Nella prima parte del nostro reportage abbiamo iniziato a far conoscenza con la regione di Karlovac, ora ci spostiamo solo di pochi km verso sud, sempre in Croazia continentale, nella regione della Lika, per vedere i laghi di Plitvice
Qui il parco nazionale dei laghi di Plitvice ci offrirà uno spettacolo che solo la natura poteva disegnare così armonioso e ricco.
Parco Nazionale dei laghi di Plitvice
Si ha la sensazione di aver varcato la soglia del Paradiso Terrestre, una moltitudine di colori diversi si fondono insieme e ci fanno letteralmente rimanere a bocca aperta. Siamo appena entrati nel Parco e ci fermiamo ad osservare dalla prima terrazza panoramica l’area sottostante: un’acqua con colori che vanno dal turchese allo smeraldo circondata da una vegetazione rigogliosa in cui si tuffano delle bellissime cascate.
Non ci stupiamo di una notevole quantità di turisti accorsi a visitare questo posto; per poter apprezzare questo panorama con con la massima calma però sarebbe meglio programmare una visita al di fuori dei mesi estivi, meglio in un giorno infrasettimanale e magari in autunno, quanto la natura da il meglio di se con una moltitudine di colori che purtroppo abbiamo potuto osservare solamente in foto.
All’interno del parco ci sono una grande quantità di percorsi su passerelle di legno a pelo d’acqua, su sentieri panoramici o attraverso boschi all’ombra di fitti alberi, ognuno con diverse lunghezze e gradi di difficoltà, tutti ben segnalati e meritevoli di essere scoperti.
Varrebbe la pena passare qui anche un paio di giorni per aver tempo di godere con tranquillità di tutti gli scorci e di tutti i colori che ci hanno lasciato senza fiato.
Sembra di camminare sull’acqua mentre passeggiamo sulle passerelle di legno che ci portano da un’angolo all’altro di questo magico posto e ogni volta cambia lo spettacolo che ci si prospetta, passando da cascate a piccoli corsi d’acqua che si tuffano uno nell’altro, alla calma dei laghi e ogni volta cambia la colonna sonora fatta di scroscii, silenzi, fruscii di foglie ma sempre accompagnati dai cinguettii delle tante specie di uccelli che abitano le fronde degli alberi. Intanto una notevole varietà di farfalle colorate svolazzano intorno a noi e l’acqua trasparente ci fa chiaramente vedere le tante trote che nuotano indisturbate.
Il Parco nazionale dei laghi di Plitvice, patrimonio dell’UNESCO dal 1979, ha una superficie di circa 30.000 ettari e sono ben 16 i laghi che, concatenandosi, formano tutte le cascate che si possono osservare lungo il percorso, e sono suddivisi in laghi superiori e inferiori. Solo il lago Kozjak, il più grande, può essere navigato da battelli (il prezzo è compreso nel biglietto di ingresso di 110 Kune) che portano i visitatori da una sponda all’altra.
All’interno del parco nazionale ci sono varie possibilità di alloggio, da hotel ad appartamenti o camere private, e non mancano di certo strutture dove mangiare. Ad esempio il ristorante Licka Kuca è costruito sul modello delle tipiche case tradizionali della regione della Lika: la cucina è centrale rispetto alla grande sala (così come il focolare di una volta) e la struttura è interamente in legno con le finestre piccole. Qui si respira un’aria di tradizione, unita all’ottima cucina con piatti tipici preparati “a vista” dai cuochi.
Antichi mestieri a Saborsko
Rientriamo ora verso la regione di Karlovac, stavolta tramite la strada D42, tratto molto piacevole, tramite alcuni chilometri di curve ci porta verso Plaski passando per un fitto bosco. Piacevoli i panorami che si scorgono mentre le scorrono le curve che spariscono quasi del tutto una volta arrivati a destinazione.
Qui a Plaski cominciamo la nostra visita alla scoperta di alcuni mestieri tradizionali che tutt’oggi vengono svolti con passione e maestria da artigiani che tramandano le loro conoscenze alle generazioni future per far sì che non vadano perse con lo scorrere del tempo.
La prima ad accoglierci è la falegnameria Etno Sindra che da molti decenni produce artigianalmente tegole in legno che vengono tutt’ora utilizzate, nonostante l’uso più diffuso di piastrelle, per la copertura di tetti di case e altri edifici, sia in Croazia che in tutta Europa. Ci viene mostrata la lavorazione manuale del legno proveniente dalle foreste che circondano quest’area geografica, dal tronco di legno, fino al prodotto finito.
Proseguendo sempre sulla stessa strada che ci ha condotto alla falegnameria, nella stessa direzione, ci fermiamo a conoscere l’Atelier Janja Gora, una realtà affascinante dove la ricerca nell’ambito della lavorazione della ceramica si inserisce in un contesto familiare molto accogliente; in realtà non si capisce bene dove inizi la casa e dove il laboratorio, tutto si mescola e si ha subito l’idea di come le persone, la famiglia e la passione per il creare siano un tutt’uno.
Vengono realizzate tra queste mura delle vere e proprie opere d’arte uniche, che partecipano anche ad esposizioni internazionali. Ancora più entusiasmante è capire come la voglia di trasmettere ad altri porti ad organizzare sì, workshop per adulti, ma anche workshop destinati ai bambini della zona completamente gratuiti, per poter offrire una opportunità formativa e di aggregazione in un contesto in cui, data la scarsa presenza di bambini, non ci sarebbero molte possibilità di fare esperienze oltre alla classica offerta didattica.
Ancora più avanti verso Josipdol vari cartelli ci indicano che ci troviamo in una zona in cui la produzione di formaggio e miele la fanno da padroni. Come esimerci allora dal far visita ad uno di questi piccoli produttori?
Ci fermiamo proprio a Josipdol presso l’O.P.G. Miscevic, dove veniamo gentilmente accolti dai padroni di casa che ci fanno visitare il loro punto vendita, il loro caseificio e ci invitano nel locale contiguo a degustare i loro prodotti.
Il formaggio che nasce in questa azienda è un formaggio da pasteggio, disponibile sia al naturale che arricchito con spezie, ma anche affumicato. La sala a disposizione per le degustazioni è molto accogliente, arredata con cura e offre la possibilità di gustare, oltre al formaggio, altri prodotti locali, accompagnati da vino, birra e grappa, anche di produzione propria. Che dire, una sana “merenda” dal produttore al consumatore.
La nostra prossima tappa è Ogulin, che si trova nel cuore della Croazia Continentale, a circa metà strada tra Fiume e Zagabria. Ci lasciamo così alle spalle il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice con i suoi meravigliosi colori e le coreografie d’acqua e le piccole aziende a conduzione famigliare di questi luoghi che, con le loro tradizioni, rendono ricche queste terre.
Trovate altri riferimenti al nostro tour nel sito della guida che ci ha accompagnati: Sabina Sabljak.
Si ringrazia:
Ente Nazionale Croato per il Turismo
Testo foto e video di Nadia Giammarco