In sella alla Honda Africa Twin, abbiamo viaggiato attraversando il Lazio, l’Umbria e Abruzzo senza road book: assolutamente da provare il perdersi nel centro Italia
Questo pezzo è dedicato alle fantastiche regioni del centro Italia duramente colpite, soprattutto Umbria e Abruzzo, messe a dura prova prima dal terremoto e incredibilmente dalla nevicata di metà gennaio. Sono zone dell’Italia meravigliose, esattamente come lo sono le loro popolazioni; gente vera, cordiale accogliente. Ci sono percorsi unici, una scoperta continua…appassionante e gratificante da qualsiasi punto di vista: panoramici unici, percorsi straordinari, bella gente e buon cibo.
Noi vogliamo l’Umbria e l’Abruzzo come una volta. Non abbiate paura, le due regioni del centro Italia hanno bisogno del turismo, e questo è il nostro obiettivo…contribuire a farlo ripartire. Ovviamente in sella ad una due ruote.
Reggio Emilia – Cesena (Autostrada 161 km)
Facile fare il tester di moto, o meglio il tester di viaggi in sella ad una due ruote. Basta prendere la moto giusta, che deve essere comoda e adatta a diversi tipi di percorsi, oltre ad avere le borse laterali per riporre i bagagli. Noi per questo viaggio abbiamo utilizzato la nuova Honda Africa Twin.
Il primo trasferimento è in autostrada, l’africona si piazza a 130 km/h e la mantiene senza problemi, buona la protezione offerta dall’ampio cupolino, praticamente assenti le vibrazioni. Ma l’autostrada non collima certo con la voglia di scoprire o conoscere, insomma una vera “palla”.
Cesena – Amatrice (verso il centro Italia)
Finalmente lasciamo l’autostrada a Cesena e imbocchiamo la E45, direzione Perugia, lo scenario è assolutamente gratificante, la strada attraversa l’entroterra romagnolo, spesso viene voglia di abbandonare la strada principale, e perdersi attraverso le colline circostanti, tanto alla fine da qualche parte si sbucherà.
Non ci facciamo certo pregare, quando scorgiamo alla nostra destra l’indicazione verso il lago di Montedoglio, imbocchiamo l’uscita e in pochi minuti arriviamo al lago.
Il Lago artificiale di Montedoglio fu costruito tra il 1977 e il 1993, per rispondere all’esigenza delle provincie di Arezzo, Perugia, Siena e Terni di avere maggiore risorse idriche. Conquistiamo, non senza qualche difficoltà, le rive del lago, percorrendo uno scosceso sentiero da percorrere unicamente se si è in sella ad una enduro. Ovviamente ci saranno altri accessi lungo le sponde, ma a noi va bene così, in fondo abbiamo la moto giusta anche per questo tipo di situazioni. Ci piace passare qualche minuto in totale abbandono, rilassati e gratificati dalla natura, dalla vegetazione incontaminata e prosperosa…e si sente anche il cinguettio degli uccelli.
Si riparte, nuovamente percorrendo la E45, questa volta in direzione Amatrice, attraversano prima Città di Castello, che meriterebbe assolutamente di essere visitata, stesso discorso vale anche per Perugia, che attraversiamo velocemente.
Da Perugia imbocchiamo la SS75 e dopo appena una trentina di chilometri raggiungiamo Assisi. Qui è d’obbligo una fermata, anche se non basterebbe un’intera giornata per apprezzarne le straordinarie bellezze. Non può mancare assolutamente una visita alla Basilica di San Francesco, da cui si può ammirare anche una bella e ampia visuale sulle campagne e colline umbre. Di nuovo in sella; anche se vorremmo soffermarci ancora, ma non mancheremo di ritornarci con più calma. Si riparte in direzione Norcia, il primo tratto sulla SS75, poi in prossimità di Foligno imbocchiamo la SS77. Proprio questo tratto di strada è veramente molto bello sia da guidare che per i numerosi panorami che ci accompagnano senza sosta, l’asfalto scivola leggero sotto le nostre ruote e la quasi assenza di veicoli in strada ci fa sentire veramente liberi e rilassati…una bella sensazione. Dopo un’oretta e mezza raggiungiamo Norcia (604 m s.l.m.), il piccolo comune in provincia di Perugia, inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Ci fermiamo nella piazza principale “Piazza San Benedetto”, per un caffè e per ammirare la facciata della Basilica di San Benedetto risalente al XIII secolo. Si respira serenità in questa piazza, tanti sono i fiori colorati posti sui balconi e ai bordi dei locali, un pallone rincorso dai numerosi bambini che giocano sembra rende tutto più allegro.
Norcia – Amatrice
Ci rimettiamo in viaggio, e tramite la SP476 raggiungiamo dopo circa un’oretta la città di Amatrice (955 m s.l.m.). Purtroppo non ci soffermiamo a visitare la città, purtroppo la nostra tabella di marcia non prevede la visita al centro della città.
Oltre a visitare la bella cittadina, non può mancare la visita al Parco in Miniatura, aperto nel 2010 permette, attraverso pannelli informativi, di conoscere le bellezze Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Tra fine Maggio e fino alla metà di Luglio, si può ammirare lo straordinario spettacolo della Fioritura a Castelluccio di Norcia, un’esplosione di colori che vanno dal giallo ocra al rosso, e che ricopre l’altopiano di Castelluccio.
Ci rimettiamo in viaggio percorrendo la SR577, e dopo solo una trentina di chilometri giungiamo al Lago di Campotosto nella provincia dell’Aquila.
Il lago artificiale più grande d’Abruzzo, si trova ad un’altitudine di 1.313 m.s.l.m., e fa parte della riserva naturale omonima.
Creato tra gli anni trenta-quaranta, tramite la costruzione di tre dighe che ne delimitavano le acque, per alimentare tre centrali idroelettriche (centrale idroelettrica di Provvidenza, San Giacomo e Montorio). In sella alla nostra Honda Africa Twin percorriamo l’intero perimetro del lago, a bassa andatura, perché il panorama è assolutamente unico, merita di essere “vissuto” pienamente e con calma; più volte ci fermiamo ad ammirare un paesaggio straordinario, folta la vegetazione e colorata di un bel verde acceso, contrastato dal blu delle acque increspate dal vento. Lungo il percorso incontriamo diverse trattorie dove mangiare, e noi ci fermiamo in prossimità dei due ponti dove si trova “La Chioscheria”. Un locale all’aperto, tavolacci, panchine e nulla di più, quanto basta per entrare in contatto con la natura; consumiamo un semplice panino e un caffè. Il locale non è aperto tutto l’anno ma è molto conosciuto dai motociclisti, che in estate arrivano anche da Roma per assaporare i suggestivi panorami, il fresco e spesso anche della buona musica dal vivo.
-La chioscheria (https://www.facebook.com/la.chioscheria/?fref=ts)
Accolti dai Pastori Maremmani.
Ho sempre avuto un grandissimo desiderio di avere un grosso e peloso cane, proprio come quelli che s’incontrano spesso in Abruzzo, a protezione dei greggi di pecore, ma ammetto di temerli e quindi evitarli. Durante uno dei miei numerosi viaggi in Abruzzo, una regione perfetta per effettuare i miei test in moto, ho preso l’iniziativa è mi sono fermato a parlare con due fantastici ed ospitali pastori; gentilissimi e ospitali mi hanno anche offerto oltre ad un bicchiere di vino anche uno spettacolare pecorino. I loro consigli su come comportarsi con i cani a protezione dei greggi, è quello di rimanere calmi quando li si incrociano, di non avvicinarsi per nessun motivo al gregge che stanno proteggendo e di aggirare quest’ultimi senza disturbare.
Ci rimettiamo in viaggio, e dopo solo un quarto d’ora raggiungiamo un altro specchio d’acqua, anche questo artificiale, di Lago di Provvidenza.
Realizzato tramite una diga alta 52,2 mt, è stato creato come bacino di modulazione, per raccogliere le acque in uscita dalle della Centrale idroelettrica di Provvidenza, poi utilizzate per alimentare la Centrale idroelettrica di San Giacomo.
Proprio percorrendo il costone della diga, si accede al punto di arrivo o partenza per le traversate escursionistiche da o verso Campo Imperatore.
Ci rimettiamo in sella, destinazione Pescara, che raggiungiamo in tarda serata. Giusto il tempo di un boccone veloce, doccia e in pochi minuti siamo tra le braccia di Morfeo.
Popoli – Navelli (SS 17- 14,5 km)
Pescara non fa parte del nostro tour, e dopo una rapida colazione ci mettiamo nuovamente in viaggio. La nostra attenzione è sempre riposta verso le zone dell’entroterra abruzzese.
Velocemente arriviamo nel comune di Popoli, qui ci hanno consigliato di dirigerci verso Navelli percorrendo la SS17, un tratto di strada di soli 17 km, amato dai bikers della zona. In effetti, non si fa certo fatica a capirne il motivo, bello il tratto di strada, tanti i tornanti, l’asfalto è pulito e gli pneumatici tengono bene e non manca certo il panorama.
Il piccolo comune di Navelli (760 m s.l.m.), provincia dell’Aquila, è il classico piccolo e grazioso paesino abruzzese.
Nasce a ridosso del costone della montagna, da dove domina proprio l’altopiano di Navelli. Lasciata la moto nella parte bassa del paese, ci si arrampica pian piano verso la parte più alta dove si trova il Palazzo Santucci.
Tanti i vicoletti, ma anche tante le case che portano ancora ben evidenti le tracce del terremoto che colpì l’Aquila e buona parte dell’Abruzzo del 2009. L’aspetto positivo è che si vede veramente tanto fermento e tante ristrutturazioni in atto; parlando con un anziano della zona emerge l’amarezza di aver perso anche tanto tempo prima di vedere sbloccati i finanziamenti per la ricostruzione e, purtroppo, molti di questi piccoli paesi si sono svuotati.
Lungo i piccoli vicoli in salita, scorgo spesso i numerosi nuovi abitanti di questi luoghi: i gatti. Loro al terremoto non si sono piegati.
Nuovamente in sella alla mia Africa Twin, con la quale dopo appena una mezzora di strada sulla SS17, raggiungo il piccolo paese di Prata D’ansidonia, colpito duramente dal terremoto del 2009. Poco più avanti raggiungo il bellissimo sito archeologico della città romana Peltuinum, non solo incantevole per gli importanti resti archeologici, ma anche per la sua posizione su un altopiano da cui si ammira un incantevole panorama. Il sito era già importante in età preromana, poiché era un punto di sosta strategico nello spostamento delle greggi dell’Italia centrale (Sabina) alla Puglia settentrionale (Apulia).