italiano quasi perfetto, frutto di anni di lavoro in Italia. È tutto il contrario di un manager come di solito viene immaginato, e ha dalla sua un grande calore umano e sincera disponibilità. Anche se i numeri della struttura fanno spavento: 600 mila pernottamenti l’anno. La curiosità di queste terme è il fatto di essere direttamente collegata a cinque alberghi che le fanno da corona, buona parte dei quali munito di parcheggio coperto, ed è quindi possibile vivere tutta la giornata in accappatoio (fornito dall’hotel) e anche questo, quando si tratta di ridurre i bagagli al minimo, fa la differenza.
Scivoli anche estremi, un’ampia piscina calda e salata all’aperto con giochi d’acqua, diverse aree dedicate alla sauna (queste da fare senza costume), la grotta con il sale antico dell’Himalaya ed una avveniristica sala di meditazione (Sfera Alpha), sono solo alcune delle tantissime attrazioni da scoprire senza fretta. Quando cala la notte, le piscine sono ancora più suggestive. In estate è aperta anche l’area esterna con piscina caraibica e piscina con le onde. Inoltre, il primo venerdì del mese le saune restano aperte fino a tardi, ed è un piacere starsene immersi nell’acqua calda a guardare la luna accompagnati dal suono di una chitarra. Per i veri appassionati sono previsti Aufguss (bagni di vapore) a orari fissi nella grande sauna che costeggia un piccolo lago naturale: naturalmente il fine settimana è meglio prenotare per tempo perché c’è un tetto massimo di ingressi. È tutto molto organizzato: non per niente sono austriaci!
Fino a marzo gli alberghi offrono pacchetti 3+1, e ogni informazione è disponibile sul sito in italiano (it.loipersdorf.at). Chi vuole viaggiare con un budget più ridotto può fermarsi in alcune Gasthof appena fuori dalle Terme che propongono notti sui 25 euro a testa, o in camere private a 15-18 euro a testa a notte (anche queste info sono disponibili sul sito). Il ristorante interno, disegnato da Matteo Thun (lo stesso che ha pianificato le Terme di Merano), offre solo prodotti freschi e a km zero.
Pieni d’energia positiva (a poche centinaia di metri dalle Terme c’è anche una collinetta con dei dolmen che, si dice, abbiano potere rinvigorente), ci si può mettere in moto verso il Castello di Riegersburg, fortezza medievale che sorge su una collina di basalto, il resto di un vecchio vulcano, attorniata da vigneti. La fortezza è di proprietà della famiglia dei Principi di Liecthenstein ed è stato l’ultimo baluardo dell’Europa quando il confine ottomano era ad appena una ventina di chilometri. La vista è magnifica e vale senz’altro una sosta.
Pochi chilometri ad ovest, a Bergl si trova una fabbrica di cioccolata che ricorda moltissimo quella dell’omonimo film, a sua volta tratto dall’ottimo libro di Roald Dahl: il proprietario si chiama Josef Zotter ed è l’unico cioccolataio in Europa che inizi la produzione usando i veri semi di cacao, prodotti in maniera equosolidale, e che ogni giorno si inventa gli aromi più strani ed evocativi, da quelli più assurdi ai gusti più esotici. Vengono organizzati dei tour con degustazione di cioccolata e una visita a tutta la zona parco: info sul sito www.zotter.at
Prima di rientrare alle Terme, magari percorrendo la strada più a sud, si può raggiungere un prosciuttificio che si vanta di produrre il miglior prosciutto crudo dell’Austria. L’azienda Vulcano, che si trova ad Auerbach, una decina di chilometri in direzione nord ovest, nasce dall’idea che maiali felici fanno salumi buoni e per questo si pone come una specie di beauty farm per maiali. Il prodotto in effetti è di ottima qualità, l’idea molto innovativa e il marketing davvero sorprendente, ma resta la consapevolezza che i maiali di sicuro non sono contenti di finire nel piatto (www.vulcano.at).
Il rientro alla base può dunque seguire un tratto del fiume Raab: la strada è un piacere, un dolce saliscendi con curve ritmate, e il paesaggio che alterna boschi di latifoglie a campi di zucche, l’altro prodotto principe della Stiria. A Fehring si trova uno dei più antichi mulini ad acqua della zona, il Berghofer, dove ancora adesso si produce l’olio di semi di zucca, una miniera di preziosi nutrienti dal sapore lievemente tostato. Questo olio da usare esclusivamente a crudo, ha molte benefiche proprietà e ogni litro richiede la distruzione di circa 40 zucche di 5 o 6 chili. A gestire il mulino, tre sorelle e la madre, orgogliose di una tradizione vecchia di secoli (www.berghofer-muehle.at).
È tempo di un aperitivo, con il tipico vino Uhudler, un rosato che assomiglia al fragolino, e di assaggiare i menù stagionali proposti dalle diverse trattorie: il Thermen Heuriger è ad un quarto d’ora a piedi dal complesso termale e ha una bella varietà di ottima carne e verdure, favolose Wiener Schnitzel, sanguinacci, formaggi freschi e tipici fagioli giganti. Da qui si gode la vista delle Terme dall’alto, un momento di relax prima di fermarci a Graz sulla via del ritorno. È questa una splendida cittadina in cui le piazzette medievali si alternano a scorci futuristici in un Mischung sorprendente, un po’ come l’anima austriaca ancorata al passato ma proiettata verso l’innovazione.
La strada ha ancora belle sensazioni da dare, prima di affrontare il lungo rientro in Italia, magari con in tasca una tavoletta di cioccolato o semi di zucca pralinati per affrontare i momenti più duri.
DOVE DORMIRE
Hotel Loipersdorf Spa and Conference****
Schaffelbadstraße 219, 8282 Loipersdorf
Tel:+43 33 82 / 20 000 – http://www.loipersdorfhotel.com
DOVE MANGIARE
Thermen Heuriger Wagner
Loipersdorf 155, 8282 Loipersdorf
Tel. 03382/8251 – http://en.loipersdorf.at/wagners-wine-tavern_62_8.htm
DA VISITARE
Prosciuttificio Vulcano
Eggreith 26, 8330 Auer Bach
Tel: +43 3114 2151 – http://www.vulcano.at/
Mulino Berghofer
Bahnhofstrasse 25, A-8350 Fehring
Tel: +43-3155-2222-0 – http://www.berghofer-muehle.at/
Si ringrazia:
Sabrina Talarico e Elena Cogo di Studio Eidos