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L’anima del Portogallo – seconda parte: dalla Costa do Estoril a Sintra

testo e foto di Claudio Falanga

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La strada che costeggia il mare a nord di Lisbona scorre veloce. E’ una statale sufficientemente larga da consentire al traffico di non essere congestionato. Quasi del tutto rettilinea ogni tanto si piega verso destra, poi verso sinistra, timidamente sale e scende. Non è un percorso di strepitosa enfasi motociclistica, però è bello. Il mare sulla sinistra abbraccia scogli e spiagge, si arena ai piedi di paesini, regala riverberi di luce sempre diversa al passare delle ore.

Poi, per raggiungere Cabo da Roca, la strada si fa più guidata. Belle curve, che puntano verso l’interno di quel promontorio che è la fine di un continente, per fare decisa rotta verso la sua punta. Non è difficile incontrare tanti motociclisti, il posto ha un fascino irrinunciabile. Non molto distante castelli che paiono usciti direttamente dalla penna di John Ronald Reuel Tolkien, l’autore de “Il signore degli anelli“ o che parrebbero parenti del castello Neuschwanstein in baviera. Siamo vicini a Sintra, cittadina artistica, luogo celebrato da poeti e scrittori.

La spiaggia di Cascais

ESTORIL E CASCAIS

Con le sue straordinarie ricchezze naturali, culturali e storiche e la grande varietà di attrattive la Costa do Estoril rappresenta nel migliore dei modi la regione di Lisbona e il suo legame con il mare.

La cittadina di Cascais, località balneare un tempo frequentata dalla famiglia reale e dai nobili portoghesi, ne testimonia il patrimonio storico con le sue importanti opere architettoniche e artistiche; fu anche rifugio “dorato” dell’ultimo Re d’Italia, Umberto II, qui in esilio a Villa Italia.

Estoril, località mondana dotata di Casinò, campi da golf e splendide ville dove svernano i ricchi di tutta Europa, garantisce divertimento e inesauribili opportunità per il tempo libero.

Il vasto Parque Natural Sintra-Cascais rappresenta uno spazio unico e prezioso di salvaguardia di specie animali e vegetali.

On the road verso Cabo da Roca

CABO DA ROCA

All’interno del Parque Natural Sintra-Cascais, procedendo verso nord, a centoquaranta metri sul livello del mare, sorge Cabo da Roca, l’estremo punto occidentale dell’Europa continentale, a picco sull’Oceano Atlantico, da cui si gode di un panorama mozzafiato. Sulla base di una croce ivi eretta, è apposta una lapide con incisa una frase del massimo poeta portoghese, Luís Vaz de Camões: “Aqui… Onde a terra se acaba e o mar começa…”, “Qui… dove finisce la terra e incomincia il mare”.

Nei pressi della bellissima scogliera si innalza il faro, risalente al diciottesimo secolo e abitato fino al 1970 soltanto dai suoi guardiani.

 

L’ultimo presidio del continente europeo, poi l’oceano.

 

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CASTELO DOS MOUROS

Si snoda come un serpente sul monte che domina Sintra e offre un panorama unico fino alle acque dell’oceano. La costruzione del castello risale all’occupazione araba dell’VIII secolo e da allora ebbe sempre grande importanza militare. La leggenda narra che il coraggio di venti cavalieri guidati da Don Alfonso Henriques, primo re del Portogallo, e la protezione della Vergine Maria, abbiano permesso la conquista del Castello dei Mori nel 1147.

Il camminamento sulle mura del Castelo dos Mouros

 

PALÁCIO NACIONAL DA PENA

Simbolo del movimento romantico del XIX secolo e primo ad essere costruito in Europa, circa trent’anni prima del celebre Schloss Neuschwanstein bavarese. Il palazzo, sorto a 500 metri di altezza sulle rovine di un convento del XVI secolo, si fonde in più di 200 ettari di macchia verde e piante rare, con la onnipresente protezione della scultura del soldato in avvistamento rivolto verso l’oceano.

Il bellissimo Palácio Nacional da Pena

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PALÁCIO NACIONAL DE SINTRA

Nel cuore del centro storico, compare già lungo la strada che conduce a Sintra con i suoi due grandi comignoli gemelli. Costruito in due fasi distinte fra il XV e il XVI secolo, possiede il maggior numero di azulejos del paese. E’ stato utilizzato dalla famiglia reale portoghese fino alla fine della monarchia, nel 1910.

Il Palácio Nacional de Sintra

SINTRA

“Chi non ti ama?”, chiedeva Almeida Garrett, il padre del Romanticismo in Portogallo, rivolto alla “bella Sintra”, “forse la più bella del mondo”, sosteneva Lord Byron, o secondo Hans Christian Andersen il luogo dove “tutti gli stranieri potranno ritrovare un pezzetto della loro patria”.

La perfetta simbiosi che qui esiste tra natura e patrimonio culturale ha fatto sì che l’Unesco la dichiarasse Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1995.

Il fascino di Sintra e dell’area che la circonda risale al regno di Don Fernando II (1836-1885), il Re artista che introduce il Romanticismo in modo originale. Basti pensare che dopo aver acquisito il Convento da Pena, situato su una montagna scoscesa, lo trasforma in un palazzo da sogno, alla luce della sensibilità estetica che può caratterizzare solo un romantico. Crea un ampio parco con alberi rari ed esotici, decorato da fontane, corsi d’acqua e laghetti, chalet, cappelle, finte rovine. Dalla metà del XIX Sintra diventa l’habitat d’elezione di molti artisti.

Panoramica di Sintra

 

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Una sosta da non perdere

Porto dos Sentidos

Caffetteria Enoteca

Rua Serpa Pinto, 5

São Pedro de Sintra

Sintra

Grazioso e accogliente locale posto “on the road”, ideale per i motociclisti.

Strepitose le grigliate di carne o di pesce accompagnate da gustose patate fritte.

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Si ringrazia

Alexandra Brito Rebelo

Liseta Guerreiro da Silva

Ufficio Turistico del Portogallo

Via Paolo da Cannobio, 8

20122 Milano

Tel. +39 02 00629010

www.visitportugal.com


Compagnia aerea TAP Portugal

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