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EICMA 2023: è giallo!

EICMA 2023

Viaggio tra i colori e i misteri di Eicma 2023, vi raccontiamo cosa abbiamo visto, cosa ci è piaciuto, cosa meno, e cosa non abbiamo capito.

Rosso Ducati

Beh dobbiamo per forza cominciare da qui: per dire che ok gli aggiornamenti di alcuni modelli di punta (Multistrada RS, DesertX Rally, 916, anche di prezzo, qui si esagera, io ve lo dico!), la regina – reginetta via – del Salone non può essere che la Hypermotardina. Quel motore promette impennate già solo a guardarlo, la ciclistica pare compatta, su per i passi ci sarà da divertirsi. Però…

 

Hypermotard Mono Superquadro

 

Però ecco, forse un po’ di azzardo estetico in più rispetto alla familiare Hypermotard bicilindrica lo potevano osare. Ma soprattutto: il supermotard andava di modissima vent’anni fa, durante una visita a Borgo Panigale dissi a chi di dovere “Mettete il supermono su una moto coi manubri alti e il primo cliente ce l’avete già”. Mi hanno dato retta finalmente, speriamo non sia troppo tardi. Comunque c’è da dire che spesso Ducati (ri)apre la strada, che cicli e ricicli si sussegono, e che quella piattaforma servirà per le prossime attesissime moto da offroad. Vedremo.

Ducati Desert X Rally

 

Made in Japan

Dominante rossa anche nel faraonico stand Honda, nuovi modelli di Hornet e CBR, belli eh, e sicuramente appaganti alla guida, ma diciamo che il fuoco della passione sta altrove. Gli appassionati di tecnica però avevano modo di rimanere incantati di fronte allo spaccato di un motore equipaggiato col nuovo sistema di trasmissione E-Clutch. Uno a caso: io. Capirci qualcosa però era un altro paio di maniche.

Il sistema di frizione E-Clutch Honda

L’età media del motociclista, negli ultimi tempi si sa, si è alzata, ed ecco che la furba Yamaha ha portato a EICMA 2023 tre versioni della XSR 900, un modello che fino a ora non è che facesse proprio girare la testa. Ma stavolta l’hanno vestito di colori decisamente evocativi: il bianco-rosso dello sponsor tabaccaio degli anni ’80 – ’90, e soprattutto quella tabella porta numero gialla a ricordare le mitiche 500 due tempi da gran premio di quegli anni. Chi ha passato il mezzo secolo di età era piacevolmente ammirato. Uno a caso: io.

Yamaha XSR GP

A proposito di motociclette tradizionalmente migliorabili dal punto di vista estetico, in casa Suzuki hanno presentato la GSX8-R carenata più sportiveggiante rispetto alla S, e la GX, millona dotatissima di tutta l’elettronica che a uno possa venire in mente, compreso quella adibita al controllo del reparto sospensioni. Non saranno da Sindrome di Stendhal ma stavolta va dato atto ai designer di aver fatto un deciso passo avanti. E comunque i punti di forza riguardano le caratteristiche di guida, la GX in particolare promette grandi soddisfazioni, e memori della prova dei modelli precedenti non abbiamo alcun dubbio in proposito.

Suzuki GSX 1000GX

Made in India

Ma l’avete vista la nuova Himalayan? Linee decisamente più morbide e moderne, magari ha perso quel fascino spartano retrò che è sempre stato alla base del suo successo, ma cavolo, a tanta gente è venuta subito  voglia di provarla e di metterla alla prova sia su strada che fuori. Uno a caso: io.

Royal Enfield Himalayan

Moto Guzzi e Moto Morini

Belle sorprese! In quel di Mandello hanno fatto una Stelvio molto ma molto ma molto bella. Intorno a quel bel motorone hanno allestito una crossover coi fiocchi, elegante, dall’aria comoda, ben dotata in capacità di carico e accorgimenti per viaggiare in sicurezza; per esempio il radar, sistema che consente di regolare in automatico la distanza dagli altri mezzi, certo che bisogna fidarsi e lasciar fare tutto alla moto, infatti qualcuno avanza qualche resistenza in merito. Uno a caso: io.

Moto Guzzi Stelvio

Casomai un appunto: nello stand non erano disponibili brochure o cartelle stampa e tutto era demandato alla consultazione del sito online. Bene dal punto di vista ecologico, ma guardate che ci sono ancora appassionati affezionati alla cara vecchia carta. Uno a cas… ok ci siam capiti.

Inaspettata la carenatissima Moto Morini Corsaro, e bella massiccia la X-Cape 1200 destinata a seguire le fortunate orme della sorella minore. L’accendiamo? Non vediamo l’ora!

Moto Morini X-Cape 1200

Made in China

Se fino a qualche anno fa la presenza di certi marchi orientali era relegata alla voce “folklore”, adesso è il caso di cominciare a preoccuparsi. Stand imponenti, finiture e materiali adeguati, rete di vendita e assistenza che comincia a essere capillare. La qualità si paga, e i prezzi stanno salendo di conseguenza, ma nomi come CFMoto, Voge, QJ Motor, stanno diventando sempre più familiari. E poi diciamolo: molti componenti dei marchi europei più blasonati sempre da lì vengono. Compresi computer e cellulari coi quali scriviamo e leggiamo in questo preciso momento.

CF Moto MT 700

Dual On-Off-Road

Ormai da qualche anno prolificano gli eventi che portano appassionati a scoprire le gioie (e qualche dolore ahimè) dell’adventouring, e tutte le Case sono alla ricerca dell’invenzione del secolo, cioè della motocicletta agile e leggera che consenta di salire su per i dirupi sassosi, ma anche di fare qualche centinaio di km di trasferimento su asfalto viaggiando con un minimo di protezione a velocità decenti, e senza arrivare rincoglioniti dalle vibrazioni. Non potendo più contare su Honda Dominator o su Yamaha XT (che non a caso sul mercato dell’usato hanno raggiunto quotazioni assurde), non resta che guardarsi intorno magari in stand non troppo blasonati: AJP per esempio, oppure Kove. Ma anche, udite udite, Honda con la sua bellinosissima CRF300 Rally.

Comunicazione di servizio: se qualcuno volesse mettercele a disposizione per farci andare a grufolare non ha che da citofonarci.

Misteri di EICMA 2023

BMW mancava anche quest’anno e per vedere da vicino la nuova chiacchieratissima 1300 bisognava andare a cercarla tra gli stand di accessoristica. Bah che dire, pur riconoscendo al GS proprietà dinamiche indiscutibili, non ci ha mai fatto impazzire. Questa è un po’ più filante, anche a scapito di una certa perdita di identità, che per altro è stata recuperata… nel faro. Un po’ pochino forse, ma evidentemente quella dell’illuminazione è diventata una caratteristica ricercata, basta vedere la risposta tipo Predator della KTM 990 Duke.

Uno dice MV Agusta e la prima cosa che gli viene in mente è Giacomo Agostini. La seconda è “Che-Moto-Bellissime!”. E in effetti sono uno spettacolo. Solo che poi chiedi: “Ma la compreresti?”. E, anche al netto di qualsiasi valutazione economica, la risposta è invariabilmente “NO!”. Mistero…

MV, uno dei grandi misteri del motociclismo

Ovviamente EICMA vuol dire anche hostess. Ok che non deve essere facilissimo stare 5 giorni su tacchi ammazzacaviglie a sentire i commenti di certi, diciamo, potenziali lupi, ma suvvìa, fatecelo un sorrisino.

Ancora fino a domenica e poi EICMA 2023 va in archivio. Andateci se potete, che dopo gli ultimi anni un po’ sottotono è tornata a essere una manifestazione di altissimo livello.

Altre info su Eicma 2023

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