Il Classico in Moto quest’anno ha visto la partecipazione del team della redazione di Moto-OnTheRoad delle grandi occasioni, cioè, di quelle più goderecce.
I motociclisti che partecipano a Il Classico in moto si dividono in due categorie, quelli che amano bere e quelli che amano bere e mangiare. E comunque anche se siete astemi, sarete talmente pervasi dal profumo di mosto che al termine vi sentirete comunque un po’ brilli.
Sappiate però che gli organizzatori sono irremovibili: niente vino fino a quando si va in moto. Ma poi a cena sono loro ad aprire le danze.
La nostra squadra, modestamente, si è difesa alla grande. Sempre in prima fila coi riflessi pronti e il passo spedito. Pochi hanno saputo reggere il nostro ritmo, specialmente nei momenti clou.
Abbiamo finito di parlare di vino e cibo? Bene ora veniamo alla parte motociclistica, perchè tra un ristoro e una cena un po’ di polvere l’abbiamo presa pure noi.
Grande partenza quest’anno, dal centro storico di Radda in Chianti, sotto le finestre dei turisti ospiti delle numerose strutture presenti lungo la via principale.
Al rombo delle 150 moto tutti affacciati e con la mano alzata, ci hanno salutati con molta enfasi. Chissà come mai già tutti svegli alle 8.30 del mattino, e chissà cosa gridavano poi con tanta foga.
E’ ora di andare, traccia caricata, si parte.
Tabella di marcia alla mano gli Eroici in Moto iniziano a navigare il percorso che si svolge in gran parte sulle strade bianche che caratterizzano il Chianti. Tratti scorrevoli e poco impegnativi che lasciano vagare lo sguardo sui panorami tipici di questo territorio.
Grandi tenute con i viali ornati dai cipressi, il colore delle crete, e i filari ordinati delle vigne che ricoprono i dolci pendii.
Si viaggia in gruppi condividendo l’esperienza. Il percorso si snoda attraverso piccoli borghi, castelli privati e punti panoramici che valgono tutti almeno una sosta fotografica.
Due chiacchiere, una pulita alla visiera, e si riparte.
La polvere è tanta, ma per noi che amiamo il Chianti non è una novità. Anzi, la nube che alzano le moto davanti crea quell’atmosfera che accresce la bellezza del panorama. Senza non sarebbe ugualmente affascinante.
Ma occhio a non rilassarsi troppo.
Non è Il Classico senza le famose prove speciali, e quest’anno ne abbiamo fatte ben 4.
Le prove non sono obbligatorie e non danno gloria, per quella è sufficiente la polvere. Ma dalle prestazioni di ognuno (parola grossa a dire il vero), scaturiscono tutti i racconti della sera a cena, tra verità, leggende e prese in giro reciproche.
Vale quindi la pena, se non cimentarsi, fermarsi a bordo strada ed assistere alle peripezie di questo popolo di motociclisti stoici.
San Michele, il protettore dei motociclisti arditi.
Impegnativa. Una salita abbastanza ripida con sasso smosso, lastre di pietra, canaloni e gradoni.
Ma nulla potrebbe il Santo senza la benedizione di Gianni, uomo GSSS, che al via mi ha esortata: ”Che l’inerzia sia con te!”. E ha funzionato.
Vedi il video:
Il Classico in Moto 2019 – Prova Speciale San Michele
Arrivata indenne fino a su in cima davanti ad un nutrito pubblico che assisteva fotografava e incitava.
E’ stato un bene che alla prima pozza di fango non ci fosse nessuno, perché l’inerzia nulla può a cospetto della legge di gravità.
Speciale tra i filari a Il Classico in Moto.
Villa a Sesta, sede del Dit’unto, il festival del mangiar con le mani, ha ospitato i motociclisti impolverati de Il Classico 2019 tra i filari delle vigne.
Una girata in moto tra le viti, come ormai è quasi impossibile fare. Una prova speciale non per le abilità alla guida, ma per l’atmosfera irripetibile. Gli organizzatori hanno fatto centro. Noi mototuristi dall’animo romantico abbiamo gradito moltissimo.
La prova sui tornanti.
Più che una prova speciale, un tratto di strada con un fondo di ghiaia che si sviluppa attraverso dei tornanti in salita dal raggio piuttosto ridotto, per poi diventare un po’ più tecnica ma molto bella da guidare.
La discesa di San Polo, e qui casca l’asino.
O l’asina. La discesa è ripida e impestata. “Ma non sai prima che la spianassero come era, avresti dovuto vedere!” No, non mi interessa, già è tanto se esco indenne da come è adesso.
Le ultime parole famose. In fondo alla discesa, su fondo di pietre smosse, decido di fermarmi per prendere fiato. Ferma, piede in terra, cioè, pensavo ci fosse la terra. Invece in terra ci sono finita io. Comunque dai, a valle ci siamo arrivati, e questo è quello che conta.
Vedi il video:
Il Classico in Moto 2019 – Prova Speciale San Polo
Ne è valsa assolutamente la pena, soprattutto per il percorso che poi ci ha portato in fuoristrada fino a Radda con la luce del tramonto. Bellissimo.
Questa è l’esperienza che si vive a Il Classico.
Un mototurismo in off a stretto contatto con la natura e al di fuori del traffico. Tra cantine, bellezze naturali e castelli si attraversano borghi piccolissimi e si raggiungono punti d’osservazione privilegiati.
Assaporare il Chianti in moto nella sua essenza più vera, un weekend di puro relax e divertimento.