Abbandonata la costa della Finlandia, ci si dirige verso Tampere in un viaggio che prosegue poi verso Mikkeli, la regione dei laghi e termina poi sulla costa a est di Helsinki
Testo e foto di Kiddo
[wp_geo_map]4 Da Tampere a Mikkeli
Tampere è una piacevolissima città, raggiunta addirittura il fine settimana con voli low cost da giovani inglesi che animano i numerosi locali. La vita notturna si concentra soprattutto sulla centrale Hameenkatu, il viale acciottolato che attraversa il centro città e il canale Tammerkoski.
Al centro del Parco divertimenti Sarkanniemi, il più grande della Finlandia, si erge la torre d’osservazione Nasinneula alta 168 metri che ospita nella parte più alta un elegante ristorante. Consente, girando lentamente, una visione a 360 gradi della città incastonata fra due laghi che hanno altezze diverse di pochi metri. Proprio grazie a questo dislivello il canale Tammerkoski che le unisce forma una cascata. L’energia prodotta grazie a questa è stata utilizzata fin dalla fine dell’800 per alimentare le industrie tessili della città, anche se oggi gli edifici che le ospitavano sono stati riconvertiti in interessanti gallerie d’arte.
In moto si può raggiungere facilmente il crinale Pyynikki, che con la sua altezza considerevole di 85 metri si erge fra i due laghi. Una sorta di polmone verde in una città che per centinaia di chilometri intorno è circondata da laghi e foreste dove la gente va a correre o passeggiare, ospitava in tempi remoti anche gare in salita di motociclette. Una sorta di valico dello Spino alto 85 metri!
Riprendiamo la strada vero l’interno, in direzione nord est e la città di Jyvaskyla, per compiere subito una deviazione all’altezza di Orivesi in direzione di Petajavesi, che ospita un’antica chiesa in legno (Vanha Kirkko) decorata con deliziose sculture. Bellissima, ma mai quanto le meravigliose strade bianche interne che abbiamo incontrato per arrivare fin qui e in cui è impossibile non entrare anche solo per pochi chilometri per soddisfare la naturale curiosità di chi raggiunge questi luoghi incantati in motocicletta.
Purtroppo a Jyvaskyla troviamo chiuso, essendo lunedì, il museo dedicato ad Alvar Aalto, il celebre architetto finlandese. Peccato, ci eravamo portati anche il pallone…
Ci consoliamo compiendo, diretti a Mikkeli e alla regione dei laghi, una piccola deviazione sulle strade interne, molto meno veloci perché meno dritte delle statali dal momento che non tagliano le formazioni granitiche più imponenti che incontrano ma le accerchiano, ci salgono sopra, formano saliscendi in sequenza a perdita d’occhio come sulle strade del deserto americano e sinuosità entusiasmanti alla guida della in moto e che sono, a nostro modesto avviso, uno dei motivi per cui la Finlandia vale la pena di essere visitata portandoci la motocicletta.
In prossimità di Luhanka, complici le moto di alcuni turisti tedeschi ferme a lato della strada in cima ad una delle colline che la movimentano, scoviamo un piccolo villaggio di antiche case di contadini, un vero museo all’aperto che fornisce una efficace visione di come doveva essere la vita della gente che viveva e lavorava questa sconfinata campagna. Nelle varie casette sono raccolti oggetti di uso quotidiano, attrezzi per coltivare i campi e mantenere il bosco oltre agli arredi. Le porticine basse, i letti cortissimi, le stanze minuscole anche per mantenere il calore le fanno davvero sembrare le case degli Hobbit.
Purtroppo il tempo a nostra disposizione finisce; anche se il tramonto arriva ben dopo le undici di sera è ora di fermarci per riposare. Oltrepassata la città di Mikkeli da una decina di chilometri arriviamo a Anttola e all’Art & design Villas di Anttolanhovi. Si tratta di un resort immerso nella natura che coniuga relax, attività sportiva, galleria d’arte. Progettato da un team di architetti poco più che ventenni, nella struttura centrale ci sono la piscina, la spa per i massaggi, le palestre. Nelle splendide casette all’esterno, veri e propri terratetto, ci sono cucina, camere su due livelli, camino, oltre all’immancabile sauna. Tutto all’insegna della praticità e design tipicamente finlandese. Ci si sposta in bici, a disposizione la personale di ogni ospite per i servizi del resort o attraverso i percorsi di varie lunghezze e difficoltà, si può fare la sauna di fumo esterna (un tipo particolare di sauna) per poi gettarsi nel lago, da esplorare anche in canoa o barca. A disposizione il lago Saimaa e gli innumerevoli altri bacini collegati. Un autentico sogno ad occhi aperti di pace, benessere e relax.
Con enorme rammarico non ci potremo trattenere, perché il nostro Gs scalpita, vuole andare a vedere Puumala!
5. La regione dei laghi
Forse solo su Moto On The Road sentirete parlare, partendo dall’Italia, della strada che passa da un gruppo di tre o quattro case che prende il nome di Pistoikky e precede di qualche chilometro il paese di Puumala, ma questo breve tratto di strada di circa tre chilometri merita il viaggio fin qui! Oltrepassato un ponte dal quale si gode la vista di atolli granitici che spuntano dall’acqua, si torna ad immergersi un po’ nel bosco, per poi spuntare nel mezzo di una sorta di laguna dove la strada che state percorrendo in sella alla moto cuce vari isolotti brulli e di roccia arrotondata, smussata, oppure verdeggianti di alte piante o erbosi. La strada costruita sul terrapieno raggiunge ora un atollo ora l’altro, come chi, costretto a saltare da un sasso ad un altro per attraversare un fiume oppure un basso laghetto, si spostasse zigzagando descrivendo un’assurda traiettoria. Veramente uno spettacolo per il cuore.
La nostra visita alle meraviglie della civiltà finlandese ci porta fino a Savonlinna città adagiata su due isole nel mezzo a due laghi (lo sappiamo, è difficile da capire per noi che conosciamo un lago alla volta, ma qui è così: non si capisce neanche dove finisce uno e comincia l’altro, ma la città sta nel mezzo, su due isole diverse collegate da un ponte). Arroccato su un grosso scoglio proprio davanti al centro storico si erge maestoso e imponente il meraviglioso castello di Olavinlinna. Al suo interno vengono ospitati festival operistici, ma è davvero incredibile potersi arrampicare nelle scale a chiocciola dentro le antiche torri, oppure visitare le sale dove si spiega come il castello sia stato ampliato nel corso dei secoli. Simpatica la storia che spiega come mai sia passato di mano tante volte dal 16° secolo quando fu iniziata la costruzione in poi: una parte del pagamento delle guardie di stanza nel castello era effettuato in birra (addirittura 7 litri la domenica), e probabilmente la concentrazione tendeva a calare.
Così non è per noi, che proseguiamo verso Kerimaki, un piccolo paese che ospita la più grande chiesa in legno del mondo. Enorme, imponente costruzione elaborata anche nell’estetica, altissima all’interno (27 metri la navata) viene riscaldata da ben otto enormi stufe e presenta una simpatica collezione di offertori anche molto antichi in legno scolpiti in forme umane raccolti da varie località della Finlandia. Si dice che la sproporzione fra la modesta località agricola di Kerimaki e la grandissima chiesa sia dovuto ad un errore nel leggere i progetti originali, mentre in realtà sembra che il parroco contasse di riempire durante le funzioni domenicali i 5.000 posti della chiesa grazie ad una comunità che contava circa 12.000 anime sparpagliate nella campagna circostante. I fedeli arrivavano in effetti anche in barca dal circondario, particolare che illustra benissimo come sia sparpagliata la popolazione di questo Paese.
La nostra visita alla regione dei laghi si conclude sull’istmo di Punkaharju, in località Retretti. Si tratta di un crinale morenico formatosi durante l’Era glaciale lungo 7 km che forma uno stretto passaggio nel mezzo di un grande lago, una sorta di passerella larga poche decine di metri e poco alta dal livello del lago, utilizzata da sempre come strada per raggiungere la Russia, il cui confine dista poche decine di chilometri.
Ed è proprio costeggiando il lunghissimo confine con la Russia che attraversiamo la Karelia (statale numero 6), regione dove ad ogni sosta è fortemente avvertibile la vicinanza con l’ingombrante vicino, dai cartelli in finlandese e cirillico ai numerosi immigrati che hanno in questa zona le loro attività commerciali, spesso anche solo i banchi che vendono bibite oppure ristoranti e locali. Da Lappeenranta deviamo verso Kotka, e dopo centinaia di chilometri di strada di confine fin troppo dritta e scorrevole, anche se ricca di una vegetazione e di un paesaggio incantante a perdita d’occhio, torniamo a dirigere il nostro Gs che naviga come uno yacht su onde morbide sulla bellissima e divertente statale che ci porta di nuovo sulla costa meridionale.
6. La costa a est di Helsinki
Purtroppo il viaggio delle emozioni in sella alla moto per noi finisce qui, nel senso che dobbiamo salutare le bellissime strade di una Finlandia che in questo senso ci aspettavamo decisamente meno entusiasmante, vittime di un pregiudizio che accompagna i Paesi di questa parte d’Europa e che li vorrebbe piatti e noiosi con strade solo dritte e monotone forse proprio perché, come accennavamo all’inizio di questo reportage, le mète scelte sono spesso poche e sulle vie di comunicazione principali.
La moto ci porta in questa ultima tappa del nostro viaggio a visitare la deliziosa cittadina di Kotka, dove soggiorniamo a pochi passi dallo scalo portuario, incuriositi dal nome fortemente evocativo in un motel per bikers in puro stile americano on the road che si chiama Route 66 con tanto di night club attiguo che ospita il sabato sera concerti rock e spettacoli di lap dance. All’interno della hall del motel troviamo alcuni chopper, l’immancabile biliardo, cataloghi di parti speciali e maglie evocative il mondo biker che comunque celebrano un mondo che abbiamo visto molto amato dal pubblico finlandese fin dal nostro arrivo. Interessante notare come la vicinanza col confine russo abbia portato investimenti considerevoli proprio da quell’area, in questo caso per un’attività dal dubbio ritorno economico e gusto.
Decisamente molto più interessante il centro di Kotka, dove troviamo una splendida chiesa di mattoni rossi (quasi un inno al romanticismo, tanto sembra un antico castello) immersa in un giardino con svariate opere d’arte moderna e monumenti funebri. Il gusto per il cimitero accanto alla chiesa in forma di giardino molto ben curato con piccoli monumenti di granito lucido (datati alcuni prima del 1920, il che denota quanto fossero avanti nella lavorazione di questo materiale con risultati che dalle nostre parti sono stati replicati non prima di una cinquantina di anni dopo), le tombe sparse in maniera un po’ casuale sono un elemento molto interessante che abbiamo notato in tutta la parte del Paese da noi visitata. Anche e forse soprattutto la cura che viene riservata ai defunti è indice del grado di civiltà di un popolo.
Sempre a Kotka troviamo un bellissimo museo del mare, di per sé un’opera d’arte con la sua forma a onda dove si possono visitare anche le navi rompighiaccio.
Proseguiamo lungo la costa per arrivare a Loviisa, nota per il suo centro storico, la città vecchia, con le case di legno che si sono salvate dalla distruzione causata dal tempo e dai numerosi incendi. All’ingresso della città si possono ammirare i resti dei bastioni in granito che formavano l’antica cerchia muraria con la tipica forma a stella.
Il nostro veicolo a due ruote e motore ci ha regalato una libertà di spostamento pressoché illimitata durante il nostro viaggio, e per noi motociclisti è difficile immaginarci un modo diverso di esplorare il mondo, ma siamo costretti a intrupparci con i turisti vomitati dai numerosissimi pullman che arrivano fino alla bellissima città vecchia di Porvoo con le gite organizzate che arrivano fin qui da Helsinki. Spagnoli col numerino appiccicato sulla maglia, italiani, sfortunatamente i maleducatissimi cinesi affollano il piccolo mercato che per noi era una delle tante e piacevoli scoperte, per loro una tappa quasi obbligata. La folla dalla quale eravamo fuggiti alla nostra partenza di Helsinki ci ha ritrovato, ma siamo consapevoli di aver avuto la possibilità di esplorare una parte dei Paesi Baltici che davvero ci ha lasciati stupefatti per la quantità e la qualità delle cose da ammirare, gustare, vivere.
Incontriamo un gruppo di turisti italiani al nostro ritorno nella capitale, un signore appassionato di viaggi e di moto, curioso di sapere come sia la Finlandia al di fuori delle mète obbligate dei loro spostamenti in pullman ci chiede per quale testata lavoriamo. “Siamo di Moto On The Road.it”, rispondiamo. Salutando quel signore, ci auguriamo di aver dato almeno in parte risposta alla sua voglia di scoperta.
Ringraziamo infinitamente:
Prima di tutti Marco Acher Marinelli dell’ufficio del turismo finlandese per averci dato la possibilità di realizzare questo stupendo trip, inteso ovviamente nel più psichedelico dei modi, per la disponibilità e la pazienza per le domande anche e soprattutto le più imbecilli, per la puntualità, precisione e professionalità, ma soprattutto per averci evitato l’effetto “Totò e Peppino a Milano”, del quale parlerò dettagliatamente in seguito.
Soili Poikonen, la nostra donna a Helsinki, che ci ha presi per mano come due pupi per immergerci come due frollini in quella poltiglia che ci ha raccontato preparare per colazione (con yogurt, mele cotte e frutti di bosco) in piena atmosfera finlandese, indicandoci le numerose cose che non avremmo dovuto perderci.
Bmw motorrad Suomy e in particolar modo Stefan Cohin, che come tutti i finlandesi parla benissimo inglese e non ha capito che noi facevamo di si con la testa ma come quasi tutti gli italiani di inglese non capiamo una mazza. Bmw Motorrad Italia, che si è impegnata per farci avere una moto stupenda per realizzare questo reportage.
Caberg, che ci ha fornito i caschi modulari, prodotti veramente eccezionali, col nuovo sistema che evita in parte l’effetto capoccione tipico dei modulari aperti. Comodissimi, leggeri, inappannabili. Dei compagni di vita. Per lavorare ad un servizio del genere metti il casco alle 7 la mattina e lo togli alle 11 di sera, e non potremmo essere più soddisfatti.
Cellular Line e in particolar modo Elvis Gardini che ci ha fornito una bellissima telecamera Drift per le riprese on board. Spero di non aver fatto casini, ma nelle due tappe di Pumala e Punkaharju dovevano mandare un poeta per descriverne la bellezza. Spero che la Drift arrivi dove la mia arte non riesce.
Paolo Paoli di Carwrapping Fiesole che non solo wrappa le macchine ma ci ha fornito le maglie Moto On The Road all’ultimo momento, oltre ad essere il babbo di Alessio Paoli, pilota dell’europeo enduro.
Biketeam di Vantaa, www.biketeam.fi/vantaa/ e in particolar modo il ragazzo biondo che ci ha rintracciato il posto dove dovevamo ritirare la moto perché mi ero scordato l’indirizzo a casa. Che cervellone…
L’automobilista con l’Audi sw rossa che ci ha praticamente scortato all’aeroporto quando ci ha visto nel panico perché stavamo facendo tardi per riconsegnare la moto, è stato un esempio perfetto di tutta una popolazione di persone che si fa i cavoli suoi alla grande ma che si fa in quattro se gli chiedi una mano. Un grandissimo popolo, ‘sti finnici!
La signora della biglietteria del castello di Olavinlinna, che ci ha fatto passare a scrocco per farci fare le foto all’interno.
Il cuoco (fuckin italian) torinese del ristorante Buffalo di Korpo per aver inserito un altro tassello nella nostra comprensione di un Paese.
Claudio Falanga, direttore della rivista che state leggendo, che ci ha dato fiducia inviandoci in capo al mondo. Se ne sarà pentito amaramente, ma ormai…
Riferimenti
Noi abbiamo dormito e mangiato qui:
Helsinki:
Dinner: Island Restaurant. Saaristo Helsinki. Un ristorante bellissimo, noto per le cerimonie tipo matrimoni, tagliata di renna deliziosa, salmone.
Accommodation: Sokos Hotel Presidentti. Eteläinen Rautatiekatu 4, 00100 Helsinki. Catena diffusissima in tutta la Finlandia. Molto buona.
Korppoo/Korpo (Turku Archipelago):
Dinner: Restaurant Buffalo. Kaapeliniementie 2, Verkan, 21710 Korppoo. Una bistecca oppure pesce sulla griglia favolosi, il cuoco è italiano
Accommodation: Faffas B&B: Österretaisvägen 23, 21710 KORPPOO, FINLAND. Sembra di dormire nella “casa nella prateria”, ma probabilmente sull’isola è tutto un po’ così. Bagni nel corridoio. La signora dice di non parlare inglese. Non è vero. Accoglienza maternamente country.
Tampere:
Dinner: Näsinneula tower’s circling restaurant. Il ristorante sulla torre è molto raffinato ( e decisamente non a buon mercato, anche se il prezzo è evidentemente giustificato dall’ambiente, oltre che dal servizio impeccabile ma non spocchioso e ovviamente dalla cucina ottima). Offre nouvelle cuisine raffinatissima che ben armonizza la ricerca con la tradizione finlandese.
Accommodation: Hotel Cumulus Rautatienkatu. Rautatienkatu 21, 33100 Tampere. La catena Cumulus la si trova praticamente in tutte le città della Finlandia. Ottima.
Anttolanhovi:
Dinner: BBQ Dinner at the terrace
Accommodation: Art and Design Villa
Kotka:
Accommodation & dinner: Route66 Biker Motel.
Helsinki:
Dinner: Restaurant Nokka.
Accommodation: Hotel Best Western Katajanokka. Merikasarminkatu 1a, 00160 Helsinki. L’albergo dentro il carcere, un’esperienza un po’ inquietante ma davvero spettacolare. Sembra di stare dentro al set di un film.