A meno di 200 chilometri da Praga, nella Boemia Orientale, verso il confine con la Polonia, si trova Litomysl, un piccolo centro la cui piazza principale è circondata da tipiche abitazioni con le facciate colorate in stile barocco che, con i loro porticati, fanno da sfondo alla vita tranquilla dei suoi abitanti.
testo e foto di Nadia Giammarco
L‘attrazione più importante di Litomysl, è il suo castello rinascimentale, che può essere ricondotto ad un periodo che va dal 1568 al 1581; gli architetti che ne curarono la costruzione furono Giovanni Battista Aostalli e Ulrico Aostalli, mentre le decorazioni esterne e due scene di battaglia nel cortile principale sono opera di maestri italiani. E’ situato a pochi passi dal centro del paese, circondato da un grande parco, sorge accanto ad un monastero: tutta l’intera area è stata recentemente oggetto di un restauro che l’ha restituita alla comunità in tutto il suo splendore.
La fama e le tradizioni di Litomysl vanno oltre i confini regionali e nazionali
La fama e le tradizioni di Litomysl, quindi, vanno oltre i confini regionali e nazionali: l’importanza artistica del Castello, incluso nel 1999 nella lista del patrimonio dell’Unesco, insieme al successo internazionale della musica di Bedřich Smetana, rendono questo paese un centro culturale di rilievo.
Nell’area del castello, vicino al monastero, sorge la Chiesa degli Scolopi dell’invenzione della Santa Croce, costruita negli anni 1714-1722 su progetto di Giovanni Battista Alliprandi, mentre l’incarico per la decorazione di questo prestigioso edificio è stato affidato a Matthias Bernhard Braun. Sulla balaustra sopra la porta della chiesa sono stati collocati statue dei SS Venceslao e Procopio, molto probabilmente opera di un allievo di Braun Jiri Frantisek Pacak; vale sicuramente la pena di salire i numerosi gradini che permettono, dall’interno della chiesa, di salire su una torre ed accedere alla balaustra, da qui si può dominare tutta la città e ammirare dall’alto il castello in tutto il suo splendore.
All’interno della chiesa è custodito l’organo che risale al 1820, una volta uno dei migliori strumenti in Boemia orientale.
Nel vasto giardino che si percorre per raggiungere il Castello si possono ammirare le statue di Olbram Zoubek, importante scultore ceco nato a Praga nel 1926. Questo artista trovò nella cultura e nel patrimonio dell’antica Grecia, la principale fonte di ispirazione per le sue opere. Il soggetto unico dell’arte di Zoubek è il corpo umano, ma non raffigura persone reali e non realizza ritratti, bensì esprime, attraverso figure verticali e allungate, espressioni e gesti molto comunicativi, che interagiscono con l’ambiente circostante.
Parte delle opere di Olbram Zoubek si possono ammirare negli scantinati del castello, qui le statue raffiguranti corpi umani sono sapientemente esposte in modo da sembrare relazionarsi tra di loro e valorizzate attraverso sottili giochi di luce.
Gli scantinati del castello dove sono collocate le sculture di Zoubek, ospitano anche una scultura a forma di cuore realizzata da Lukas Gavlovsky Roman Svejda per commemorare il defunto presidente ceco Vaclav Havel.
Il cuore è stato realizzato riciclando le migliaia di candele accese dal popolo ceco in occasione della morte primo presidente della Repubblica Ceca Vaclav Havel, morto il 18 dicembre del 2011.
Negli spazi del palazzo dove in origine si trovava la birreria, nacque, nel 1824, il compositore Bedřich Smetana. Proprio qui, per onorare questo artista è stata allestita una mostra per raccontarne l’infanzia in maniera coinvolgente attraverso fotografie, strumenti musicali e arredamenti dell’epoca.
Smetana si è accostato alla musica fin da giovanissimo e può essere considerato un autodidatta, il suo valore è ancora oggi riconosciuto per l’impronta etnica che si può ravvisare nelle sue più belle opere, in particolar modo nella “Sposa venduta” e nel ciclo “La mia patria”.
A poca distanza dal Castello di Litomysl si trova casa Portman, una dimora che a prima vista si potrebbe scambiare per un’abitazione qualunque, ma appena entrati ci si trova a vivere una esperienza affascinante, quasi surreale: le piccole stanze che compongono l’appartamento sono sono dipinte da cima a fondo, sia il soffitto che le pareti, con un susseguirsi ininterrotto di simboli esoterici, figure, paesaggi montani, foreste, un angelo, un demone e la morte che accompagna dei nobili attraverso il ponte di non ritorno, con la luce di Dio sul soffitto da cui nasce ogni speranza. I colori sono forti: verdi rossi gialli e si fondono in rappresentazioni mistiche, a volte dipinte, a volte incise nei mobili delle stanze, che rendono gli ambienti a tratti inquietanti e a tratti divertenti.
Josef Vachal, l’autore di tutto questo, nasce nel 1884 nel sud-ovest della Boemia, studia legatoria a Praga, dove inizia ad appassionarsi a disegno e pittura, e dove comincia a conoscere la stampa a mano e la tipografia che divennero poi strumenti dominanti nelle opere dell’artista.
Anche la passione del padre di Vachal per la teosofia ne influenzò la formazione, facendolo riflettere su misteri spirituali, sull’esistenza e sull’aldilà e ispirandolo successivamente nella realizzazione delle opere del suo portfolio: dipinti, xilografie, e illustrazioni.
Strano come, partendo da Praga con la sua atmosfera e le sue leggende e attraversando la Boemia orientale, si arrivi fino a questa casa/museo in cui, ancora una volta, la magia, il mistero e l’esoterismo riaffiorano con forza, quasi a chiudere un “cerchio”.
Si ringrazia:
Ente Nazionale Ceco per il Turismo
https://www.czechtourism.com/it/home/
Si segnala, per gustare piatti tipici dell’ottima cucina ceca, il Restaurant Bohem dell’hotel Aplaus a Litomysl. Dispone una sala moderna arredata con gusto e situata all’interno di un edificio storico. Il menu è molto vario e si possono trovare proposte originali curate anche dal punto di vista della presentazione. I prezzi sono mediamente più alti di altri ristoranti della Repubblica Ceca ma, sia l’accoglienza professionale che la qualità della cucina, sono proporzionali al prezzo.