Poco tempo? Troppo? In realtà per conoscere una città così grande e i suoi dintorni il tempo è sempre poco.
[wp_geo_map]Qualche informazione su Medellìn:
La superficie della città Colombiana è di circa 382 km², e in un recente censimento fatto nel 2005 la popolazione totale aveva raggiunto circa 3.500.000 abitanti, seconda solo alla capitale Bogotà che oggi ne conta ben 9.000.000.
Medellin si trova nella parte centrale della Valle d’Aburrà, e a settentrione della Cordigliera delle Ande, ad un’altitudine di ben 1.538 s.l.m. E’ definita “la Città dell’Eterna Primavera” considerato che la temperatura è praticamente sempre molto gradevole con un oscillazione di temperatura compresa tra i 22° ai 37°.
La vegetazione è vigorosa, il clima è piacevole.
Durante il nostro soggiorno la temperatura è stata sempre gradevole con una media di 22°, il cielo praticamente sempre terso durante il giorno, per annuvolarsi e dare luogo a precipitazioni solitamente durante la notte. Questo ovviamente ha un grosso beneficio sulla vegetazione, cosa che si riscontra già nel tratto di strada che collega l’aeroporto al centro della città. Circa un ora di macchina, attraverso colline colorate con diversi tipi di vegetazione con ampie sfumature di verde e con numerosi ruscelli di acqua che scendono a valle. Una prima considerazione viene da fare già durante il viaggio, la strada è perfetta sia come manto stradale sia come segnalazioni che rendono il viaggio piacevole e sicuro. Impariamo.
Un rapido passaggio attraverso la periferia e il centro abitato fa scorgere da subito che c’è un altissima percentuale di motociclette, tutte ben tenute e di recente costruzione, ma di marca a noi sconosciuta.
Città vivace. I marciapiedi ampi sono parzialmente occupati da i soliti chioschi ambulanti che vendono soprattutto da mangiare, ammetto che gli odori generati dalla cottura non sono proprio allettanti. Intensa anche la presenza di veicoli, eppure sono “solo” le 24.00: non vanno a dormire?
Quello che emerge è che da queste parti la presenza dei trasporti pubblici è veramente capillare e funzionante, numerosissimi i taxi, adeguata presenza degli autobus di linea, comoda la metropolitana di superficie. Decidiamo proprio di muoverci con il mezzo su rotaie, un valido modo per integrarsi perfettamente nella popolazione locale.
Pulita e comoda, è il mezzo ideale per muoversi velocemente lungo l’estesa città, ci si sente sicuri grazie altissima presenza di forze di polizia, presenti ad ogni fermata. L’unico consiglio è quello che vige in ogni grande città, il portafoglio va sempre tenuto all’interno della giacca, carta d’identità al seguito, mentre è meglio lasciare il passaporto nella cassaforte dell’albergo. Non si sa mai.
La città è divisa in due dal fiume Río Medellín, ricco di acqua e, tutto sommato, abbastanza pulito; sarà compagno durante tutto il nostro viaggio, visto che i binari della metropolitana seguono il percorso del fiume.
Decidiamo di visitare le favelas, anche perché sono localizzate sopra la città e da qui ci hanno detto che si ha una bellissima veduta su tutta Medellín.
Arrivarci è un gioco da ragazzi: basta prendere la Metrocable, ovvero una cabinovia, da cui si accede direttamente dalla metropolita, utilizzando lo stesso biglietto, meglio di così…
La Metrocable è stata aperta nel 2004 ed ha avuto lo scopo di permettere agli abitanti delle favelas di raggiungere agevolmente il centro della città in modo da combattere l’emarginazione e consentire una più efficace lotta alla delinquenza, particolarmente presenta soprattutto per il traffico di droga. Da quanto ci è stato detto dagli abitanti del posto ci sono stati importanti miglioramenti, la cabinovia ha effettivamente implementato il controllo di questa parte del territorio da parte delle forze dell’ordine e ha reso più facile il raggiungimento del parte produttiva di Medellín.
C’è del fascino nel camminare nelle strette vie delle favelas, le case sono costruite una sopra l’altra, quasi fossero dei semplici cubi sovrapposti in maniera disordinata, numerosi i negozi, piccoli e talmente pieni di merce che l’unico modo di fare acquisti è quello di contrattare direttamente in strada. La stragrande maggioranza delle abitazioni sono lasciate al grezzo, però ogni muro è decorato da un murales, le finestre delle abitazioni sono colorate con colori decisamente sgargianti che passano dal rosa al verde pisello.
La gente da queste parti vive in strada, cordiale all’apparenza, curiosi ci osservano: è evidente che non siamo del luogo. Eppure le varie raccomandazioni che ci sono state fatte in albergo ci obbligano a prestare attenzione. Sarà pure come ci hanno raccontato, eppure tutta questa diffidenza con cui ci siamo approcciati a questa realtà è svanita velocemente.
Poco il traffico, le numerose motociclette sono di piccola cilindrata. Insomma, economiche, ma perfette per le strade di Medellín. I bambini sono sorridenti, ordinati, felici e liberi in strada. Incontriamo una scolaresca, belli e dolci nei loro completini, le ragazzine hanno dei bellissimi occhi, scuri e profondi, i capelli sono raccolti con classica fascia elastica. In queste realtà sono fondamentali i luoghi di aggregazione, tante le palestre ricavate nei garage e numerosi i campi da calcio a cinque e da basket. Proprio nell’intento di “vivere in società” è stata realizzata una bellissima biblioteca “Parque Biblioteca Publica Santo Domingo”, aperta di recente nel 2006.
La struttura moderna, imponente e ben rifinita, è ricoperta di piastrelle nere in forte contrasto con le abitazioni popolari distanti solo pochi metri, è suddivisa in due tronconi: da una parte la biblioteca vera e propria, con tanto connessione internet gratuita; dall’altra ci sono spazi polifunzionali. Proprio in uno di questi troviamo un’esposizione di quadri realizzati dai ragazzi del quartiere, alcuni sono riproduzioni di quadri famosi, altri sono semplicemente realizzazioni fantasiose. I colori dei dipinti sono tutti brillanti, proprio come l’aria che si respira nella popolazione locale.
La nostra seconda meta è nella zona Universitaria, in realtà di studenti ne incontriamo veramente pochi, forse sono tutti impegnati a studiare, ma questo non influisce sulla vitalità del quartiere. Distante poche centinaia di metri c’è il giardino botanico di Medellín, gratuito.
All’interno di questo immenso giardino, pulito e colorato, vi è una nutrita presenza di fauna tropicale, un centro congressi e un originale area adibita a concerti coperta da una struttura imponente realizzata completamente in legno. Non manca ovviamente per i più piccoli il classico dei trenini stile “gnomi della miniera” che fa il giro completo di tutto il parco. Lungo il viale che percorre il perimetro del parco sono esposti anche “ritagli” di storia di questa popolazione, noi non ci capiamo molto di quello che c’è scritto, ma è ben chiaro che sono momenti popolari che non devono essere dimenticati.
Una cena di classe al Carmen.
Se vi capita di recarvi a Medellín regalatevi una cena presso il locale Carmen. Un ambiente di classe, accogliente, e con ottimi cibi sia di carne che di pesce fresco, cucinati con fantasia e gusto. Lunga la lista di vini locali, ampia la scelta di dolci; la cucina è a vista e la musica di sottofondo gradevole. Una cena base con un secondo di pesce, contorno, vino, acqua e caffè, viene a costare l’equivalente di circa 40 euro a persona, per farvi un’idea.
http://www.carmenmedellin.com/