“Magica Norvegia” è il termine adatto per descrivere un Paese che ci ha stupiti con i suoi spazi verdi, paesaggi naturali e incontaminati; strade sinuose dove la nostra Ducati Multistrada 1200s si è divertita (e non solo lei) a destreggiarsi fra curve e saliscendi, ed infine portarci nella capitale dell’arte: Oslo.
di Carlo Nannini (Kiddo)
Una periferia cittadina perfettamente organizzata, limiti di velocità severissimi, strade scorrevoli e quasi zero traffico.
Oslo ci accoglie sparandoci in pochi minuti dalla cintura autostradale al pieno centro, dove arriviamo quasi immediatamente in prossimità della celebre Opera House, rivestita in marmo bianco di Carrara, e che simboleggia in qualche modo la filosofia norvegese del salire, del godere del punto panoramico, dell’architettura che esalta la vetta, e per questo è stata concepito un teatro dell’opera da vivere anche all’esterno, calpestabile, scalabile.
Oslo è una città viva, vitale, ricca di numerosi punti di incontro, musei, gallerie d’arte. Fra i più noti, e che non vogliamo perderci nonostante il poco tempo a nostra disposizione, quelli ospitati dalla penisola di Bygdoy, un quartiere residenziale signorile, ben narrato dalle pagine dello scrittore norvegese Jo Nesbo.
La visita ai musei di Oslo può essere agevolata acquistando l’Oslo Pass, un biglietto cumulativo per tutti i musei pubblici e che garantisce sconti per tantissime attività convenzionate. Bellissimo il museo del folclore nordico, dove viene ricostruito un villaggio storico in legno, con tanto di artigiani all’opera e attività della fattoria.
Il museo delle navi vichinghe ospita invece alcuni resti di imbarcazioni antiche usate come sepolture e ritrovati nel corso del ‘900
Sempre sull’isola di Bygdoy altri interessanti musei come quello del mare norvegese e delle navi rompighiaccio.
Torniamo nel centro cittadino, che si anima soprattutto in prossimità del porto che si affaccia sull’Oslofjorden, e passeggiamo in una città affollata quasi ovunque di bellissime sculture moderne, simbolo di una ricerca di identità e del bello che guarda al futuro. Una città probabilmente proibitiva per i costi altissimi quasi di qualsiasi cosa per noi che veniamo dal vecchio continente, sicuramente affascinante e vitale.
Purtroppo il nostro soggiorno in Oslo aveva le ore contate: è tempo di tornare a Fredrikstad e terminare il viaggio, non senza aver prima fatto una breve sosta al Gamlebyen, la città fortificata edificata nel 1663 come testa di ponte fra la Norvegia ed il continente europeo. Le costruzioni con la facciata a graticcio, il selciato antico, il ponte levatoio e la caserma sono alcune delle attrazioni del centro storico di Fredrikstad.
Per noi, che avevamo iniziato proprio da qui il nostro viaggio, è arrivato il momento di ritornare da Ekerperformance, concessionario Ducati di Fredrikstad, e restituire a malincuore la stupenda Ducati Multistrada 1200s che ci era stata affidata, diventata per noi una complice e una compagna di viaggio al contempo affidabile, equilibrata ma pronta a farci entusiasmare a qualsiasi piccolo accenno di rotazione della manopola destra. Una moto di cui innamorarsi non solo per le doti quasi scontate di vera superbyke, ma ancora di più per quelle di turistica verace.
Magica Norvegia in moto
Il clima
Come ripetuto diverse volte, ci hanno garantito che ci siamo imbattuti in un luglio decisamente bruttino. Sulla Trollstigen c’era un misto di nebbia e nevischio che, sebbene non abbia tolto nulla al fascino del viaggio, anzi ha dato quella spruzzata di pepe, le foto ne hanno sofferto non poco. In compenso, non ci eravamo aspettati che le temperature sui numerosi altopiani attraversati calassero spesso intorno allo zero e, per evitare il famoso effetto “Totò e Peppino a Milano”, dove i protagonisti arrivano ad agosto alla stazione di Milano col colbacco, non ci eravamo vestiti abbastanza. Se guardate le foto di Turtagro (prima parte), io ho addosso la tuta antiacqua, perché avevo freddo. A Molde, dopo le foto sul panorama, siamo andati a prenderci una cioccolata calda. In Italia, c’era una media di 40°. Insomma, il sottotuta termico, per il posto che prende, in valigia buttatecelo. I sandalini di corda, che la fotografa aveva portato impegnando mezza valigia della Multi, quelli potete farne a meno; appena esce il sole le temperature salgono, seppur non a valori nostrani.
Moneta
La Norvegia non fa parte della Comunità Europea, per cui niente euro, hanno la Corona norvegese (Nkr) e per sapere cosa costa una roba dividete per 10 e moltiplicate per 1,1 . Ovvero, 100 Nkr, 11 € circa. Per le moto, autostrade e parcheggi sono gratuiti, non i traghetti (mediamente una traversata di 20 minuti costa 8-9 €) né le gallerie. Il prezzo della benzina, quando siamo andati noi, era allineato a quello italiano. Una pizza al ristorante costa circa 18-20 €, tanto per dare un’idea di quello che costa per noi qualsiasi cosa. Fate la spesa al supermercato, se siete in albergo la mattina sospendete la dieta e la dignità: sparatevi pure il panino per pranzo nello zaino, dopo la prima mattina di imbarazzo, vi accorgerete che siete in ottima compagnia.
Alloggi
– Oslo
Thon Hotel Opera
Parcheggio accanto all’Hotel, gratuito per le moto. Noi, come dei pirla, abbiamo pagato.
Di fronte all’Opera House di Oslo, elegantissimo fin dalla hall dove l’impiegata, adesso sa che il parcheggio accanto è gratuito per le moto, perché le ho spiegato che “i am the lonely coglione thath have payed the parking”
Si ringrazia:
– Elisabeth Ones di Innovation Norway.
– Eker performance concessionario Ducati in Fredrikstad.
Per il reportage Magica Norvegia abbiamo usato:
– Stivali TCX Infinity Evo Gore-Tex.
-Stivali TCX Lady Classic Waterproof.
– Giacche Dainese.
– Casco modulare Caberg.
– Casco X-Lite X-551 GT.
– Intercom Cellular Line.
– Pantaloni OJ Atmosfere Metropolitane.
– Pantaloni Motto Rambler.