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Stiria On The Road

testo Marco Ronzoni foto Paola Bettineschi

La dritta e monotona autostrada che dall’Italia ci porta direttamente in Austria si anima di piacevoli panorami ed inizia a contorcersi in dolci curve solo oltre Udine. Oltrepassiamo l’invisibile linea di frontiera appena oltre Tarvisio. Solo i cartelli stradali in lingua tedesca ci ricordano di aver espatriato.

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Procedendo verso est la strada diventa sempre più bella grazie alle caratteristiche geologiche della regione, continuo alternarsi di colline, valli, boschi, pascoli e vigneti. Avendo tempo a disposizione vale la pena lasciare la comoda e diretta autostrada per esplorare strade secondarie alternative ma stavolta il nostro tempo è misurato e quindi puntiamo dritti verso Graz, capoluogo della Stiria.

Troviamo alloggio all’Amedia Hotel, un’ottima soluzione a poche fermate di tram dal centro città, e ci inoltriamo subito nel suo poliedrico cuore. E’ ora di pranzo e ci concediamo volentieri il ristorante Keller all’interno del Landhaus, edifico rinascimentale sede del Parlamento Regionale e del Landeszeughaus, l’armeria più grande del mondo.

Graz e le sue bellezze sono già a portata di mano. Siamo a pochi passi dal Dom, la cattedrale, dal Rathaus, il municipio e dalla Gemaltes Haus, la casa dipinta in Herrengasse.

Il centro storico della città, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. è un’enorme isola pedonale attraversata da un funzionale servizio pubblico. Ampi viali ricolmi di storia si lasciano percorrere serenamente da tram multicolori mentre cortili medioevali convivono con negozi e locali alla moda affollati da giovani in bicicletta. Graz si mostra immediatamente come una città affascinante, pregna d’arte, cultura, ed architettura, nella quale si fondono armoniosamente passato e futuro, classicismo ed innovazione, barocco e modernità.

Incontriamo l’esempio più evidente e sorprendente nell’incredibile Kunsthaus, sede del Museo d’Arte Moderna cittadino. L’”alieno”, come viene comunemente chiamato dai Grazesi, è una morbida struttura futuristica rivestita da un manto sintetico blu cobalto, sofficemente adagiata tra rigidi edifici in stile dai tetti di tegole rosse. E’ affacciato dal 2003 sulle rive del Mur, il fiume che attraversa la città, nei pressi della Murinsel, un’isola galleggiante d’acciaio sede di un teatro all’aperto, aggrappata alle alte sponde del fiume tramite due passerelle.

Le due strutture ci appaiono in forte contrasto allo skyline dominato dal colle dello Schlossberg, sede di una fortezza inespugnabile della quale rimangono unicamente la Torre Campanaria e la Torre dell’Orologio, testimonianze del pesante tributo pagato a Napoleone che, deluso dall’insuccesso dei suoi assalti, volle che la fortificazione fosse abbattuta. I Grazesi pagarono per la salvezza delle Torri come gesto di attaccamento alla città e da allora esse li ricambiano offrendosi loro come simboli.

Lo Schlossberg può essere raggiunto in tre modi: con una funicolare panoramica, con un ascensore di vetro inserito nella roccia o lungo gli innumerevoli gradini della grande scalinata. Purtroppo non in moto…

E’ ora di lasciare la bella Graz ed attivare i nostri sensi per gustare dapprima l’intera Regione e poi abbandonarci ai piaceri delle sue Terme. Abbandoniamo quindi il capoluogo per inoltrarci in moto nel cuore della Stiria. Dopo pochi chilometri facciamo tappa presso il Castello di Eggenberg, fiabesco maniero del XVII secolo inserito in un gigantesco parco con alberi secolari, siepi, giardini e pavoni.

E’ il castello barocco più famoso ed importante della Regione e merita sicuramente una visita.

Un progetto cosmico regola le sue stanze, le sue aperture ed i suoi particolari, come le 365 finestre, i 24 saloni del “Piano Nobile”, le 52 porte che si affacciano sulla corte interna, gli affreschi raffiguranti pianeti e divinità romaniche ad esse associate. Straordinario esempio di conservazione e cura, custodisce preziosi arazzi, manufatti ed arredi, sopravvissuti intatti a guerre ed occupazioni.

Il nostro itinerario ci porta poi a godere dei piaceri della guida sulle sinuose strade tra il verde che si protende verso i confini con Ungheria e Slovenia, diretti verso la zona termale di Loipersdorf. I prati sono curati come campi da golf, i vigneti sembrano giardini zen nei quali un enorme rastrello ha ordinatamente disposto i filari, i boschi svettano regolari con le alte chiome pettinate. Muoverci in moto ci permette di entrare in contatto con i profumi e gli odori della terra, per sentirci ancora più immersi in essa. Si alternano la resina dei boschi, il concime delle fattorie, i fiori della tarda primavera, la pioggia sull’asfalto.

Sono molte le alternative che si possono percorrere nella Regione ed altrettante le opportunità di soffermarsi in luoghi di interesse storico, religioso, culturale, naturalistico, sportivo ed artigianale, pronti per essere scoperti anche vagando senza una meta precisa, guidati dalla curiosità e dall’istinto.

Noi puntiamo verso Loipersdorf sfiorando il maniero di Riegesburg che troneggia sul cono di un antico vulcano nei pressi di Feldbach lungo la “Strada dei Castelli”, particolare itinerario nella storia e nell’architettura stiriana arricchita da oltre 20 imponenti costruzioni medievali, alcune delle quali tuttora abitate.

Ci troviamo in una Regione generosa ed orgogliosa dei propri tesori, soprattutto i grandi sapori della terra. Qui tutto è genuino e stagionale ed è frutto della produzione locale. Il vino bianco, profumato e fruttato, accompagna quasi tutti i piatti della cucina regionale, ricca di verdure di ogni genere, carni saporite, pesce di fiume e lago. Siamo nella stagione degli asparagi e dei fagioli giganti e molti piatti ruotano intorno a questi due gustosi prodotti. Denominatore comune è l’olio di semi di zucca, dal colore verde scuro e dal particolare sapore che lo lega ad ogni pietanza, dolce o salata, dall’antipasto al dessert. Una sosta particolarmente gradita ci ha permesso di apprezzare la cucina di Hans Peter Fink, uno dei più famosi chef d’Austria, ritiratosi in questo luogo di pace per offrire ottimo cibo e preziosi vini presso il suo ristorante e particolarissime delikatessen di frutta e verdura nel suo mini shop. Avvicinandoci a Loipersdorf incontriamo un altro locale degno di nota: è il Riegler’s Buschenschank, tipica locanda della regione dove la famiglia proprietaria offre ai clienti i prodotti di propria produzione. Piatto tipico è il “Brettljause”, affettati misti serviti con rafano, companatico spalmabile e pane nero.

Il grande complesso delle Terme di Loipersdorf si mostra nella sua vastità appena scavallata l’ultima collina. E’ davvero smisurato ed ancora in grande crescita. Saremo ospiti del Thermenhotel Stoiser, uno dei cinque hotel che incorniciano le molteplici strutture del centro, vero e proprio villaggio del benessere. La sua accoglienza sembra fatta a misura dei motociclisti, sempre alle prese con i ridotti spazi delle borse da viaggio.

Ci accorgiamo immediatamente che l’ambiente non ostenta formalità, nonostante sia di livello piuttosto alto. Gli ospiti girano tra le strutture avvolti da candidi accappatoi e da morbide spugne messi a disposizione dall’Hotel e le sale da pranzo non richiedono giacca e cravatta…. Il nostro abbigliamento “minimal” sarà più che sufficiente. Non perdiamo tempo per esplorare i servizi offerti dalla struttura, in cerca del relax che ci meritiamo dopo tanti chilometri.

Tutto è direttamente collegato alle hall degli Hotel. Una grande “laguna delle terme” è il caldo cuore del complesso, al quale sono collegati a più livelli tutti i vari spazi tematici esterni ed interni dedicati alla cura ed alla salute. Non mancano aree riservate ai naturisti, ai bambini o al semplice svago. Straordinario il convivere di ambienti di totale relax con altri di puro divertimento. E’ una struttura in continuo divenire, trainata dall’appassionata intraprendenza del suo Mega-Direttore, Wolfgang Wieser che abbiamo avuto il piacere di conoscere. Si onora dei maggiori riconoscimenti internazionali per la qualità e l’offerta dei servizi e ci mettiamo poco a accorgerci che sono meritati.

Dopo un’intera giornata di tranquillità, il nostro breve viaggio in Stiria sta per concludersi. Rigenerati e desiderosi di riprendere a guidare, ci avviamo sulla via del ritorno, cercando e concedendoci percorsi alternativi che ritardino il momento di lasciare questo piccolo angolo d’Europa.

La Stiria continua così ancora per un pò ad appagare la nostra voglia di curve e a riempire i nostri occhi di paesaggi straordinariamente belli mentre ci avviciniamo all’Italia.

L’ITINERARIO

E’ possibile raggiungere Graz in due modi. Il primo entrando in Austria da sud-ovest via Venezia, Udine, Tarvisio, Villach e Klagenfut. Il secondo, più lungo di una ventina di chilometri, arrivandovi da sud attraverso la Slovenia via Trieste, Ljubljana e Maribor.

Entrambi i Paesi richiedono la Vignetta autostradale, assolutamente necessaria per evitare sanzioni salatissime. In Austria dieci giorni di transito per le motociclette costano 4,50 € mentre due mesi 11.50 €. Il bollino, acquistabile presso la prima stazione di sosta che si incontra in territorio austriaco, deve essere incollato in modo ben visibile su una parte della moto dalla quale non possa essere rimosso. In caso contrario le sanzioni vanno da 300 a 3.000 €.

Dal 1° luglio 2008 anche in Slovenia il bollino autostradale è stato reso obbligatorio per circolare su autostrade, strade a scorrimento velocee sulla tangenziale di Ljubljana. Per le moto costa € 7.50 per 7 giorni o € 25.00 per sei mesi. Le vignette sono in vendita presso i distributori di benzina della Slovenia e dei Paesi confinanti nonché presso le filiali dell’Associazione Automobilistica Slovena (AMZS) e dei Club automobilistici delle altre Nazioni, negli Uffici Postali ed in alcune edicole. Per l’uso dell’autostrada senza il bollino è prevista una sanzione da 300 a 800 Euro.

 

Mangiare e dormire

FESTIVAL E MANIFESTAZIONI IN GRAZ:

Altre info

http://www.graztourismus.at (anche in italiano)

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