Con gli amici di Moto Perpetuo al Sicily Coast to Coast 2021. Un viaggio tra le culture millenarie nel cuore della Sicilia.
Un po’ per la comune collaborazione con quelli della MotoMappa, un po’ per la recensione del suo “Sicilia segreta in moto”, avevamo avuto modo di conoscere virtualmente il grande, in tutti i sensi, Francesco Corrado Perricone, appassionato e colto motociclista innamorato della sua terra. Così quando si è presentata l’occasione di partecipare al Sicily Coast to Coast 2021, organizzato dal suo gruppo facebook Moto Perpetuo – Community in Moto, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione.
Grandi Navi Veloci
La filosofia dei loro tour è leggermente diversa da quella a cui siamo abituati noi frequentatori di passi appenninici tutti curve e saponette: “Non ci interessa andare a prendere un caffè a Taormina – ci dice Corrado – preferiamo portarvi e farvi conoscere luoghi carichi di storia, immergerci nelle culture millenarie di antichi popoli, far sì che alla fine del viaggio vi rimanga qualcosa negli occhi e nel cuore”. E in questo senso ecco che più che la strada il vero obbiettivo è la meta. Per questo Sicily Coast to Coast 2021 la morfologia del territorio non consentiva grandi fantasie, i trasferimenti sono scorsi veloci su statali e autostrade dritte come fusi (per quanto gratuite e ben tenute, attenzione solo alla grande distanza tra una stazione di servizio e l’altra), e non a caso la ventina di moto presenti erano quasi tutte macinachilometri con tris di valigie.
Archeologia industriale
Appuntamento a Catania quindi, dove noi, provenienti da Ragusa, arriviamo non prima di aver fatto una sosta presso la Cunziria, la conceria, in località Vizzini, un borgo risalente al ‘700 un tempo abitato da una cinquantina di famiglie dedite alla concia delle pelli. Uno di quei siti di archeologia industriale tanto affascinanti quanto un po’ inquietanti, se vi capita di percorrere la RG – CT prendetevi una mezzora per una visita.
Sicily Coast to Coast 2021
Da Catania gas a martello (ok, a velocità codice ovviamente) fino a Valderice, base per le varie escursioni previste. Per esempio a Erice per gli amanti della storia, o a San Teodoro per quelli del mare cristallino, o alle varie cantine per quelli dei vitigni, ma soprattutto alla riserva dello Stagnone di Marsala, tra saline, mulini a vento, e gita in battello presso quella meraviglia archeologica che è l’Isola di Mozia. Ah, se mai aveste delle reminescenze scolastiche sappiate che siamo nel bel mezzo del teatro della Prima Guerra Punica.
La Rotta dei Fenici
L’Istituto Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa è un progetto che si propone di valorizzare il patrimonio culturale, naturale e paesaggistico attraverso collaborazioni con città, imprese e istituzioni, e perché no gruppi mototuristici tipo Moto Perpetuo. Di questi particolari itinerari fanno parte il Cammino di Santiago di Compostela e la Via Francigena per intenderci, oltre ad altri 38, e dal 2003 anche la Rotta dei Fenici, cioè la connessione delle grandi direttrici nautiche che fin dal XII secolo a.c. furono utilizzate da antiche civiltà quali vie di comunicazione commerciali e culturali nel Mediterraneo.
Isola di Mozia
E’ piccola piccola e se ne può percorrere il periplo in poco tempo, ma da non perdere la visita al Museo Whitaker, dal nome del lord inglese che acquistò l’isola (tuttora proprietà privata) e che per primo fece eseguire gli scavi sull’isola. Manufatti, armi, urne funerarie, un’infinità di gioielli e vasellame per cosmesi (ah… le donne!), ma soprattutto una incredibile statua raffigurante un giovane, forse un magistrato, dalle fattezze e dalla posa decisamente ambigue, e vestito di una leggerissima quasi trasparente tunica. Due millenni prima del Cristo Velato di Sanmartino, per dire.
Là dove il tempo si è fermato
Il giorno seguente la nostra Rotta dei Fenici, fulcro del Sicily Coast to Coast 2021, punta verso sud, e grazie alla collaborazione di cui sopra ci troviamo col direttore Antonio Barone e la sua collaboratrice Barbara in un sito archeologico unico al mondo: le Cave di Cusa.
Lì si estraeva la pietra calcare che serviva per l’abitato e i templi della vicina Selinunte, e lo si faceva con tecniche che è possibile conoscere e vedere e capire nel dettaglio. Incisioni circolari nella roccia, allargamenti concentrici verso l’esterno, e distacco del blocchi con dei cunei di legno che venivano bagnati per farli rigonfiare. E sappiamo tutto ciò perché qui, un infausto giorno del 409 a.c. il tempo si è fermato.
I lavori e la vita delle persone procedevano come al solito quando all’improvviso apparve all’orizzonte una immensa distesa di navi cartaginesi le cui intenzioni avevano ben poco di amichevole. Letteralmente da un momento all’altro la cava fu abbandonata dalle maestranze in fuga, lasciando sul campo capitelli appena abbozzati, blocchi in fase di lavorazione e parti di colonnato pronte per il trasporto.
Selinunte
Dodici chilometri più avanti c’è il parco archeologico di Selinunte, il più esteso d’Europa, coi suoi templi in parte restaurati e rieretti, in parte ancora ridotti a cumuli di rovine dovute alle distruzioni dei cartaginesi, dei terremoti, e anche a secoli di incuria. E camminando tra quelle che furono abitazioni e luoghi di aggregazione brulicanti di umanità, ci rendiamo conto di quanto niente, ma proprio niente sia eterno, se anche civiltà così evolute e potenti sono incappate i rapidi e devastanti declini.
Appuntamento al prossimo anno
Saluti e baci di fronte a gelati e granite, e poi rientro a Ragusa stavolta lungo la costa sud, passando dalla Valle dei Templi di Agrigento e dalla Scala dei Turchi, scusate se è poco. Il Sicily Coast to Coast 2021 avrebbe previsto anche un’ulteriore gita in barca verso le isole di Favignana e Levanzo, ma il giorno previsto le condizioni del mare erano di quelle da far rivoltare più di uno stomaco, allora il buon Corrado ha deciso che la inserirà nell’edizione 2022. Il che significa che dovremo fare il sacrificio di tornare anche l’anno prossimo, oh che peccato, uh che disdetta!
Grazie a Francesco Corrado Perricone per la disponibilità e la competenza nel raccontare la storia della sua terra.
Grazie agli amici di Moto Perpetuo – Community in Moto per la compagnia e l’utilizzo di alcune foto
(https://www.facebook.com/groups/1833413993653289)
Grazie a Hotel Baglio Santacroce di Valderice per l’accoglienza, spettacolare la rianata, particolare pizza trapanese, però non guasterebbe giusto un po’ di attenzione in più alla qualità delle bevande a colazione (trattasi di critica costruttiva eh)
(https://www.bagliosantacroce.it/it)
Grazie a Kappa per la borsa impermeabile da 50 litri e a Nolan per il nuovo casco modulare N90/3.
(https://www.kappamoto.com https://www.nolan.it/)
Grazie a Fabrizio Tumino titolare di Motoperformance a Ragusa per averci messo a disposizione una bellissima Guzzi V85 TT.
(https://www.motoperformance.it)