Una piccola regione ricca di bellezza artistica, ambientale e gastronomica. Non ultima quella umana. Il nostro viaggio nel Molise in moto
È la cenerentola fra le regioni italiane e anche se non è la più piccola è forse quella meno conosciuta. Stiamo parlando del Molise, territorio amministrativamente accorpato per lungo tempo all’Abruzzo, che sta faticosamente cercando di assumere una sua autonomia, soprattutto nella percezione dei connazionali, che scherzosamente si interrogano “se esiste”. Ma il Molise, come Cenerentola, ha in sé la potenzialità per diventare territorio principe per un turismo lento e attento. Un turismo di persone che vadano oltre la scelta del breve e bellissimo tratto costiero, per scoprire le tante meraviglie dell’interno. Nell’azione virtuosa di un turismo alternativo a quello di massa, ci sono tanti molisani che si stanno impegnando ed anche diverse persone provenienti da regioni del nord e del sud, innamoratisi di questo incredibile territorio. Di tutta la bellezza che abbiamo visto nel nostro giro del Molise in moto, quella che ci ha colpito di più è stata quella umana.
Come se la forza di genti che hanno abbandonato per necessità questa terra, si fosse riversata in loro, fornendogli tenacia e determinazione, senza perdere la caratteristica predominante: la gentilezza. Ecco, il Molise è un territorio gentile. Gentile nelle sue colline, nelle sue spiagge, nei borghi, nel cibo e ovviamente nella gente, sempre sorridente, sempre disponibile, anche alla battuta scherzosa.
Termoli, un gioiello sul mare
Il nostro piccolo itinerario di scoperta del Molise in moto comincia da Termoli, cittadina costiera della provincia di Campobasso. Termoli, caratterizzata dal bellissimo Borgo Antico, si è sviluppata in diversi quartieri dove gli scempi edilizi degli anni ’60 e ’70 sono rari.
Il piccolo colle rivolto al mare su cui si sviluppa il Borgo Antico, è dominato da Castello Svevo, vero e proprio simbolo della città. Gran parte del Borgo Antico ha un camminamento esterno che volge al mare, regalando bellissime vedute verso la costa abruzzese e il massiccio della Majella.
Questa parte di Termoli è fatta di stradine e vicoli che offrono scorci che lasciano spesso intravvedere il mare. Così è anche per il vicolo più stretto d’Italia, percorribile solo se si è sufficientemente magri e camminando di traverso. Nel Borgo Antico la piazza più importante è quella della Cattedrale, punto di incontro dove i bar e i ristoranti offrono vitalità fino a tarda notte. La Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, bellissima e millenaria struttura in stile romanico, è divisa in tre navate e conserva le spoglie di due santi.
Fuori dal Borgo Antico la strada dello “struscio” e dello shopping è il Corso. Questo, costellato dai bei lampioni liberty e dalle tante vetrine, si specchia nel non lontano mare azzurro.
Alla ricerca di bontà alimentari
Ci siamo quindi spostati all’interno, alla ricerca di quelle eccellenze produttive che costituiscono la base per uno sviluppo turistico del Molise. Trattenere le persone sul territorio è infatti indispensabile perché questo non si impoverisca e venga trascurato. Il Molise conta circa 300.000 abitanti, ma i molisani all’estero sono circa 700.000, cosa che dà la misura del fenomeno sofferto da questa regione.
In direzione di Isernia si può costeggiare il fiume Trigno, confine naturale con l’Abruzzo, con la SS650, oppure percorrere strade più interne. La nostra meta è una fabbrica artigianale famosa nel mondo, la Dolceamaro di Monteroduni. Questa azienda è specializzata nella produzione di confetti, ma non solo. Diversi sono i dolciumi realizzati anche in versione monodose per molteplici blasonati marchi dolciari e della ristorazione. Produzioni che mantengono la caratteristica dell’artigianalità e tuttavia godono delle più severe certificazioni internazionali.
È anche possibile prenotare una visita guidata all’azienda, unica raccomandazione: non essere troppo golosi…
Il Panettone artigianale non è un’esclusività milanese
Non distante è possibile far visita ai Fornai Ricci, altra eccellenza molisana. Qui si trovano i laboratori di produzione del Panettone e del Panevo (con olio extravergine di oliva). Entrambi godono di lunghissime lavorazioni che possono portare – dalla lievitazione al confezionamento – a quasi 100 ore di preparazione. Anima di entrambi i panettoni è il lievito madre che ha raggiunto il mezzo secolo di vita e che ha accompagnato la nascita di questa azienda artigianale. I Fornai Ricci hanno un bel punto vendita con caffetteria e bar, che mette a disposizione una ricca serie di prodotti, dalla pasticceria ai biscotti, dal pane alle confetture.
Ma pane e dolciumi non sono fatti solo di lievito, ma anche di acqua. Per questo motivo abbiamo trovato interessante fare una visita all’Acquedotto di Bojano che fornisce acqua non solo al Molise, ma anche alle altre regioni confinanti. Dalle sorgenti del fiume Biferno un lungo condotto scavato a mano sotto l’’Appennino percorre ben 12 chilometri e viene chiamato Galleria Matese.
Anche qui è possibile, previo appuntamento, effettuare una visita guidata, che ha diversi motivi di interesse, ma conviene coprirsi bene anche d’estate, perché la temperatura non supera i 10 gradi.
Il ritorno alla terra: una scelta colta e di qualità
Sempre sulle tracce di iniziative artigianali e imprenditoriali – senza trascurare la bellezza dei luoghi – siamo andati a visitare un’azienda agricola che produce olio e formaggi in una filiera a ciclo chiuso. Il progetto nasce da due ragazzi, Michela e Nicola, lui molisano e lei piemontese, conosciutisi sui banchi universitari della Facoltà di Scienze Gastronomiche. Così, negli 85 ettari di terra della famiglia di Nicola, tra i territori di Campolieto e San Giovanni in Galdo, organizzano un’azienda agricola a impatto zero: ogni elemento residuo di ciascuna produzione diventa parte di altre produzioni, in un ciclo dove ci si avvicina alla totale autonomia energetica. Il progetto prevede ospitalità turistica e ristorazione, ma anche esperienze e laboratori.
Non distante si trova il Molino Cofelice, un’attività antica tenuta viva nella tradizione della macina a pietra. Qui si macinano cereali e semi forniti dai produttori locali, realizzando prodotti a filiera corta, ma anche pasta e dolciumi. Sono attività che mantengono vive le tradizioni, ma soprattutto la qualità di prodotti locali, ricchi di biodiversità e purezza.
Un monumento bellissimo da visitare di giorno
Pochi chilometri di curve portano alla bellissima abbazia di Santa Maria della Strada. Questo millenario monumento, la cui costruzione è legata a diverse leggende, ha il campanile separato dalla struttura. Noi siamo arrivati a visitarla con il buio e non abbiamo trovato adeguata la bizzarra illuminazione colorata, né tantomeno la dislocazione dei riflettori, che invece di mettere in risalto l’opera abbagliano il visitatore. L’interno della chiesa è suggestivo, con la doppia fila di imponenti colonne ravvicinate che conferiscono un aspetto severo all’edificio.
Con una quarantina di chilometri di curve di ogni tipo, si arriva a Frosolone, la città dei coltelli. Qui, non senza difficoltà, sopravvive l’antica forgiatura di pregiate lame che hanno reso famosa questa città di antichissime origini. A Frosolone c’è quindi il Museo Ferri taglienti, con adiacente una piccola forgia. Una carrellata di centinaia di diverse lame, spade e sciabole, realizzate dalle abili mani dei forgiatori. Ma a Frosolone c’è anche il Museo del Costume, dove i numerosi tessuti e abiti raccontano la vita delle donne fino alla metà del secolo scorso, con diversi manufatti e costumi dalla chiara influenza spagnola proveniente da Napoli.
Il forte legame con Napoli
Tra le regioni vicine la Campania è forse quella che ha la maggior influenza culturale sul Molise, anche se avvicinandosi all’Abruzzo o alla Puglia, nell’accento dei molisani si avvertono alcune differenze. Napoli è la città di riferimento e lo dimostra il fatto che da sempre c’è un collegamento giornaliero tra Frosolone e l’antica capitale del Regno delle Due Sicilie. Manufatti e prodotti vengono quindi scambiati tra le due regioni.
A Napoli si portano merletti, manufatti e prodotti contadini e al ritorno si portano preziosi tessuti e altri finimenti. Un interscambio che tiene vive le tradizioni locali di Frosolone. Con un’altra decina di chilometri si arriva al Panificio di Rocco e Lucia a Macchiagodena. Qui, anche con i prodotti del Molino Cofelice, si preparano nei forni a legna, pani, focacce, pizze e altri prodotti di incredibile fragranza e bontà. Il segreto, oltre alla cottura, sta nel lievito madre di origini antiche, coccolato e tenuto vivo da decenni con amore.
Volendo tornare a Termoli le strade da fare sono tante e tutte belle. L’importante è aver apprezzato la forza di questo territorio, l’ostinato orgoglio nel preservare tradizioni e qualità. La gentilezza delle lavorazioni, mai frettolose, ma sempre rispettose dei ritmi della natura e dei giusti tempi di realizzazione dei prodotti. La cura per il lievito madre ne è la dimostrazione, così come la lenta macinazione a pietra, la tenace raccolta delle olive fatta a mano, la preparazione di confetti e panettoni.
Dalla montagna si passa al mare in breve tempo e lì ci sono i prodotti ittici da raccontare, ma questa è un’altra storia.
Molise in moto,: il nostro percorso
Molise in moto, le nostre tappe
Dolceamaro
Stabilimento: Strada S.S 85, Venafrana
86075 Monteroduni (IS)
Tel. 0865493005
Fornai Ricci
Strada Statale 158 KM 37+200
86070 Montaquila (IS)
Tel. 0865960183
Molino Cofelice
Localita’ Scalo Ferroviario,
86030 Matrice (CB)
Tel. 0874 1863570
https://www.molinocofelice.it/
Museo del Costume
Via Giuseppe Mazzini
86095 Frosolone (IS)
Tel. 3387383617
Alba – Azienda Agricola Multifunzionale (produttori olio e formaggi)
C.da Santa Lucia 3
Campolieto (CB)
tel. 351 5472288
info@agrialba.farm
Molise in moto: le nostre scelte per mangiare e dormire
Residenza Sveva
Piazza Duomo 11
86039 Termoli – CB –
tel: 0875706803
www.residenzasveva.com
Bellissimo albergo diffuso con splendide camere nel Borgo Antico
Osteria Dentro le Mura
Via Federico II di Svevia, 3
86039 Termoli CB
Tel. 0875 705951